Esistenza, realtà... cosa sono?

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pyccolo
00domenica 13 febbraio 2011 15:23
Colgo un pensiero espresso dall'amico Cava pochi giorni fa tipo "A proposito, ti sei finalmente stancato delle legnate sul forum dell' UAAR?" per avviare una dissertazione sulla quale, ultimamente, in UAAR si è parecchio discusso, con risultati molto interessanti.

Intanto è con piacere che rilevo l'accresciuta sensibilità del moderatore Xabax999, con il quale mi complimento, e non solo, in rapporto alla richiesta di qualche forista di stare alla larga da un certo forumista, definito da "guazzabuglio psichiatrico".

Vorrei dire all'amico Cava che l'esperienza da me corsa in UAAR non è dissimile da diverse altre colà vissute.
C'è, dunque, da chiedersi che cosa si frapponga nel dialogo con alcuni atei o se tutti gli atei ragionino allo stesso modo. Che tutti non ragionino allo stesso modo è evidente, da qualche tempo, per chi ha seguito l'argomento su "l'origine del caso", definito da più di qualcuno interessante.

E' chiaro che la scienza non può chiudersi all'interno del recinto del metodo scientifico, ponendo, in questo modo, il metodo a salvaguardia della fortezza in cui verrebbero confinate e sacrificate le menti che si definiscono scientifiche.
Ci sono molte domande a cui risulta impossibile dar risposte con il metodo scientifico che, per questo, non può che risultare insufficiente nel dipanare molteplici matasse teoriche del sapere umano, apparentemente senza capo e senza coda tipo "l'origine del caso", esistenza o realtà.

Cosa pensate, in conclusione, del metodo scientifico per dare spiegazioni su questioni come quelle cui ho appena accennato? [SM=g2407713]

Per un'analisi più accurata:
forum.uaar.it/viewtopic.php?f=17&t=9747&start=870






kelly70
00domenica 13 febbraio 2011 17:00
Allora...

Ho letto la pagina linkata, mi è piaciuto solo il post di delfi68, comunque ho resistito e ho letto tutta la pagina. Poi ho guardato sotto e ho visto: pagina 59 di 60 [SM=x789075]

MA SIETE FUORIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

Vado a pag uno e trovo 'sta roba:

Negare il finalismo è imprescindibile per ogni discorso scientifico e la biologia persegue da tempo questo obiettivo passando per orologiai ciechi fino alle recenti critiche alla stessa selezione naturale sospettata di nascondere un' interpretazione finalistica della natura (v. Fodor Palmarini "Darwin aveva torto").
Eliminare ogni finalità significa in pratica postulare la casualità dell' evento originario, ma come si può concedere senso scientifico a questa postulazione di un evento unico frutto del caso? La casualità è rilevabile solo dalla distribuzione statistica di una popolazione quanto più possibile estesa di eventi simili, come si può allora pensare in termini scientifici che un evento unico originario sia casuale? Casuale rispetto a quale distribuzione di eventi simili?
Un' origine per caso sarà dunque sempre un' affermazione del tutto arbitraria a cui ci si può credere solo per fede?



Ho chiuso tutto e me ne sono scappata su facebook. Almeno lì c'è gente NORMALE [SM=g2283909]

Adesso, di grazia, se qualcuno è capace di spiegarmi di che caxxo hanno parlato per 60 pagine gliene sarò grato per tutta la vita, ma io mi rifiuto di leggere. Siete pazzi. [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049]
[SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051]


[SM=x789062]


Kelly [SM=x789069]
Claudio Cava
00domenica 13 febbraio 2011 17:29
Re:
pyccolo, 13/02/2011 15.23:

Colgo un pensiero espresso dall'amico Cava pochi giorni fa tipo "A proposito, ti sei finalmente stancato delle legnate sul forum dell' UAAR?" per avviare una dissertazione sulla quale, ultimamente, in UAAR si è parecchio discusso, con risultati molto interessanti.

Intanto è con piacere che rilevo l'accresciuta sensibilità del moderatore Xabax999, con il quale mi complimento, e non solo, in rapporto alla richiesta di qualche forista di stare alla larga da un certo forumista, definito da "guazzabuglio psichiatrico".

Vorrei dire all'amico Cava che l'esperienza da me corsa in UAAR non è dissimile da diverse altre colà vissute.
C'è, dunque, da chiedersi che cosa si frapponga nel dialogo con alcuni atei o se tutti gli atei ragionino allo stesso modo. Che tutti non ragionino allo stesso modo è evidente, da qualche tempo, per chi ha seguito l'argomento su "l'origine del caso", definito da più di qualcuno interessante.

E' chiaro che la scienza non può chiudersi all'interno del recinto del metodo scientifico, ponendo, in questo modo, il metodo a salvaguardia della fortezza in cui verrebbero confinate e sacrificate le menti che si definiscono scientifiche.
Ci sono molte domande a cui risulta impossibile dar risposte con il metodo scientifico che, per questo, non può che risultare insufficiente nel dipanare molteplici matasse teoriche del sapere umano, apparentemente senza capo e senza coda tipo "l'origine del caso", esistenza o realtà.

