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www.uaar.it/news/2008/08/09/roma-ferie-obiettori-donna-non-puo-fare-aborto-tera...
Roma: ferie e obiettori, donna non può fare aborto terapeutico
All’ospedale San Camillo-Forlanini di Roma una donna, che doveva subire un aborto terapeutico, è rimasta quattro giorni in attesa in preda a dolori lancinanti senza che nessuno intervenissime, poichè erano in ferie tutti gli anestesisti non obiettori del nosocomio. Si attende per lunedì l’eventuale arrivo di qualche anestesista non obiettore.
Le patologie riscontrate sul feto al quinto mese, in un centro di Verona per l’analisi prenatale, sono gravissime: una idrocefalia, che comporta un mancato sviluppo del cervello, pieno di liquido amniotico, e una malformazione ai reni che impedisce di respirare una volta fuori dal grembo materno.
In base alla legge 194, l’aborto terapeutico va fatto entro la ventiduesima settimana: la donna ha poco tempo, considerando il periodo di ferie e gli obiettori. Ormai chiara la patologia del nascituro, la donna si era rivolta al vicino ospedale di Borgo Roma (Verona), ma i medici hanno tergiversato, consigliando l’ospedale capitolino San Camillo. La donna è arrivata a Roma martedì scorso, e per varie complicazioni si rende necessaria l’epidurale - ma l’unico anestesista non in vacanza si dichiara obiettore.
La donna afferma: “Non mi hanno dato nessuna certezza e la cosa assurda è che sono in balia del caso e delle vacanze dei sanitari. Finora mi sono solo sentita ripetere “si vedrà”. Non mi hanno dato dei tempi certi e il termine per eseguire l’aborto scade giovedì, poi sarò costretta a tenere il bambino fino al nono mese, ma nascerà comunque morto. Se volessi cambiare ospedale dovrei ricominciare tutto daccapo: altri accertamenti, nuove visite, ancora impegnative e ulteriori affanni. Così molte donne sono costrette ad andare all’estero, dove tutto sembra più semplice”.