Interruzioni di gravidanza ed eugenetica

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
kelly70
00lunedì 18 febbraio 2008 19:04


Il minimo che si pretende da chi interviene su una questione così grave e delicata come quella dell’episodio del blitz nell’ospedale napoletano è che chi parla sappia di cosa sta parlando. Quando Giuliano Ferrara scrive che si è trattato di eugenetica, usa un termine di cui non conosce il significato. L’ignoranza di un giornalista sul significato dei termini scientifici è ammessa, ci mancherebbe, ma solo fino a quando si astiene dall’usarli.

Il termine usato da Ferrara ha una forte connotazione negativa, è emotivamente highly disturbing, evoca immediatamente le atrocità compiute dai nazisti. Se era questo l’intento, capiamo perché abbia usato questa parola. Se è stato invece, come speriamo, per ignoranza, gli sarà sufficiente prendere in mano un qualunque testo di genetica o anche un buon dizionario della lingua italiana per non usare più questo termine a sproposito in futuro. Ma vediamo come stanno le cose.

Il cugino di Darwin, Francis Galton, introdusse il termine eugenica – o eugenetica – per indicare il tentativo di migliorare il patrimonio genetico della specie umana. Si può cercare di favorire i caratteri desiderabili (eugenica positiva) o di eliminare quelli indesiderabili (eugenica negativa). Il presupposto è che l’intervento dell’uomo, sia esso la soppressione delle persone con difetti fisici o psichici o la sterilizzazione dei portatori, abbia come risultato la diminuzione dei geni responsabili di quei difetti nelle generazioni future, fino – speravano i sostenitori di questa sciagurata teoria – alla loro scomparsa dal patrimonio genetico della specie.

Non vogliamo qui entrare nel merito né della eugenica, pratica oltre che disumana, inattuabile, perché fondata su presupposti scientifici sbagliati, né dell’aborto. C’interessa solo chiarire che le interruzioni di gravidanza non sono un’operazione di eugenetica. Un genetista molto più autorevole di noi, Luigi Luca Cavalli-Sforza, ha scritto (“Chi siamo”, Oscar Mondadori 1995) che “la previsione di malattia genetica del nascituro e la successiva interruzione di gravidanza non sono operazioni eugeniche, ma semplicemente un trattamento profilattico” perché per questa via “non si diminuisce la frequenza della malattia nel futuro”.

Il motivo è che i nati con gravi difetti genetici hanno di solito una fitness molto bassa (vuol dire, signor Ferrara, che contribuiranno poco o niente con i propri geni alle generazioni successive). Se poi, come abbiamo sentito alla radio, nel caso di cui si parla il bambino era affetto dalla sindrome di Kleinefelter, le ragioni per rifiutare il termine eugenetica sono due: primo, queste persone, essendo sterili, hanno fitness zero, secondo, la sindrome è causata da un difetto genetico (uno o alcuni cromosomi X in più) non ereditario. E’ un difetto che non è presente nei genitori, ma è frutto di un errore che si verifica occasionalmente nel corso della formazione dei loro gameti, senza che vi sia ereditarietà. Se un tiranno ordinasse di uccidere tutti i Down e tutti i Klinefelter, la probabilità che ne nascano altri nelle generazioni successive non diminuirebbe di una virgola.

Angelo Abbondandolo e Franco Ajmar
www.uaar.it/news/2008/02/18/interruzioni-gravidanza-eug...
pcerini
00lunedì 18 febbraio 2008 19:34
Gran bell'articolo,e cosi' Ferrara e' sistemato!

[SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]

Bisognerebbe forse promuovere un'anti-ferrara day...

[SM=x789053] [SM=x789053]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 03:42.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com