Cosa pensate, in conclusione, del metodo scientifico per dare spiegazioni su questioni come quelle cui ho appena accennato? [SM=g2407713]

Per un'analisi più accurata:
forum.uaar.it/viewtopic.php?f=17&t=9747&start=870









Ho appena dato del fanatico a Polymetis, da Sonny.

Complimento [SM=g27828] che lui ovviamente rispedira' al mittente.

Ma io al contrario di lui non neghero' di esserlo.

Ovviamente con diverse differenziazioni. [SM=x789055]


Non so se mi spiego... [SM=x789064]

Ciao
Claudio
pyccolo
00domenica 13 febbraio 2011 18:33
Re:
kelly70, 13/02/2011 17.00:

Allora...

Ho letto la pagina linkata, mi è piaciuto solo il post di delfi68, comunque ho resistito e ho letto tutta la pagina. Poi ho guardato sotto e ho visto: pagina 59 di 60 [SM=x789075]

MA SIETE FUORIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

Vado a pag uno e trovo 'sta roba:

Negare il finalismo è imprescindibile per ogni discorso scientifico e la biologia persegue da tempo questo obiettivo passando per orologiai ciechi fino alle recenti critiche alla stessa selezione naturale sospettata di nascondere un' interpretazione finalistica della natura (v. Fodor Palmarini "Darwin aveva torto").
Eliminare ogni finalità significa in pratica postulare la casualità dell' evento originario, ma come si può concedere senso scientifico a questa postulazione di un evento unico frutto del caso? La casualità è rilevabile solo dalla distribuzione statistica di una popolazione quanto più possibile estesa di eventi simili, come si può allora pensare in termini scientifici che un evento unico originario sia casuale? Casuale rispetto a quale distribuzione di eventi simili?
Un' origine per caso sarà dunque sempre un' affermazione del tutto arbitraria a cui ci si può credere solo per fede?



Ho chiuso tutto e me ne sono scappata su facebook. Almeno lì c'è gente NORMALE [SM=g2283909]

Adesso, di grazia, se qualcuno è capace di spiegarmi di che caxxo hanno parlato per 60 pagine gliene sarò grato per tutta la vita, ma io mi rifiuto di leggere. Siete pazzi. [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049]
[SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051]


[SM=x789062]


Kelly [SM=x789069]




Hai certamente tratto dalla lettura delle ultime due pagine e della prima la tua personale impressione.
IO ho tratto la mia.
Ma non era sull'impressione che si ricava dalla lettura di alcune pagine che desideravo avere un parere.
Per me è stato piacevole osservare come una certa parte di quei foristi si sia prestata ad una maggiore apertura al dialogo piuttosto che ad una chiusura ad esso.

L'autore del thread ha espresso una sua opinione, che può andare bene per alcuni e per altri no.
Personalmente non mi trovo in linea con l'autore del thread nella sua essenzialità e nei suoi obiettivi, anche se condivido alcuni passaggi del suo discorso. Non mi permetto, però, di mandarlo a quel paese nè di dargli del demente, cosa peraltro condivisa dignitosamente da alcuni foristi.

Quel che chiedevo è racchiuso in questa domanda: "Cosa pensate, in conclusione, del metodo scientifico per dare spiegazioni su questioni come quelle cui ho appena accennato?", riferendomi all'origine del caso, ai concetti di esistenza e di realtà.

Se la cosa non interessa pace... [SM=g27828]




pyccolo
00domenica 13 febbraio 2011 18:37
Re: Re:
Claudio Cava, 13/02/2011 17.29:



Ho appena dato del fanatico a Polymetis, da Sonny.

Complimento [SM=g27828] che lui ovviamente rispedira' al mittente.

Ma io al contrario di lui non neghero' di esserlo.

Ovviamente con diverse differenziazioni. [SM=x789055]


Non so se mi spiego... [SM=x789064]

Ciao
Claudio



Hai potuto dare del fanatico a chiunque, ma non puoi affibbiarlo a me, che [SM=g27828] sono molto meno fanatico di tanti che si dichiarano atei. [SM=g27828]

Ciao


spirito!libero
00domenica 13 febbraio 2011 18:49
Re:
kelly70, 13/02/2011 17.00:

Allora...

