Ieri il presidente della Camera Gianfranco Fini aveva definito la legge 40 sulla fecondazione artificiale “basata su dogmi di tipo etico-religioso”, e pertanto “sempre suscettibile di censure di costituzionalità, in ragione della laicità delle nostre istituzioni”.
Alla terza carica dello Stato ha risposto oggi la seconda, il presidente del Senato Renato Schifani: “‘Una legge quando affronta tanti passaggi parlamentari, un dibattito lungo con voti segreti, nei quali i parlamentari votano secondo coscienza e non sulla base di dogmi, è una buona legge. Nella legge 40 si andò oltre la maggioranza e su quel testo confluirono i voti di Rutelli e della Margherita”.
Contro Fini anche il segretario dell’UDC Lorenzo Cesa, che gli ha chiesto esplicitamente di dimettersi. Replica di Fini: “Se l’onorevole Cesa rileggesse l’articolo 134 della Costituzione, comprenderebbe che il doveroso rispetto del Parlamento non impedisce ad un supremo organo costituzionale, qual è la Consulta, di valutare la legittimità delle leggi. Di conseguenza, non può destare scandalo esprimere valutazioni sulle pronunce stesse della Corte Costituzionale”.
www.uaar.it/news/2009/04/03/schifani-replica-fini-la-legge-una-buon...La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Le religioni dividono. L'ateismo unisce
Il sonno della ragione genera mostri (Goya)