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Aborto/ Lettera aperta a Giuliano Ferrara di una ragazza con handicap: "La nostra vita è amara, provi a farmi vivere con lei..."

Ultimo Aggiornamento: 26/02/2008 20:59
21/02/2008 15:32
 
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Aborto/ Lettera aperta a Giuliano Ferrara di una ragazza con handicap: "La nostra vita è amara, provi a farmi vivere con lei..."
Giovedí 21.02.2008 14:00


Caro Perrino,
io vorrei scrivere a Ferrara ma siccome non so come raggiungerlo e non credo che lui abbia tempo per aprire la mia mail, scrivo a voi di Affaritaliani sperando che dalle vostre pagine video il messaggio arrivi prima, forte e chiaro.
Nella odierna polemica di Ferrara con il ministro Turco, egli afferma che: "Il ministro dovrebbe domandarsi, … perchè la signora che ha deciso di abortire non abbia incontrato sulla sua strada procedure, strutture e persone in grado di spiegarle bene che non era sola, che la comunità si associava a lei per ascoltarla, aiutarla a superare il suo rifiuto di maternità con argomenti solidali di tipo scientifico, assistenziale e psicologico."


Il nascituro era affetto dalla sindrome Klinefelter che ha un quadro clinico complesso ma certamente non tragico come molte malattie genetiche; comunque spesso associata a disturbi caratteriali con livello intellettivo di regola inferiore al normale.
Io sono un'esperta in materia un po' perché, come dice mio padre e tutti quelli che mi conoscono, caratterialmente sono tanto rompicoglioni ma soprattutto perché, a causa di un parto andato male, ho avuto una paralisi cerebrale che risulta in un livello intellettivo al di sotto delle mie aspettative. Non che io sia proprio "tonta" ma insomma non riesco a gestire contemporaneamente molte variabili quando devo articolare un discorso o un ragionamento. Sono una persona semplice che capisce l'essenziale.

Da esperta posso assicurare a Ferrara che persone con handicap, al di là dell'esistenza di strutture assistenziali, sono sole, sono umanamente sole, non hanno con chi compartire la propria esistenza malandata. Noi, handicappati italiani, siamo fortunati perché gli italiani sono brava gente e in molti batte un cuore caldo: siamo il paese più solidale al mondo e sono milioni le persone che fanno volontariato partendo dalle più varie motivazioni.

Ma anche il migliore tra i volontari non riuscirà mai a raggiungere con noi la prossimità dell'amore che quello vero è senza motivo. La nostra vita, per farla breve Ferrara mio caro, è amara. E soli sono i nostri genitori ed amara è la loro vita: il rifiuto della maternità di quella signora è più che comprensibile.
Insomma io credo che Ferrara, anche se ha dei coglioni molto piccoli e delle mammelle molto grosse, non possa veramente aprir bocca sulla scelta della signora di abortire perché non sa di cosa sta parlando. Se volesse imparare per poter parlare con cognizione di causa, potrebbe prendermi in affido temporaneo, farmi vivere con lui, insegnarmi il mestiere di giornalista (a me piace molto scrivere), darmi da mangiare; insomma avermi sul gobbo per un paio d'anni almeno. Alla fine credo che diventerà così competente che senza dubbio potrà riuscire un ottimo ministro della sanità, un carismatico ed intelligente membro della comunità che si associa alle persone che vivono nel dolore e parla anche in loro nome.

Per il momento però stia zitto.

Cordiali saluti
Olga Andreoli
(scritto con mio papà)

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Aborto/ La risposta di Ferrara alla lettera di Olga: "Pazienza, arrivederci"
Giovedí 21.02.2008 13:53

Ore 13:31 - Affari Italiani contatta Giuliano Ferrara per avere una risposta alla lettera che Olga Andreoli ha scritto al direttore de Il Foglio. Impegnato, forse, nella preparazione della raccolta firme per la sua lista, non dimostra molta voglia di parlare.
"Sto lavorando, non ho tempo. Di che cosa si tratta?", chiede Ferrara. Il tema è quello dell'aborto. Olga scrive: 'Alla nascita ho avuto una paralisi cerebrale...'. "Quindi? Era meglio se non fossi nata? E' questo il punto?", domanda il direttore de Il Foglio. Proviamo a rispondere sempre con le parole di Olga: 'Ferrara non sa di cosa parla perché...'. "Pazienza. Arrivederci".

Ore 13:33 - Ferrara attacca il telefono e chiude la comunicazione.