Ho letto la pagina linkata, mi è piaciuto solo il post di delfi68, comunque ho resistito e ho letto tutta la pagina. Poi ho guardato sotto e ho visto: pagina 59 di 60 [SM=x789075]

MA SIETE FUORIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

Vado a pag uno e trovo 'sta roba:

Negare il finalismo è imprescindibile per ogni discorso scientifico e la biologia persegue da tempo questo obiettivo passando per orologiai ciechi fino alle recenti critiche alla stessa selezione naturale sospettata di nascondere un' interpretazione finalistica della natura (v. Fodor Palmarini "Darwin aveva torto").
Eliminare ogni finalità significa in pratica postulare la casualità dell' evento originario, ma come si può concedere senso scientifico a questa postulazione di un evento unico frutto del caso? La casualità è rilevabile solo dalla distribuzione statistica di una popolazione quanto più possibile estesa di eventi simili, come si può allora pensare in termini scientifici che un evento unico originario sia casuale? Casuale rispetto a quale distribuzione di eventi simili?
Un' origine per caso sarà dunque sempre un' affermazione del tutto arbitraria a cui ci si può credere solo per fede?



Ho chiuso tutto e me ne sono scappata su facebook. Almeno lì c'è gente NORMALE [SM=g2283909]

Adesso, di grazia, se qualcuno è capace di spiegarmi di che caxxo hanno parlato per 60 pagine gliene sarò grato per tutta la vita, ma io mi rifiuto di leggere. Siete pazzi. [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049]
[SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051]


[SM=x789062]


Kelly [SM=x789069]



Sai qual'è il bello ? E' che ho partecipato anche io ma gli argomenti sono stati così tanti e vari che dire di cosa si è parlato è impossibile !!!
[SM=x789048]

C'è da dire che li ci sono centinaia di utenti che partecipano e quindi è facile arrivare a numerose pagine nelle discussioni. A volte non leggo per due giorni e quei grafomani maledetti [SM=g27828] hanno scritto 20 pagine !! O dico VENTI PAGINE !!!




Claudio Cava
00domenica 13 febbraio 2011 22:24
Re: Re: Re:
pyccolo, 13/02/2011 18.37:



Hai potuto dare del fanatico a chiunque, ma non puoi affibbiarlo a me, che [SM=g27828] sono molto meno fanatico di tanti che si dichiarano atei. [SM=g27828]

Ciao





Ma guarda che non l' avevo mica con te....

Come ho appena detto ad un certo fanatico religioso DOC, fanatici ognuno in un dato senso lo siamo un po' tutti.

Ciao
Claudio
maral.
00giovedì 17 febbraio 2011 00:30
Come autore del post in questione mi sento tirato in causa.
Avevo proposto precedentemente la stessa questione (tutto sommato piuttosto specifica) su Yahoo Answer [URL=]http://it.answers.yahoo.com/question/index;_ylt=Apro6cjfrJlLPdf0vi33.IjxDQx.;_ylv=3?qid=20110112143501AAuRmCs dove in genere invio domande anche molto più provocatorie su temi scientifici, politici e filosofici senza subire particolari censure. Un utente molto polemico di Answer mi aveva invitato a riproporla sul forum UAAR. Ho cercato di limare al massimo la domanda per limitare le polemiche, ma l' effetto è stato dirompente. Entrare in quel forum con la mia domanda è stato come se fossi entrato in una chiesa bestemmiando o in una moschea con gli scarponi infangati. Ho dato corda alla crociata scientista perché tutto sommato mi incuriosiva e mi eccitava. Così il post è andato avanti e sta ancora andando avanti per più di 60 pagine dove c' è dentro di tutto, dai buchi neri alla meccanica quantistica, a Galileo, al Big Bang, all' epistemiologia di Feyerabend (in cui si è distinto il qui presente Spiritolibero), alla filosofia di Parmenide e Severino e via discorrendo. E' stato un vero Big Bang quel post!
Attualmente dopo gli insulti più velenosi siamo arrivati a un dialogo finalmente piuttosto calmo e interessante con Diegopig su soggettivismo e oggettivismo, tema caro e condiviso con Pyccolo.
Che dire... lo scientismo è una religione che certo include il fanatismo e senza dubbio io non sono normale e DETESTO il concetto stesso di NORMALITA', sono me stesso contro ogni norma di ortodossia.Grazie al cielo o al caso penso che di normali secondo standard non ce ne siano molti in giro, ma odio gli anormali coalizzati insieme in nome di un ortodossia (qualunque essa sia) che li fa sentire tanto maggioranza normale.
Credo, e il mio post lo ha dimostrato, che un certo scientismo ateo da combattimento non abbia nulla da invidiare al peggiore fanatismo religioso in violenza verbale e presunzione epistemica. Forse questa è la sola conclusione che al momento riesco a trarre da quelle 60 e più pagine, anche se l' accesissima discussione ha avuto il merito di generare spunti interessanti per chi abbia voglia di cercarli tra le varie trollate. Poi non è ancora finita..., ma il fuoco si è raffreddato, seguendo strade più temperate.
 
kelly70
00giovedì 17 febbraio 2011 01:02
Caro Maral, benvenuto in questo forum [SM=x789061]

Io sono atea E BASTA. Lo scientismo lo lascio volentieri agli altri [SM=x789051]

Mi è bastato Scientology [SM=g2283909]


Kelly
kelly70
00giovedì 17 febbraio 2011 01:05
Post P.S. Se volessi ripetere la domanda in modo che anche i poveri mortali non scientisti possano capirla, magari rispondiamo anche qui [SM=x789048]

Kelly
Rainboy
00giovedì 17 febbraio 2011 06:57
Re:
pyccolo, 13/02/2011 15.23:

Colgo un pensiero espresso dall'amico Cava pochi giorni fa tipo "A proposito, ti sei finalmente stancato delle legnate sul forum dell' UAAR?" per avviare una dissertazione sulla quale, ultimamente, in UAAR si è parecchio discusso, con risultati molto interessanti.




