A Spongano (Le), il Sindaco Zacheo e liste in lizza per le prossime amministrative sono alla caccia dei cittadini, rei d’aver chiesto l’intervento della Procura e della polizia postale, per “zittire” l’abusivo ripetitore parrocchiale che trasmetteva le messe.
Il “primo cittadino”, anzichè aver fede nella legge, tutelare la quiete pubblica, perseguire gli abusi attacca invece i “miscredenti invertebrati irresponsabili”, per aver privato della “gioia”, della “compagnia” e della vicinanza alla vita del paese di quanti seguirebbero la messa in una quasi civica filodiffusione.
Alla pubblica solidarietà, espressa da Zacheo al parroco ed ai fedeli, segue la vigilanza di altri candidati, alla ricerca smaniosa dei nomi dei “vigliacchi e sprovveduti”, autori dell’esposto.
C’è da auspicare che gli anatemi, lanciati da questi “aspiranti pubblici amministratori”, contro coraggiosi cittadini che non si sono piegati alla tradizionale pratica illegale e alla prepotenza fondamentalista non si traduca in una crociata, in una caccia agli infedeli.
Le autorità, prefettizia e giudiziaria, intervengano per sanzionare tali comportamenti, nonchè la confusione di politica e chiese, a tutela della sicurezza delle persone che hanno denunciato il disturbo dell’abuso parrochiale.
La strumentalizzazione elettorale della fede, l’equivalente ipoteca politica di una ideologia confessionale che oscura la laicità per rimanere a carico delle pubbliche finanze.
Giacomo Grippa, UAAR Lecce
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Questa poi...
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