Dividi e impera

Posto con la massima condivisione questo articolo dell'amica Adriana da sempre in linea con i più alti valori di giustizia e pacifica tolleranza.

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DIVIDI E IMPERA: CRISI USA - ISRAELE su "NUOVI INSEDIAMENTI"
Published on 16/03/10 at 13:33:33 GMT by lisistrata

E’ follia pura chiamare la costruzione di case dentro il proprio territorio, nella propria capitale, “nuovi insediamenti” solo per il fatto che vi abitino anche persone che sono di diversa religione, le quali però hanno eguali diritti e doveri degli ebrei, posseggono la nazionalità, usufruiscono del sistema sociale medesimo degli ebrei israeliani, che al contrario di loro si considerano, per appartenenza sociale cittadini di quella nazione.

Forse qualche stato islamico riconosce eguali diritti ai non islamici? Non risulta che ciò sia un fatto, al contrario non essere islamico, in terra considerata islamica, implica subire continuamente discriminazioni e persecuzioni…. Chiedetelo ai cristiani copti.

Ma che dovrebbero fare gli Israeliani, se la loro popolazione ha bisogno di case? Alloggiarli in tendopoli per far contenti i palestinesi e la diplomazia internazionale, sottomessa alla politica mediorientale, fortemente spaventata dal terrorismo islamico, che non ha nemmeno il coraggio di chiamare con il suo nome?

Ovviamente sto parlando di Gerusalemme, capitale di Israele ed è assurdo considerare la zona abitata dagli islamici come una zona a parte, sarebbe come dire che il quartiere cinese di Milano o quello Pakistano di Brescia ormai godono di extraterritorialità, non può andarci a vivere un italiano o apriti cielo!!!!

Ma qualcuno sta dando i numeri!!!
Dov’è finita la diplomazia internazionale, e il rispetto della sovranità nazionale, e dove la reciprocità e di diritti?

Provate ad Applicare ovunque il principio di extraterritorialità, che paragona la costruzione di nuove case a “nuovi insediamenti” e sarà il caos mondiale.
Perché applicare una discriminazione così assurda per Israele?

Ma vi siete resi conto di cosa è successo nel Kosovo? Basta lasciare carta bianca a chi per religione diversa intende costruire enclàve personali con extraterritorialità dentro il cuore delle nazioni e le nazioni perderanno pezzi.

O forse credete che l’indipendenza che si è autoassegnato il Kosovo, con il tacito consenso della vergognosa Europa unita nel distruggere questo continente, nel frantumarlo, purché a favore di vecchi conquistatori che vogliono riconquistare i territori europei perduti dopo averli invasi e occupati per secoli, ed aver ora cacciato i serbi, appartenenti alla stessa etnia ma di religione diversa e cioè ortodossi, avergli bruciato chiese, profanato cimiteri e cancellato ogni residuo di ebraismo, sia qualcosa che arricchirà l’Europa?

La dove la religione prende il posto della politica e governa con pieni poteri, l’umanità perde gran parte delle sue conquiste sociali e viene ricacciata nei secoli bui della preistoria sociale, in cui nulla poteva essere ottenuto dal popolo, se non era volontà dei teocrati.

L’ISLAM NON E’ UNA RELIGIONE COME TUTTE LE ALTRE, MA UN PROGETTO POLITICO CHE OCCUPA L'INTERA SFERA SOCIALE E PRETENDE LA SUPERIORITA’ SU OGNI ALTRA RELIGIONE E CULTURA OVUNQUE, SENZA DISTINGUO.

Israele è sottoposta in continuazione a questo concetto così discriminante, razzista, violento che produce ogni possibile barbarie sociale e fisica, come l’antisemitismo camuffato da antisionismo perché negare Sion significa negare Israele e questo significa negare agli ebrei il diritto alla loro esistenza.

Se l’amministrazione Obama non capisce che “dividi e impera” è il diktat che guida la ummah islamica, Obama stesso avrà sulla coscienza la distruzione totale di Israele, che non è solo una nazione, ma è una società umana di persone che fanno parte dell’umanità e verso i quali si continuano a negare gli stessi diritti riservati ad ogni altro popolo, solo perché si è caduti nel tranello di non comprendere che la Palestina non è una nazione islamica, ma era una regione abitata dagli Ebrei e soltanto dopo sono venuti i musulmani, e hanno fatto quello che hanno fatto ovunque:
vi si sono insediati, distruggendo quello che le società autoctone avevano costruito non soltanto in beni architettonici o tecnologici, ma in civiltà, religione e cultura,
e stanno proseguendo sulla stessa strada perché usano ciò che qualche folle dittatore islamico (il III califfo) ha scritto nel corano oltre 1000 anni fa, fissando come qualcosa di immoto i concetti del jihad sulla carta, per impedire a chiunque di sopravvivere al contatto dell’islam.

Adriana Bolchini

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un bel testo ,scritto molto bene ,facile da capire .

penso che Israele dopo la guerra dei 6 giorni ,che ricordiamoci è stata attaccata da tutte le nazioni confinanti contemporaneamente ,abbia capito che dovrà vedersela da sola ,chiunque la difenda passa per antimussulmano e ultimamente a livello governativo è come camminare sulla dinamite.

forse che i poteri forte abbiano gia instaurato con l'islam un accordo?

cmq Israele è autosufficiente in tutto ,
per fare un israeliano ci vogliono 1000 mussulmani ....e forse di più

se viaggiate in aereo su quell'area ,Israele la riconoscete subito ,dove c'è la vegetazione nel deserto è Israele ,dove c'è sabbia è zona mussulmana ...

se ci dovesse essere una minaccia grave per gli israeliani ,penso che non chiederebbero l' autorizzazione ad intervenire a nessuno ,reagirebbero e basta ...

in fondo si tratta della classica legittima difesa ,dove nessun governo potrebbe andargli contro


sarebbe magari un ottimo pretesto ,gia che ci sono ,di sfoltire le varie popolazioni confinanti ,tanto nessuno li rimpiangerebbe ,magari qualche comunista di turno ....

per esperienza di lavoro ,vi dico che i mussulmani è meglio tenerli più possibile a distanza ,se a distanza definitiva ...MEGLIO....

erano un popolo molto colto ,ma oggi vivono nel nostro medioevo,e a parlare con l'inquisizione non si ricava un ragno dal buco .

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