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[Modificato da pcerini 21/02/2008 15:36]
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21/02/2008 15:55
 
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E bravaaaaaaaaaaaaaaaa Olga [SM=x789060] [SM=x789060] [SM=x789060]

E se accetta di ospitarla Ferrara, chiedo anche alla ragazza che abita di fronte a me di andarci....non so esattamente cos'abbia, ma mi sa che dopo due giorni....non dirà più quello che ha detto fino adesso!!!!

E......... [SM=g1467772]
[Modificato da un sorriso 21/02/2008 19:11]



"un sorriso"........se qualche volta incontri qualcuno che non sa più sorridere....sii generoso, dagli il tuo....perchè, nessuno ha mai bisogno di un sorriso, quanto colui che non può regalarne agli altri....
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21/02/2008 16:02
 
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"Pazienza. Arrivederci"


L'uomo che se fa questa battaglia è perchè gli interessano i sentimenti delle donne e dei bambini... Ma sparesse meno cazzate^^

Scommetto che se il cuoco gli dicesse mi dispiace ho bruciato la cena non risponderebbe "Pazienza. Arrivederci" XD

ps: non avevo fatto i complimenti a Olga!! dimostra molto più coraggio e buonsenso lei di molte migliaia di persone che si credono intelligenti, esperti e superiori^^
[Modificato da -Nazgul- 21/02/2008 16:49]
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21/02/2008 16:25
 
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re

Che animale d'uomo!!!! Fa schifo.

PER Olga un tenero abbraccio.


omega



O=============O===========O

Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)

Il sonno della ragione genera mostri. (Goya)

Apocalisse Laica

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Vivo fra lo Stato Sovrano della Fica e la Repubblica Popolare del Cazzo
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21/02/2008 18:10
 
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Per ignoranza di Ferrara, la sindrome di Kinefelter è una malattia genetica che sviluppa organi e tendenze ermafrodite negli individui ai quali è diagnosticata. Spesso gli individui che soffrono di ermafroditismo fin dalla tenera età gli vengono iniettate dosi eccessive di ormoni per ristabilire l'equilibrio sessuale. Anzitutto ricerche mediche sull'ermafroditismo hanno stabilito che procedere chirurgicamente e il sovra dosaggio ormonico nei bambini ermafroditi, la cui sessualità e ambigua, è la procedura più deleteria e crudele, perché a quell'età, l'ermafrodita non sa e non può scegliere il sesso che veramente gli appartiene. Ci sono stati casi di intersessuali ai quali è stato amputato l'organo genitale "ambiguo" da bambini e una volta diventati grandi hanno realizzato che il sesso che il medico avevano scelto per loro in realtà non corrispondeva alla loro vera natura sessuale. Inutile dire che queste persone affette da sindrome di Kinefelter soffrono tantissimo e non potranno mai avere una sessualità "normale".
Ferrara è un grandissimo ignorante, oltre che un pachiderma viscido. Questo modo di ragionare alla Ruini-Ferrara è tipico di chi, anteponendo l'autodeterminazione di una persona viva (la madre) e ragioni irrazionali e indimostrabili, pensa sempre e comunque, che un nascituro "storpio", rifiutato dalla società, dalla famiglia e dall'ambiente circostante possa vivere felicemente. E mentre si urla al "cielo" questo assioma indimostrabile, non si fa niente di concreto per alleviare la vita degli handicapati: servizi sociali inesistenti o carenti, aiuti familiari nulli. Poi entra in gioco il discorso della madre lavoratrice: una madre che deve badare a un figlio menomato non potrà lavorare, giacché non esistono strutture specializzate e gratuite che si occupino di suo figlio. Una madre, una donna come quella di Napoli, sola, senza uomo, dovrà lavorare per mantenere suo figlio, si o no? Cosa sceglierà tra un figlio handicapato e un lavoro in queste condizioni? Sceglierà il lavoro, come qualsiasi donna indipendente che vuole (e deve) restare indipendente dall'uomo.
[Modificato da Frances1 21/02/2008 18:12]



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Cardinale
21/02/2008 20:07
 
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Tutte le alterazioni cromosomiche causano la morte dell'embrione o malattie genetiche di grave entità. Tutte, nessuna esclusa.

E nessuna di esse ha qualcosa a che vedere con l'eugenetica, essendo malattie che si originano per errori spontanei di gametogenesi, non per trasmissione generazionale, e quindi impossibili da eradicare mediante un'ipotetica "selezione" della razza.