...quindi non ti sei stancato eh?


Ad ognuno le sue perversioni! [SM=x789049]


pyccolo
00giovedì 17 febbraio 2011 14:13
Re: Re:
Rainboy, 17/02/2011 6.57:




...quindi non ti sei stancato eh?
Ad ognuno le sue perversioni! [SM=x789049]



Non so di quali legnate parli.
Io ritengo d'aver dibattuto da persona perbene, se poi controparte, in assenza di argomenti, ha usato legnate per difendersi è un'altra questione, io non le ho avvertite... lo stai dicendo tu ora, evidentemente o sei della stessa pasta o hai seguito poco o nulla il corso del dibattito, oppure, come direbbe Maral (scusami se sbaglio) si tratta della tua personale percezione del dibattito avviato in quel lido. So che non tutti sono entrati nello spirito del dibattito. Quei pochi che vi sono entrati sono stati garbati e su diversi punti hanno convenuto. Gli altri hanno assunto un modo di dibattere molto infantile, slegato da una sana razionalità, sicuramente un dibattere di tipo più religioso che scientifico, anche se hanno avuto la sensazione di condurre ragionamenti logico/scientifici.
Ho come l'impressione che l'amministrazione di quel forum debba interrogarsi sulle continue ed assolutamente assurde lamentele di alcuni che sembrano stare lì più per segnalare chi merita e chi non merita di postare che per apportare qualcosa di costruttivo.
Sono di quelli, purtroppo, che pensano d'avere in tasca la verità e guai a chi la contraria.
Anche l'amico Maral ha segnalato questo strano stato di cose.

D'altra parte il metodo scientifico rappresenta semplicemente una procedura d'indagine e non qualcosa che si qualifica, come alcuni possono pensare, per dare risposte ad ogn tipo ti interrogativo. [SM=x789056]





maral.
00giovedì 17 febbraio 2011 15:03


Se volessi ripetere la domanda in modo che anche i poveri mortali non scientisti possano capirla, magari rispondiamo anche qui



Il problema è che quella domanda ne ha generato 100000 altre che si sono intrecciate e reciprocamente incasinate. L' argomento originario della domanda era il caso in biologia (quando si dice che la vita nasce per caso), ma per renderla più accesibile a tutti posso riproporverla in questo modo:
"cos' è per voi il caso? Esiste davvero? Che significato ha?"
Adesso però non cominciate a darmi del mentecatto ignorante o del ritardato mentale, per questo mi è bastata l' altra domanda. [SM=x789048]



Edit: Maral, ti ho aggiustato il quote usando l'apposito tasto perchè con il comando "TESTO" si allarga la pagina e diventa illeggibile.
kelly70
00giovedì 17 febbraio 2011 15:14
Re:
maral., 17/02/2011 15.03:



Se volessi ripetere la domanda in modo che anche i poveri mortali non scientisti possano capirla, magari rispondiamo anche qui



Il problema è che quella domanda ne ha generato 100000 altre che si sono intrecciate e reciprocamente incasinate. L' argomento originario della domanda era il caso in biologia (quando si dice che la vita nasce per caso), ma per renderla più accesibile a tutti posso riproporverla in questo modo:
"cos' è per voi il caso? Esiste davvero? Che significato ha?"
Adesso però non cominciate a darmi del mentecatto ignorante o del ritardato mentale, per questo mi è bastata l' altra domanda. [SM=x789048]





Nemmeno per sogno [SM=g27823]

Così si ragiona [SM=x789048]
maral.
00giovedì 17 febbraio 2011 19:56
Re:





Edit: Maral, ti ho aggiustato il quote usando l'apposito tasto perchè con il comando "TESTO" si allarga la pagina e diventa illeggibile.



Grazie Kelly devo ancora prendere confidenza con i forum, non ti dico i casini che combinavo di là con il quote! [SM=g9343]


kelly70
00giovedì 17 febbraio 2011 20:09
Re: Re:
maral., 17/02/2011 19.56:






Edit: Maral, ti ho aggiustato il quote usando l'apposito tasto perchè con il comando "TESTO" si allarga la pagina e diventa illeggibile.



