Contrariamente a quanto si possa pensare, non e' mia abitudine strumentalizzare.
Non lo feci (per esempio) con la storia della pedofilia dei preti, e non lo sto facendo con questa delle offese all' Islam.
Vere o presunte che siano, ***secondo me*** non ha NESSUNA importanza.
Perche' non avrebbe importanza?
Perche' sono le reazioni, che contano, le conseguenze.
E in seguito a queste, stiamo assistendo ai soliti equilibrismi, contorsionismi e arrampicate sugli specchi.
Mi dispiace, sono rammaricato, non pensavo, non credevo, non volevo, non intendevo ....
Tutto per NON RIMANGIARSI NIENTE.
Per forza, se no la barzelletta dell' infallibilita', gia' ridicola di per se', che fine farebbe?
Qui pero' ci sono in ballo vite umane.
La rappresaglia ci sara' di certo (ripeto: a torto o ragione che sia non e' influente), anzi, sembra sia gia' cominciata con l' uccisione di una suora.
Quindi abbiamo l' ennesima (ri)prova che per la Chiesa (esattamente come nel caso del divieto dei preservativi) e' piu' importante l' imposizione dei suoi dogmi (o quel che di volta in volta siano) che la vita umana.
Io mi auguro sinceramente di sbagliare.
Che per esempio nonostante l' impegno profuso sia male informato.
Nel qual caso senza problemi mi scuserei e rimangerei tutto quanto sopra.
O che provvedano.
In questo caso guadagnerebbero una caterva di punti in tutte le classifiche di apprezzamento e simpatia.
Compresa la mia.
Ciao
Claudio
“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer