kelly70, 08/05/2013 15:03:
Mi hai tolto le parole dai polpastrelli....
Stavo per scriverlo, giuro, ma cosa è quell'orrendo grigio inguardabile????
Nu sse pò vedèèèèèèèèè!!!!!!!
In quanto al nulla è anche peggio. Ha toccato il fondo e adesso sta pure scavando.
E scava anche parecchio:
Io zitta me ne volevo stare, ma non potevo vedendo il dibattito tra TOmmaso e sorrsio e ho voluto dire la mia in modo garbato e con documenti a mano e cosa fa quel desposto cattolico fanatico ormai?
Mi cancella un post era più meno cosi:
Questo è un sopruso:
L'articolo non dice affatto quel che dici tu.
Perché non ci si salva attraverso la fede e le opere ma soltanto per la grazia e la fede:
"Insieme confessiamo che non in base ai nostri meriti, ma soltanto per mezzo della grazia, e nella fede nell'opera salvifica di Cristo, noi siamo accettati da Dio e riceviamo lo Spirito Santo, "
Le opere sono solo una conseguenza della fede in Gesù.
Ovviamente chi dice di avere veramente fede in Dio e Gesù ma vivra la sua vita del tutto egoisticamente completamente privo di spirito cristiano allora dovrebbe chiedersi se non prende in Giro Dio le persone ed anche se stesso.
Ma Dio legge nei cuori, noi non possiamo farlo cosi lui alla fine stabilirà se la fede che ha confessato l'uomo è stata veramente fede oppure pià illusione, dunque sarà salvo solo per la fede e la grazia divina e non affatto per le opere che ha fatto o non fatto.
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10585491&p=2idm1...
[Modificato da Cristianalibera 09/05/2013 12:11]
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)