Grazie Kelly devo ancora prendere confidenza con i forum, non ti dico i casini che combinavo di là con il quote! [SM=g9343]





E' facilissimo [SM=g27823] sopra ad ogni post trovi il tasto "quota" clicchi quello e ti riporta il post nella finestra del messaggio, poi te lo ritagli come vuoi quotando i singoli passaggi: marchi col mouse e clicchi dinuovo sul tasto "quota" nella barra rossa sotto la finestra del messaggio. E aggiungi la tua replica. Poi in caso c'è anche la funzione anteprima così puoi vedere come viene prima di inviare.

Kelly
kelly70
00giovedì 17 febbraio 2011 20:17
Re:
maral., 17/02/2011 15.03:



Se volessi ripetere la domanda in modo che anche i poveri mortali non scientisti possano capirla, magari rispondiamo anche qui



Il problema è che quella domanda ne ha generato 100000 altre che si sono intrecciate e reciprocamente incasinate. L' argomento originario della domanda era il caso in biologia (quando si dice che la vita nasce per caso), ma per renderla più accesibile a tutti posso riproporverla in questo modo:
"cos' è per voi il caso? Esiste davvero? Che significato ha?"
Adesso però non cominciate a darmi del mentecatto ignorante o del ritardato mentale, per questo mi è bastata l' altra domanda. [SM=x789048]




Bah, io comincerei con un esempio banale, essendo di natura una persona pratica: il caso è quella cosa che fa cadere un vaso in testa al tizio che passa sotto il balcone per la prima volta e non a quello che ci è passato dieci volte.

Ovviamente non deve esserci nessuno sul balcone che sceglie in testa a chi tirare il vaso... [SM=x789052]

Quello sul balcone potrebbe essere paragonato a Dio, e siccome io sono atea e non credo in Dio, tutto ciò che succede sulla terra è frutto del caso. Ovviamente escluse le cose causate dall'uomo.

Il caso non guarda in faccia nessuno e non ha regole. Ha solo la regola del caso, appunto. Può risuccedere dieci volte di seguito la stessa cosa, come può succedere per 10 volte una cosa diversa.

Se ho detto eresie mazziatemi pure [SM=x789074]


Kelly [SM=g10641]



maral.
00venerdì 18 febbraio 2011 00:38
Re: Re:

Bah, io comincerei con un esempio banale, essendo di natura una persona pratica: il caso è quella cosa che fa cadere un vaso in testa al tizio che passa sotto il balcone per la prima volta e non a quello che ci è passato dieci volte.

Ovviamente non deve esserci nessuno sul balcone che sceglie in testa a chi tirare il vaso... [SM=x789052]

Quello sul balcone potrebbe essere paragonato a Dio, e siccome io sono atea e non credo in Dio, tutto ciò che succede sulla terra è frutto del caso. Ovviamente escluse le cose causate dall'uomo.

Il caso non guarda in faccia nessuno e non ha regole. Ha solo la regola del caso, appunto. Può risuccedere dieci volte di seguito la stessa cosa, come può succedere per 10 volte una cosa diversa.

Se ho detto eresie mazziatemi pure



Eresie? Hai dato la definizione di caso che dà pure Monod, premio Nobel per la biologia, nel libro "il caso e la necessità", anzi forse l' hai pure data meglio. Il caso puro è per Monod proprio quello, il vaso che cade dal balcone e becca chi per caso passa lì sotto.
Eppure il caso non è imprevedibile, anzi! si possono calcolare delle probabilità esattissime che su campioni molto grandi diventano quasi certezze. Pensa che su queste statistiche Cavalli Sforza, altro esimio biologo, ha costruito le mappe di diffusione nel globo della specie umana.
Ma c'è una cosa che mi ha colpito, quando dici

Quello sul balcone potrebbe essere paragonato a Dio, e siccome io sono atea e non credo in Dio, tutto ciò che succede sulla terra è frutto del caso. Ovviamente escluse le cose causate dall'uomo.

mi ricordo che qualcuno ha pure detto che il caso è solo una ulteriore rappresentazione Dio. Ovviamente un Dio diverso dal vecchio suscettibile, geloso, superbo e vendicativo che sta su in cielo, ma che vuole farsi credere tanto buono. Il dio che si chiama caso non ha nessuna volontà, sta lì così, per caso...ed è per caso che fa le cose senza per nulla volerle, senza badarci.







Claudio Cava
00venerdì 18 febbraio 2011 03:57
Re:
maral., 17/02/2011 15.03:


L' argomento originario della domanda era il caso in biologia (quando si dice che la vita nasce per caso)



Ciao carissimo, benvenuto.

Data l' ora non leggo tutto il thread, se ripeto cose gia' dette mi scuso.
A leggere la frase qui sopra mi si sono rizzate le antenne.

Per i decenni passati in giro per internet a spiegare alla gente che viene confuso "per caso" con "senza cause".

Altro cavallo di battaglia dei creazionisti e' infatti l' assunto che da niente non nasce niente.

E questo e' assolutamente vero ma non va affatto a sostegno dell' intervento di un Creatore, come crede chi lo sbandiera ai quattro venti.

