kelly70, 26.02.2018 18:45:
Grazie per l'apprezzamento, Zarzaco
Devo dire che non ho mai avuto paura di togliermi le illusioni sulla religione, ho iniziato abbastanza presto e sono andata sempre avanti, per strade diverse, ma senza fermarmi, non sono capace di prendermi in giro da sola e quindi ho dovuto affrontare l'argomento altrimenti non avrei potuto vivere tranquilla.
E la posta in gioco è un cambiamento totale della prospettiva.
Cosa intendi con l'ultima frase?
Io vorrei chiederti, cosa è cambiato in meglio per te, o piuttosto perché vedi la tua vita più positiva da un credente?
Prendiamo la vita tua e la mia, siamo entrambe persone casa famiglia lavoro,e chiesa
ogni tanto ci prendiamo qualche divertimento qua e là.
Se Dio non esiste, tra qualche anno lasceremo questo mondo, chi prima e chi dopo., tu con l'assoluta consapevolezza che diventerai solo cibo per i vermi, mentre io con la speranza della vita eterna, ma alla fine entrambi la stessa fine faremo.
Se invece Dio esiste, probabilmente per me esisteraæ un piccolo vantaggio visto la mia fede in lui, per te sarà pure difficile di accettare una situazione diversa da quella che immaginavi... dunque non vedo nessun vantaggio per un ateo ne in questa ne nell'altra vita.
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)