I miei complimenti ad Olga, per la sua presa di posizione e per la sua decisione di fare presente a Ferrara la sua ignoranza e la sua grettezza, mettendosi in gioco senza falsi pudori.
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23/02/2008 02:34
 
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riporto una battuta di benigni: "è tutto grasso che cola... come dice ferrara quando suda". Credo che il grasso lo abbia anche nel cervello quest'uomo :|
25/02/2008 14:07
 
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L'articolo e' un po' lungo ma vale la pena di leggerlo.

da canali.libero.it/affaritaliani/cronache/zaltieri210208.htm

Femminismo ritrovato/ "Si prendeva l’aereo per andare ad abortire a Londra, in Olanda… Vogliamo che l’Italia torni nel buio?". La filosofa Cristina Zaltieri ad Affari: "Le donne in piazza"
Lunedí 25.02.2008 13:00


di Virginia Perini

"In questi giorni, seguendo l'attualità e
leggendo la mail della ragazzina Olga, mi è tornato alla mente un bel testo pubblicato nel 1987 scritto dalle donne della libreria delle donne di Milano. E’ un testo di teoria femminista e insieme di storia dei fatti, accaduti principalmente a Milano, dal 1966 al 1986 che possono essere chiamati con il nome di “femminismo”. Il testo ha un titolo che mi turbò perché mi pareva togliesse valore a quel percorso stesso che narrava, così importante per generazioni intere di donne che andavano in quegli anni a cambiare modalità secolari di vita femminile. Il titolo è: 'Non credere di avere dei diritti' ed è una citazione da una frase dei Quaderni di Simone Weil che oggi sento così vera e così capace di dar conto di quello che succede alle donne in questi tempi duri".
Cristina Zaltieri, docente di storia della filosofia contemporanea all’Università parla con Affari dell'aborto e risponde a Olga, una ragazza handicappata che scrive a Giuliano Ferrara: "Alla nascita ho avuto una paralisi cerebrale... Ferrara non sa di cosa parla... per ora stia zitto".

Qual è il senso di quel testo? E come mai le è tornato alla mente?
“ 'Non credere di avere dei diritti' spiega come nessuna delle conquiste che ci hanno reso soggetti del mondo del lavoro, della cultura, della politica, sia un possesso certo, indiscutibile. Il senso è: non fidarti che i diritti conquistati siano un possesso intoccabile".

Si riferisce alle vicende napoletane e...
"Sì, dal fatto grottesco di Napoli, dove una donna uscita dalla sala operatoria dopo un aborto terapeutico, su un feto malformato, ha dovuto subire un interrogatorio senza pietà, impariamo che niente è scontato. E' chiaro anche dagli attacchi durissimi alla legge sull’aborto lanciati reiteratamente dalla chiesa, ma anche dai più subdoli piani di erosione della 194 che provengono da certi laici, come Ferrara, che dicono di non voler mettere in causa la legge ma nei fatti dimostrano il contrario".


E aggiunge: "Ci fa male leggere in prima pagina sul Corriere della sera del 19 Febbraio. Claudio Magris, acuto intellettuale, propone 'Il contributo di un laico. Norberto Bobbio e l’aborto' in cui si richiama al pubblico dibattito l’appello di Norberto Bobbio in difesa del 'diritto fondamentale del concepito alla nascita'. La conclusione che ne trae? Ben vengano queste recenti discussioni intorno alla legge 194 che, senza metterla in causa, aiutano però 'a guardare in faccia cos’è l’aborto'".

Sono ipocrisie che celano un problema per l'Italia? Di cosa crede sia il sintomo?
"Il problema è che queste voci, maschili per lo più, testimoniano che in questo paese non c’è memoria. Queste voci maschili testimoniano una totale dimenticanza del fatto che le donne da migliaia di anni hanno guardato in faccia, in quella faccia terribile, l’aborto. Ci si dimentica che prima di questa benedetta legge che regolamenta l’interruzione della gravidanza dominavano gli aborti clandestini, le cliniche private dove ginecologi compiacenti e in cerca di facile lucro, i cosiddetti cucchiai d’oro, facevano abortire a caro prezzo le donne che potevano pagare, i tavoli delle mammane dove con aghi da calza e altri mezzi rovinosi abortivano, e spesso morivano, le donne più povere e sprovvedute. Oppure che si prendeva l’aereo per andare ad abortire a Londra, in Olanda… Senza la 194 questo è lo scenario in cui ripiomberebbe l’Italia e tutti lo sappiamo bene".