Ma a spiegar loro cos' era veramente quel "niente" non mi sono mai azzardato. [SM=x789049]

Ciao
Claudio
maral.
00venerdì 18 febbraio 2011 18:27
Re: Re:
Claudio Cava, 18/02/2011 3.57:



Ciao carissimo, benvenuto.

Data l' ora non leggo tutto il thread, se ripeto cose gia' dette mi scuso.
A leggere la frase qui sopra mi si sono rizzate le antenne.

Per i decenni passati in giro per internet a spiegare alla gente che viene confuso "per caso" con "senza cause".

Altro cavallo di battaglia dei creazionisti e' infatti l' assunto che da niente non nasce niente.

E questo e' assolutamente vero ma non va affatto a sostegno dell' intervento di un Creatore, come crede chi lo sbandiera ai quattro venti.

Ma a spiegar loro cos' era veramente quel "niente" non mi sono mai azzardato. [SM=x789049]

Ciao
Claudio


Peccato non ci sia adesso qui Spiritolibero che magari ti spiegherebbe (se non fraintendo) che il caso senza cause è il caso non epistemico della meccanica quantistica. Il caso come origine prima dell' universo intero e quindi assolutamente incausato. Ma lasciamo stare, ci ho speso decine di pagine in quell' altro forum su questa questione, tutte condite di insulti e sarcasmi a piacimento.
Premettendo che non sono creazionista (la mia ipotesi in merito è molto più scandalosa e contraria al senso comune [SM=g27823] ) potresti tentare di spiegarmi in modo semplice cos' è veramente quel "niente"? Fermo restando che se al niente possiamo dare un significato, esso non è più niente, ma appunto qualcosa. Sei d' accordo?


kelly70
00venerdì 18 febbraio 2011 18:42
Re: Re: Re:
maral., 18/02/2011 18.27:


Premettendo che non sono creazionista (la mia ipotesi in merito è molto più scandalosa e contraria al senso comune [SM=g27823] )




[SM=x789075]

Non mi direeeeeeeeeeeeeeeeeeee

Io ovviamente non sono creazionista, ma ho fatto "a botte" anche con gli evoluzionisti, per certi aspetti dell'evoluzione...non tutti ovviamente.
Adesso cambiamo discorso e Spirito ci uccide, ma lo voglio sapere lostesso qual'è la tua ipotesi...niente niente è la stessa mia...

Kelly



Claudio Cava
00venerdì 18 febbraio 2011 20:00
Re: Re: Re:
maral., 18/02/2011 18.27:


Peccato non ci sia adesso qui Spiritolibero che magari ti spiegherebbe (se non fraintendo) che il caso senza cause è il caso non epistemico della meccanica quantistica. Il caso come origine prima dell' universo intero e quindi assolutamente incausato. Ma lasciamo stare, ci ho speso decine di pagine in quell' altro forum su questa questione, tutte condite di insulti e sarcasmi a piacimento.
Premettendo che non sono creazionista (la mia ipotesi in merito è molto più scandalosa e contraria al senso comune [SM=g27823] ) potresti tentare di spiegarmi in modo semplice cos' è veramente quel "niente"? Fermo restando che se al niente possiamo dare un significato, esso non è più niente, ma appunto qualcosa. Sei d' accordo?





Le notizie piu' fresche le ho assimilate proprio da Spirito/Andrea.

Molto semplicemente: parlavo dell' abiogenesi.

Il "niente"?
Volevo solo dire che non c' entra affatto.

Mi incuriosisci sempre piu'. [SM=x789048]

Ciao
Claudio
pyccolo
00venerdì 18 febbraio 2011 20:47
Re: Re:
kelly70, 17/02/2011 20.17:



... il caso è quella cosa che fa cadere un vaso in testa al tizio che passa sotto il balcone per la prima volta e non a quello che ci è passato dieci volte.



Allora "il caso" è una "cosa che fa", piuttosto che non fare.

Alcuni passano sotto il balcone ed uno si becca in testa il vaso caduto a causa della "cosa".
La caduta è certa e l'impatto sarà altrettanto certo. Se non una persona avrebbe potuto schiacciare una formica, uno scarafaggio, provocare un buco nel marciapiede, rompere la piastrella... sarebbe stato altrettanto un caso che cadendo il vaso stesso a causa della cosa si fosse rotto.
Insomma qualcosa è avvenuto. Nel contempo è un caso che i dieci fossero a distanza dall'evento e, ironia della sorte, per caso uno dei dieci ha un incidente altrove, perchè, perchè, guarda caso, si trovava proprio lì.
Posso dire, allora, che il caso è movimento?
Posso dire che il caso è la differenza fra uno stato precedente ed uno successivo?
Se è così tutto è caso... o no?


