Carissimi Foristi, laici e credenti.
Vorrei esprimere il mio personale pensiero, inserendo quello che in questa discussione si è anche detto.
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8959844&p=3
Ritengo che la politica, e l'economia, se applicata democraticamente VERA, non dovrebbe essere presa e farne di tutta un erba, un fascio.
Politica deriva dal termine "polis", cioè Città.
Il senso quì espresso e genericamente compreso, dovrebbe essere la gestione dell'amministrazione di una città.
Fin quì tutto molto semplice.
Ma se la gestione di questa amministrazione, è fondata sulla corruzione, sulla disonestà, sugli esclusivi interessi economici di pochi, allora, un credente, ma anche quello non, dovrebbe chiedersi fino a quando dovrebbe accettare questo stato di cose, incondizionatamente, alimentandolo con le proprie risorse, lavoro, investimenti.
La coscienza, però, è comune a tutti, presente nei credenti che non.
La nostra stessa coscienza, dovrebbe quindi guidarci a fare sempre la cosa più giusta, anche se è faticosa dall'essere compresa; L'alternativa, dovrebbe essere almeno capita, per poter essere o scelta od eliminata.
Per prima cosa, comprendere i meccanismi di una economia sbagliata e deleteria, potrebbe cominciare a fare la differenza, poichè è il principale fornitore di ricchezza collettiva.(in questo nostro attuale stato, invece, lo è l'indebitamento e lo schiavismo).
Lo vediamo sotto i nostri occhi tutti i giorni, il disagio sociale che essa ha prodotto, stando ed essendo gestita da persone esclusivamente occupate a difendere solo i propri, di interessi.
Sia ben chiaro che un giusto profitto, (16,6 periodico) deve essere da tutti conseguito, ma questo non deve di certo andare a ledere i diritti di tutti, a livello planetario.
Le nostre responsabilità, quando sono messe davanti noi, e se sono difficili dall'essere comprese e perseguite, ci risulteranno dei "macigni", ma solo se di alternative, non ci venissero poste innanzi.
Non capire l'alternativa, per nostra scelta, allora diventerà quel pesante fattore, in cui il "peso" diventa veramente opprimente.
Basterebbe capire e comprendere l'alternativa?
Certamente!
Ma questo comunque, costa molta fatica.
Ci sono persone, che davanti a coloro che hanno il gravoso compito di far comprendere
il problema alla sua radice, ma sono anche posti davanti alla sua soluzione, tirano su "spalline", o credono di avere di fronte dei "pazzi presuntuosi".
Alcuni, per giustificare la propria pigrizia, preferiscono credere che
non esiste affatto una soluzione.
Per loro, la pigrizia intellettiva, la loro presunzione, la loro arroganza culturale, la loro ignoranza in merito al tema, il loro personale pensiero, è quello di eliminare il peso propostogli, facendo ricadere lo stesso peso, su colui che gli ha fatto conoscere l'esistenza del problema, accusandolo addirittura, di essere uno che rovina la vita agli altri.
Ma la cosa peggiore, è che cercano di trovare adepti al loro modo di vivere la vita, cioè da "bradipi".
Vorrei conoscere il vostro pensiero....... al riguardo.
Che ne dite?
Enrico Frassinetti
[Modificato da ALPHACLUB 05/01/2010 11:10]
Zorro
"Poichè come in quei giorni prima del diluvio mangiavano e bevevano, gli uomini si sposavano e le donne erano date in matrimonio, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca, e non si avvidero di nulla finchè venne il diluvio e li spazzò via tutti, così sarà la presenza del Figlio dell'Uomo." (Matteo 24:38-39)