Le donne lo sanno o fingono di non ricordare? Mi sembra che prima dei fatti di Napoli stessero tutte quiete quiete a seguire il dibattito dai divani di casa... mentre una volta lottavano...
"Le donne che hanno presente questo passato, non così lontano, sono scese in piazza a Roma a difesa della 194. Si è detto che poche erano le giovani mobilitate; forse essere nate dopo queste conquiste non le rende consapevoli 'di non avere dei diritti' e della necessità di difendere costantemente quelli garantiti dalle conquiste delle passate generazioni. Forse può essere mancato alle giovani un vero passaggio di testimonianza da parte di coloro, più grandi, che hanno lottato anche per i loro diritti".

Dunque senza 194, diciamolo forte, non smetterebbero gli aborti, solo diventerebbero clandestini. Perché quindi sembra non ci siano altre soluzioni?
"Perché l’educazione sessuale purtroppo non raggiunge ancora tutte le donne, specie le immigrate, le più giovani, ossia i soggetti socialmente più deboli. Ma anche perché, come testimonia la crescita del numero di donne che dopo una gravidanza deve licenziarsi ( solo a Milano più di 1500 donne hanno lasciato il lavoro dopo il parto nel corso del 2007), sempre più spesso le donne si trovano di fronte all’impossibilità di gestire una maternità o perché non ci sono nidi a cui affidarli o perché i turni di lavoro sono incompatibili…".

Sono prblemi all'ordine del giorno
"Una coppia di miei amici generosi hanno in semi-affido una bimba di 8 anni figlia di un’immigrata single per un solo e semplice motivo che non concerne affatto le competenze materne della donna, una buona madre. Il motivo è che lei, single, per vivere deve uscire di casa e tornarci ad orari incompatibili con le esigenze di una bimba. La donna, dimostrando consapevolezza e coraggio non comuni, ha chiesto aiuto ai servizi sociali e accettato il semi-affido. Oppure ci sono i casi come quello di Olga".

Difendere la 194 non vuol certo dire volere l'aborto...
"E occorre dirlo chiaramente: non è vero che chi difende la legge 194 vuole l’aborto, chi potrebbe volere l’aborto? Non di certo le donne che ne restano segnate nel corpo e nell’animo, quello che si vuole è invece che non ritorni, come accadrebbe senza legge, l’aborto clandestino".

Torna in campo il concetto di laicità...
"Lavorare da laici per il diritto alla vita del concepito non significa soltanto battersi per una capillare informazione sessuale, per il funzionamento dei consultori pubblici e per una contraccezione alla portata di tutte, ma anche impegnarsi, e qui spesso gli stessi sindacati latitano, per il mantenimento di turni di lavoro compatibili con la cura dei figli, per la tutela dei posti di lavoro dopo la maternità, per investimenti pubblici nei nidi o in aiuti mirati, come ad esempio, insegna la bella ma solitaria iniziativa di Lodi delle “baby sitter” comunali per le famiglie a basso reddito".

E conclude: "Infine un’ultima osservazione a cui tengo molto. Ai miei occhi appare incongruente se non opportunista difendere il diritto alla vita di chi non c’è disinteressandosi della vita che vive già, della sua piena dignità, della sua libertà d’espressione, dignità e libertà che vengono meno dove non si offre la possibilità di una scelta responsabile di maternità".
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da canali.libero.it/affaritaliani/anortoboncinelli.html

Aborto/ Lo scienziato Boncinelli ad Affari: "Mettere al mondo un figlio malato è come infliggergli una tortura". Ferrara? "Un gran furbone"
Giovedí 21.02.2008 17:53


Edoardo Boncinelli

"Mettere al mondo un figlio malato è come infliggere una tortura a lui e a chi gli sta intorno" Edoardo Boncinelli, genetista e professore all’Università San Raffaele di Milano, interviene nel dibattito sull'aborto.
Olga, una ragazza handicappata ha scritto a Ferrara sull'aborto: "Alla nascita ho avuto una paralisi cerebrale... Ferrara non sa di cosa parla... per ora stia zitto"
"E' un terreno molto scivoloso. Di fronte al caso di malattie come quella di Olga sono possibili due atteggiamenti: quello di chi non c'è passato direttamente e tende a considerarli con distacco o quello di chi è coinvolto. Solo avere un malato in casa rende consapevoli di ciò che vuole dire. Una cosa deve essere chiara: mettere al mondo un figlio malato è come infliggere una tortura a lui e a chi gli sta intorno".