Ovviamente non deve esserci nessuno sul balcone che sceglie in testa a chi tirare il vaso... [SM=x789052]



La "cosa che fa cadere" allora cos'è? Qualunque cosa sia essa è "una cosa" piuttosto che niente.
In assenza della "cosa" il caso non si sarebbe verificato... o no?


Quello sul balcone potrebbe essere paragonato a Dio, e siccome io sono atea e non credo in Dio, tutto ciò che succede sulla terra è frutto del caso. Ovviamente escluse le cose causate dall'uomo.


Escludiamo "Quello sul balcone potrebbe essere paragonato a Dio" (perchè tu sei atea e non può essere), escludiamo "le cose causate dall'uomo", chiedo: cos'è la "cosa" che causa?
Non è dio, non è l'uomo, è una "cosa"... ma cosa?


Il caso non guarda in faccia nessuno e non ha regole.



Il caso evidentemente è cieco, a volte però ci vede. Mi riferisco alla "cosa" che causa il caso.
Perchè non avrebbe regole?
Il vaso fatto cadere dalla "cosa" non ha seguito regole?
Non credi che sia caduto secondo le regole che regolano i gravi?
O forse volevi dire che c'era un ignorare l'evento da parte di chi è stato colpito?
Quel caso si è verificato semplicemente perchè il vaso si trovava sul balcone. Se non ci fosse stato il balcone ed il vaso su di esso non sarebbe successo nulla.
Centinaia di migliaia di persone perdono per caso la vita, perchè in quel giorno a quell'ora, in quel secondo si trovavano esattamente ad incrociare un'altra auto e, contemporaneamente, in migliaia di altre circostanze simili altri numerosi casi si vericano, anche la fortuna di chi vince alla lotteria.
Ma, cara Kelly, senza la "cosa" tutto sarebbe fermo.


Ha solo la regola del caso, appunto. Può risuccedere dieci volte di seguito la stessa cosa, come può succedere per 10 volte una cosa diversa.

Se ho detto eresie mazziatemi pure [SM=x789074]


Kelly [SM=g10641]



Eh... cara, la regola del caso è allora la regola del movimento, della vita, durante la quale tutto muta e si trasforma. Se anticipi le mosse dei movimenti puoi tutelartene, se non le anticipi esse ti sorprenderanno sempre, durante tutto l'arco della tua esistenza. [SM=x789061]




Rainboy
00venerdì 18 febbraio 2011 22:47
Re: Re: Re: Re:
Claudio Cava, 18/02/2011 20.00:



Le notizie piu' fresche le ho assimilate proprio da Spirito/Andrea.

Molto semplicemente: parlavo dell' abiogenesi.





Che notizie hai assimilato? [SM=g27833]

E soprattutto... come?





pyccolo, 17/02/2011 14.13:

Non so di quali legnate parli.
Io ritengo d'aver dibattuto da persona perbene, se poi controparte, in assenza di argomenti, ha usato legnate per difendersi è un'altra questione, io non le ho avvertite... lo stai dicendo tu ora, evidentemente o sei della stessa pasta o hai seguito poco o nulla il corso del dibattito, oppure, come direbbe Maral (scusami se sbaglio) si tratta della tua personale percezione del dibattito avviato in quel lido. So che non tutti sono entrati nello spirito del dibattito. Quei pochi che vi sono entrati sono stati garbati e su diversi punti hanno convenuto. Gli altri hanno assunto un modo di dibattere molto infantile, slegato da una sana razionalità, sicuramente un dibattere di tipo più religioso che scientifico, anche se hanno avuto la sensazione di condurre ragionamenti logico/scientifici.
Ho come l'impressione che l'amministrazione di quel forum debba interrogarsi sulle continue ed assolutamente assurde lamentele di alcuni che sembrano stare lì più per segnalare chi merita e chi non merita di postare che per apportare qualcosa di costruttivo.
Sono di quelli, purtroppo, che pensano d'avere in tasca la verità e guai a chi la contraria.
Anche l'amico Maral ha segnalato questo strano stato di cose.

D'altra parte il metodo scientifico rappresenta semplicemente una procedura d'indagine e non qualcosa che si qualifica, come alcuni possono pensare, per dare risposte ad ogn tipo ti interrogativo.



Su, su, non correre ai ripari così. Sei troppo sulla difensiva, e poi sottovaluti il bene che quel forum ha fatto alla tua reputazione.

Io per esempio, ho imparato tante cose di te che non sapevo, leggendo quelle discussioni. Pensa a quando è saltato fuori che avevi sovrinteso alla realizzazione di una costruzione edile alla precoce età di -4 anni! E' stato un momento memorabile. [SM=g2407713]



kelly70, 18/02/2011 18.42:



[SM=x789075]

Non mi direeeeeeeeeeeeeeeeeeee

Io ovviamente non sono creazionista, ma ho fatto "a botte" anche con gli evoluzionisti, per certi aspetti dell'evoluzione...non tutti ovviamente.




Resto sempre a disposizione per chiarimenti!

