Carissimi Foristi, Caro Claudio, Cara Kelly70.
Vorrei intervenire sulla situazione che si è venuta a creare apertamente, fra l'avvocatura di Vito Pucci, e la rappresentazione di Apocalisse Laica.
Vorrei intervenire più sulla sua persona, piuttosto che su quello che alimenta il Vito Pucci, ad essere, molto spesso, direi alquanto coriaceo, duro, risolutivo, determinato, nell'autoeleggersi o autoelevarsi, promotore della libertà da ogni vincolo di coercizione mentale, perpetrata da tutte quelle organizzazioni, che utilizzano il degrado mentale ed emotivo, degli individui.
Premetto che non conosco proprio tutte le questioni che hanno portato ad essere risolutivi nei suoi confronti, con la sua esclusione dalla considerazione da parte di coloro che ne sentono le ragioni,
ma mi sento in dovere , conoscendolo abbastanza nel profondo, di spiegare più i sui motivi, che non i metodi che adotta,
cercando di farsi comprendere il più possibile, da tutti, con legalità e diritto.
Con lui, condivido pienamente il
suo pensiero di cercare di "accordarsi sempre bonariamente con tutti", e con il sempre più maggior numero possibile di persone, per cercare di trovare obbiettivi comuni che siano in grado di abbattere quelle frontiere che dividono la ragionevolezza, dalle colpe dimostrate, e che siano in grado di esercitare, non tanto il BUONISMO, ma la ragion di veduta.
La guerra, sappiamo tutti,
non giova mai a nessuno, quindi a mio avviso, bisognerebbe cercare di trovare sempre una
via di uscita comune, su cui poter lavorare in armonia ed equilibrio, uniformandoci con quello che il nostro intelletto, ed anche a volte i nostri stessi sentimenti, di meglio, potrebbero concederci, sia da una parte che dall'altra.
Mi rendo perfettamente conto,
poichè lo vivo direttamente sulla mia pelle, ogni sacrosanto giorno,
quanto sia così difficile dare spiegazioni esaustive e persuasive, a parole e con sole teorie, quando si tratta di dover esaudire altri, su aspetti di carattere tecnico-economico-legale, ma pratche.
Credetemi! Non è affatto, nè semplice, nè essere una passeggiata!
Nel mio specifico caso, ad esempio, per dimostrare l'efficacia del progetto economico Alpha & Omega, che propongo l'essere risolutivo al fine della definizione e cessazione della povertà monetaria, ho necessità di ancora del tempo, per dimostrare che le mie teorie siano corrette.
Portando l'apporto di soluzioni pratiche ed esercitate nella realtà di tutti i giorni, vi è necessità di coinvolgere altre persone nella realizzazione concreta del suo stesso programma, e quindi, per la sua dimostrazione, ci sono difficoltà oggettive e soggettive di applicazione, congiuntamente dal dover essere applicate da molti soggetti, che siano adeguatamente sostenuti ed incentivati.
Questo è il problema principale di Vito Pucci.
Lui, nella sua testa, nel suo cervello, nella sua professionalità, desidera essere CAPITO E COMPRESO, possibilmente da tutti, e come essere umano, dovremmo tutti comprendere che essere presi per ciò che in effetti non siamo, o non ci riteniamo di essere considerati, può causarci sofferenze e patimenti.
Questo lo posso testimoniare io direttamente.
Egli ha un percorso tecnico legale mentale, prettamente logico,
che trova difficoltà enormi, poichè,
come al mio pari, si trova a dover combattere e dover comunque dare dimostrazioni pratiche, della sua corretta visione professionale.
I suoi metodi, che potrebbero apparire impositivi, come ad esempio l'esternazione pubblica dei nomi ed i cognomi, fanno parte di quell'impostazione tecnico-legale, a cui tutti gli avvocati sono sottoposti a rendere pubblico, quando si tratta di evidenziarne, le responsabilità dei soggetti.
La realtà che ogni avvocato deve affrontare quotidianamente è il rispetto della legge sulla privacy, ma il conflitto di interessi in cui TUTTI gli avvocati si trovano a doversi confrontare quotidianamente, è il segreto professionale.
Egli, spingendosi ben oltre, quindi denunciando gli illeciti ed i reati, si trova tra l'incudine ed il martelo, quasi sempre.
Questa è la difficoltà di un avvocato, che invece si spinge in terreni inesplorati, per quanto concerene la propria coscienza, e quando si accusa di tutto, tutti, di non esercitare le responsabilità dovute alla società collettiva.
In questo Vito, come essere umano, ha il mio pieno appoggio e sostegno morale, poichè per lui è ancora più difficile, che nel mio caso, fare rispettare le mie teorie e tesi economiche e commerciali, alla stessa magistratura.
Invito tutti pertanto, se vi è possibile, ad esercitare pazienza e comprensione, nei suoi stessi confronti, come essere umano, più che come avvocato.
La sua professionalità verrà dimostrata essere corretta ed apprezzata, soltanto quando la giustizia avrà decretato essere corrette e giuste le sue considerazioni.
Quindi, sapendo che i tempi della stessa, sono enormemente estenuanti e lunghi, umanamente, cerchiamo di rendergli l'attesa meno difficoltosa e pesante, aiutando e sostenendo chi sa di avere ragione, ma che ha necessità di tempo per essere capita.
Non ho altro da chiedere e da aggiungere.
Un abbraccio.
Enrico Frassinetti.
Zorro
"Poichè come in quei giorni prima del diluvio mangiavano e bevevano, gli uomini si sposavano e le donne erano date in matrimonio, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca, e non si avvidero di nulla finchè venne il diluvio e li spazzò via tutti, così sarà la presenza del Figlio dell'Uomo." (Matteo 24:38-39)