Aggiunge: "Parlo in primis da scienziato. Ho assistito a dei casi che nessuno ha visto".

Come si stabiliscono i casi di gravidanza a cui si deve porre fine? E come si arriva a dare un limite alla casistica?
"La visione moderna delle cose, in campo scientifico, è sempre basata su una casistica. I principi generali sono ciechi e sordi. Bisogna giudicare caso per caso. Poi, ci sono malattie ereditarie note da 30, 40, 50 anni o anche scoperte da poco che presentano un quadro così drammatico su cui è molto difficile intervenire".

Il criterio corretto sarebbe...
"La scienza dovrebbe procedere per analisi dei casi specifici. In genere però vengono studiati dei protocolli di riferimento in base ai quali si sceglie una via piuttosto che un'altra".

"Il vero problema è: si vuole vivere e basta o vivere bene? La civiltà e la scienza hanno lavorato per la seconda ipotesi. E' anche vero che la scienza non può essere interpellata solo per dirimere le questioni e tirare fuori le castagne dal fuoco. Poniamoci il primo quesito. Capiamo davvero e poi agiamo con coerenza".

Come giudica Giuliano Ferrara?
"Ferrara è un gran furbo. Non so nemmeno se ci crede in quello che dice. Il fatto è che al momeno gli serve per la campagna elettorale e sa che è un argomento ancora caro a tanta gente".

Virginia Perini


[Modificato da pcerini 25/02/2008 14:14]
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25/02/2008 14:15
 
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Riporto quello che ho scritto quando mi è stato chiesto cosa dell'aborto . naturalmente è il pensiero di un Cristiano




un sorriso, 16/02/2008 12.59:




....e te? che ne pensi? [SM=g27823]










Io penso che la chiesa Cattolica e le varie chiese Protestanti che mettono all'indice una donna che ha praticato (o ha intenzione di praticare) l'aborto , facendolo con la Bibbia alla mano , dicendo "è scritto...è scritto", dovrebbero prima di parlare e giudicare e condannare , fare atto di umiltà e tornare al punto iniziale (cioè, a zero) della Parola, e mettersi in preghiera per chiedere che Dio ,a mezzo dello Spirito Santo faccia intendere la Voce dietro la Parola , ossia, che Dio faccia loro intendere che prima della nuda lettera c'è il Grande Cuore di Gesù Cristo che, per nostra fortuna "non giudica all'apparenza e non darà sentenze stando al sentito dire" (Isaia 11:3).

Credo che solo se il Signore ha dato a qualcuno uno speciale ministero, quello di "ristoratore di rovine" (o "riparatore delle brecce"___ferite__ Isaia 58:12) , questo qualcuno possa riuscire a comprendere i dolori dell'altra persona che si trova ad una scelta simile, e per questo, averne nient'altro che compassione e non poter portare contro di lei, nessuna condanna nè giudizio.

Ci sono casi di donne o di famiglie che non hanno la forza di portare avanti una gravidanza, vuoi perchè il feto ha gravi malattie, vuoi perchè nella casa c'è povertà e già ci sono figli da sfamare. Si fa presto, molto presto, con la Bibbia alla mano a dire :"la vita è sacra e nessuno deve abortire", quando i fatti non ci toccano, non pensando che non tutti hanno la stessa fede, la stessa fiducia nella provvidenza del Signore .

Personalmente, e mi spiace ammetterlo, non ho mai trovato tante persone pronte al giudizio e all'accusa e al consiglio facile come tra i cosidetti cristiani. Essi sono pronti a parlare di abnegazione e di fiducia nella Provvidenza quanto la cosa tocca altri, ma non oserebbero mettere le mani su un malato e dire "Gesù Cristo ti guarisce" (eppure LUI ha detto anche quello __Marco 16) e questo perchè , quando sono gli altri a dovere avere FEDE, tutto è facile.

Direi a questi signori che coloro che erano pronti a citare scritture , uccisero Gesù e, se proprio dobbiamo stare alla lettera della Scrittura (per quello che a loro sembra conveniente) , allora le Scritture dobbiamo guardarle tutte, pagina per pagine e, se pensiamo che le scritture condannino una povera donna che non ha la forza di far nascere un figlio handicappato , un figlio a cui manca qualcosa e che non potrebbe avere una vita normale e dignitosa e per questo, con la morte nel cuore, decide di non farlo nascere per non farlo soffrire, dobbiamo pensare anche a quello che Dio dice in Deutereonomio 23 :1 , e prenderlo, allora, in considerazione e vedere che in queste parole Dio stesso non ritiene adatti a Sè , coloro che hanno qualche deficit .
"L'eunuco, a cui sono stati infranti o mutilati i genitali, non entrerà nell'assemblea del SIGNORE. ".