Oddio a ben pensarci... non è che io sia mai riuscito a parlare di queste cose, con te... [SM=x1468240]

Non era un argomento nella top10 dei tuoi preferiti mi sa!
Claudio Cava
00sabato 19 febbraio 2011 00:28
Re: Re: Re: Re: Re:
Rainboy, 18/02/2011 22.47]


Che notizie hai assimilato?


'Azzarola, devo farti il riassunto delle sue magnifiche esposizioni in ogni dove?


E soprattutto... come?


Non per endovena, come quasi da foto. [SM=g27828]

E neanche da sud-ovest. [SM=x789049]


Ciao
Claudio
spirito!libero
00sabato 19 febbraio 2011 13:09
Caro Maral,

Spirito!ibero c'è, ma non ha nessuna intenzione di sfracassarsi i cosiddetti un'altra volta, mi è bastato quel 3d dall'altra parte ove è chiaro che si discute sul nulla.

Tu puoi fare tutte le ipotesi che ti pare per quanto mi riguarda, e ti dirò di più, se trovi anche gente che ti viene dietro va benissimo, si chiama selezione naturale [SM=g27828]



pyccolo
00sabato 19 febbraio 2011 15:26
Re: Re: Re: Re: Re:
Rainboy, 18/02/2011 22.47:



Su, su, non correre ai ripari così. Sei troppo sulla difensiva, e poi sottovaluti il bene che quel forum ha fatto alla tua reputazione.

Io per esempio, ho imparato tante cose di te che non sapevo, leggendo quelle discussioni. Pensa a quando è saltato fuori che avevi sovrinteso alla realizzazione di una costruzione edile alla precoce età di -4 anni! E' stato un momento memorabile.




Sacrifichi alla "inintellighentia"?

Quel forum ha fatto un gran bene alla mia reputazione ed un notevole danno alla propria... tranquillo!
C'è comunque stato un notevole ravvedimento, cosa che va a loro vantaggio, ma tu, è chiaro, vuoi lucrarci sopra sacrificandola (l'"intellighentia"). Libero, caro.
Il resto che affermi non ti onora ed è una solenne cazzata.

Colà hanno bisogno di elementi del tipo che si chinano, bevono, si mettono all'angolo e si alimentano delle loro minestre. [SM=x789064]



pyccolo
00sabato 19 febbraio 2011 15:30
Re:
spirito!libero, 19/02/2011 13.09:

Caro Maral,

Spirito!ibero c'è, ma non ha nessuna intenzione di sfracassarsi i cosiddetti un'altra volta, mi è bastato quel 3d dall'altra parte ove è chiaro che si discute sul nulla.

Tu puoi fare tutte le ipotesi che ti pare per quanto mi riguarda, e ti dirò di più, se trovi anche gente che ti viene dietro va benissimo, si chiama selezione naturale [SM=g27828]






Ma cosa stai a dire... si discute del nulla?

Maral... sei stato un grande e ti sei egregiamente difeso!
[SM=x789056]







spirito!libero
00sabato 19 febbraio 2011 16:40
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
pyccolo, 19/02/2011 15.26:



Sacrifichi alla "inintellighentia"?

Quel forum ha fatto un gran bene alla mia reputazione ed un notevole danno alla propria... tranquillo!
C'è comunque stato un notevole ravvedimento, cosa che va a loro vantaggio, ma tu, è chiaro, vuoi lucrarci sopra sacrificandola (l'"intellighentia"). Libero, caro.
Il resto che affermi non ti onora ed è una solenne cazzata.

Colà hanno bisogno di elementi del tipo che si chinano, bevono, si mettono all'angolo e si alimentano delle loro minestre. [SM=x789064]






Ovviamente condivido l'impressione di Rainboy. C'è anche da dire che ho iniziato a capire, forse troppo tardi, che esistono utenti (perché dal vivo è sicuramente diverso) con i quali è del tutto inutile discutere e sono coloro che negano le evidenze più chiare.


pyccolo
00sabato 19 febbraio 2011 19:06
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
spirito!libero, 19/02/2011 16.40:



Ovviamente condivido l'impressione di Rainboy. C'è anche da dire che ho iniziato a capire, forse troppo tardi, che esistono utenti (perché dal vivo è sicuramente diverso) con i quali è del tutto inutile discutere e sono coloro che negano le evidenze più chiare.





Non serve condividere "impressioni" (Maral può spiegarti meglio cos'è un'impressione), mio caro, bisogna averne delle proprie, ferme ma non inamovibili, logiche, coerenti, condivisibili, opinabili e mai da vendere come verità uniche e sole.
Quando diventa inutile discutere con utenti che consideri scomodi è perchè si è schiavi del proprio pensiero e delle proprie "impressioni".
Ti sei anche mai chiesto se "esistono utenti (perché dal vivo è sicuramente diverso)" che dinanzi ti lisciano e di dietro sorridono divertiti?
Che "impressione" avresti di utenti del genere?


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