Il culto può attendere, i terremotati no

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ReteLibera
00martedì 11 dicembre 2012 14:10

Il culto può attendere, i terremotati no

“Ga­ran­ti­re l’e­ser­ci­zio del culto”. Con questa mo­ti­va­zio­ne il pre­si­den­te della Re­gio­ne Emilia Ro­ma­gna Vasco Errani, nelle vesti di com­mis­sa­rio alla ri­co­stru­zio­ne a se­gui­to del sisma del maggio scorso, ha de­sti­na­to 15 mi­lio­ni di euro per il ri­pri­sti­no delle chiese. I fondi fanno parte di quelli de­fi­ni­ti dal­l’art. 2 del de­cre­to legge 6 giugno 2012, n. 74, ossia le ri­sor­se pub­bli­che per “in­ter­ven­ti ur­gen­ti a favore delle po­po­la­zio­ni col­pi­te dagli eventi si­smi­ci”.

Al com­mis­sa­rio Errani di­cia­mo che non con­si­de­ria­mo degno di un paese civile il fatto che l’e­ser­ci­zio del culto in zone col­pi­te da ca­la­mi­tà na­tu­ra­li venga trat­ta­to come una prio­ri­tà a carico dello stato, e che venga messo sullo stesso piano della ri­co­stru­zio­ne di at­trez­za­tu­re sco­la­sti­che o del­l’as­se­gna­zio­ne di case per le fa­mi­glie la cui abi­ta­zio­ne è ancora ina­gi­bi­le.

Non con­si­de­ria­mo degno di un paese civile il fatto che il com­mis­sa­rio Errani non abbia chie­sto alla Cei di in­ter­ve­ni­re per co­pri­re in­te­ra­men­te le spese per la ri­co­stru­zio­ne delle chiese, visti gli oltre 6 mi­liar­di di fi­nan­zia­men­to pub­bli­co che la Chiesa cat­to­li­ca riceve ogni anno.

Non con­si­de­ria­mo degno di un paese civile il fatto che un com­mis­sa­rio alla ri­co­stru­zio­ne non abbia per­cor­so la strada che ave­va­mo già in­di­ca­to il 24 maggio scorso: ot­te­ne­re dal Go­ver­no l’u­ti­liz­zo del­l’Ot­to per Mille sta­ta­le, che è una ri­sor­sa che la legge pre­ve­de possa essere spesa per “in­ter­ven­ti straor­di­na­ri per le ca­la­mi­tà na­tu­ra­li”.

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Anche di fronte alle tra­ge­die l’I­ta­lia cle­ri­ca­le resta fedele a se stessa: ven­go­no uti­liz­za­ti i soldi pub­bli­ci de­sti­na­ti alle emer­gen­ze per ri­co­strui­re chiese e non ven­go­no in­ve­sti­ti fondi pub­bli­ci espres­sa­men­te uti­liz­za­bi­li per far fronte alle ca­la­mi­tà na­tu­ra­li per non ri­schia­re che la Chiesa abbia un in­troi­to più basso dal­l’Ot­to per mille.

Al com­mis­sa­rio Errani chie­dia­mo di pre­ten­de­re dal go­ver­no l’u­ti­liz­zo del­l’Ot­to per Mille sta­ta­le 2012 e 2013 per la ri­co­stru­zio­ne in Emilia, e suc­ces­si­va­men­te di pro­muo­ver­ne la scelta tra i con­tri­buen­ti in vista della pros­si­ma di­chia­ra­zio­ne del red­di­ti.

Se per non scon­ten­ta­re la Chiesa pre­fe­ri­sce pro­cu­ra­re un danno og­get­ti­vo alle po­po­la­zio­ni col­pi­te dal sisma, allora è meglio che si di­met­ta.

Il coor­di­na­men­to re­gio­na­le Uaar del­l’E­mi­lia Ro­ma­gna

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