Pur lungi da me ritenere valida questa scrittura alla luce del Cristo, pure dobbiamo considerare (se per le parole "non uccidere", condanniamo tutte le donne che abortiscono) anche la scrittura di Deutereonomio 23:1 (voglio vedere se a LUI qualcuno ha il coraggio di dire : "che fai?") ed anche molti altri versi . Se dobbiamo leggere alla lettera allora che lettera sia, non solo per queste sventurate donne , ma per tutti, a cominciare dagli uomini chiesastici. Leggiamo alcuni versi :

Deuteronomio 5:8
"Non farti scultura alcuna, nè immagine alcuna di cosa che sia in cielo disopra, nè di cosa che sia in terra disotto, nè di cosa che sia nell'acque disotto alla terra."__comandamento di Dio ampiamente disatteso


Deutereonomio 4:15-16
"Siccome non vedeste nessuna figura il giorno che il SIGNORE vi parlò in Oreb dal fuoco, badate bene a voi stessi, affinché non vi corrompiate e non vi facciate qualche scultura, la rappresentazione di qualche idolo, la figura di un uomo o di una donna"__comandamento di Dio ampiamente disatteso


1 Timoteo 3:1-5
"Certa è quest'affermazione: se uno aspira all'incarico di vescovo, desidera un'attività lodevole. Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, non dedito al vino né violento, ma sia mite, non litigioso, non attaccato al denaro, che governi bene la propria famiglia e tenga i figli sottomessi e pienamente rispettosi (perché se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà aver cura della chiesa di Dio?)" __dalle parole "se uno non sà governare la famiglia non può governare la chiesa di Dio , si vede che i vescovi devono essere sposati e con figli___anche questo ampiamente disatteso.


Atti 1:24-26
"Ora un ebreo di nome Apollo, oriundo di Alessandria, uomo eloquente e versato nelle Scritture, arrivò a Efeso. Egli era stato istruito nella via del Signore; ed essendo fervente di spirito, annunziava e insegnava accuratamente le cose relative a Gesù, benché avesse conoscenza soltanto del battesimo di Giovanni. Egli cominciò pure a parlare con franchezza nella sinagoga. Ma PRISCILLA e Aquila, dopo averlo udito, lo presero con loro e GLI ESPOSERO con più esattezza la via di Dio."__Priscilla era DONNA e come si vede INSEGNO' ad Apollo. Oggi nelle chiese le donne non possono insegnare__anche questo è ampiamente disatteso


2 Corinzi 9:7
"Dia ciascuno come ha deliberato in cuor suo; non di mala voglia, né per forza, perché Dio ama un donatore gioioso" __eppure in molte chiese protestanti si predica di dare la decima__anche queste parole della Lettera sono disattese.


Come possiamo vedere sarebbe molto meglio se le varie chiese guardassero nelle proprie "case" anzichè giudicare e condannare delle povere donne , vittime di intime tragedie che un uomo , o una donna che non ha provato, minimamente possono immaginare.

Maria stessa ebbe l'ultima parola sul fatto di far nascere o meno il Cristo!
"Maria disse: «Ecco, io sono la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola» (Luca 1:38) , e come tale , l'ultima parola deve essere della DONNA.

Oltre a tutto questo i sedicenti zelanti cristiani dovrebbero meditare (se proprio non riescono a comprendere il Cuore di Gesù Cristo) almeno le parole della Scrittura che si trovano in Giobbe 6:14 -
«Pietà deve l'amico a colui che soccombe,
se anche abbandonasse il timor dell'Onnipotente
"






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25/02/2008 14:53
 
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Premesso che ho letto questo post con il massimo interesse, Claudio, mi interesserebbe sapere da te se c'è qualche verso della Bibbia che parla della condizione metafisica del concepito.

La tesi dell'anima dal concepimento è un'assurdità scientifica grande come una casa, e in ambito teologico perfino la patristica non la supporta con grande enfasi, se ricordo correttamente il pensiero di San Tommaso. Nella Bibbia c'è qualche appunto in merito?
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