L'ossessione della chiesa per il culo e per il diavolo,vanno di pari passo. Si è a lungo disputato se Satana avesse o meno le chiappe.
La tradizione di un diavolo senza natiche spiegherebbe il perché basti mostrargliele per ricordargli la sua debolezza e costringerlo a distogliere lo sguardo.
Questo stratagemma era spesso usato da
Lutero che si riteneva incessantemente tormentato dal demonio, il quale andava persino a tentarlo carnalmente.
Lutero lo vedeva ovunque: a letto, a caccia, nelle scimmie, nelle cocorite e nei pappagalli che intrattenevano i signori dell'epoca. "Questa notte, discutendo con me, il diavolo mi accusava di essere un ladro, di aver spogliato il papa e numerosi ordini religiosi dei beni che spettavano loro: "
leccami il culo" gli risposi, e tacque".
Nella
Germania medioevale era diffusa la superstizione di tenere le chiappe sulla porta durante violenti temporali notturni, per scacciare le potenze del male. Ma la tradizione di un demonio con le natiche prevalse sulle altre.
I processi di stregoneria, infatti, riferiscono il particolare piacere che il diavolo provava nell'esibire il posteriore e nell'esigere l'omaggio dei suoi adoratori: bisognava infatti baciarglielo. Il culo divenne così lo spauracchio della chiesa e degli inquisitori, i quali sostenevano che il diavolo confessava le streghe per i loro "immondi peccati di castità" e le induceva a baciargli l'ano, mentre i demoni del sabba baciavano il culo ai bambini e li marchiavano con gli artigli nella regione dei genitali: "Il diavolo li marchia in parti così immonde che si ha orrore di andarle a scoprire: ad esempio nel sedere dell'uomo o nella parte più intima della donna, oppure nei punti più nobili e preziosi, negli occhi e nella bocca".
Per questo gli inquisitori si concedevano il piacere di andare a cercare questi marchi, dopo una completa rasatura dei peli, fin nelle zone più segrete. Ogni marchio che indicasse un atto sessuale infame, e bastavano un neo, una cicatrice, una voglia, una macchia, era passibile del rogo. Infatti il delitto era considerato triplo, rientrando nella stregoneria, nella sodomia e nella bestialità, in quanto il diavolo possedeva spesso i suoi seguaci assumendo la forma di caprone.
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