LA RELIGIONE VISTA DALLA PSICHIATRIA

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Claudio Cava
00domenica 11 novembre 2012 14:33
Gli psichiatri ortodossi non fanno distinzione tra le esperienze mistiche e quelle psicotiche

Secondo il punto di vista degli scienziati accademici occidentali, il mondo materiale rappresenta l’unica realtà: qualsiasi forma di credenza spirituale riflette mancanza di cultura, superstizioni primitive, pensiero magico, oppure una regressione ai modelli infantili di funzionamento. Credere in una forma qualunque di esistenza dopo la morte non è soltanto rifiutato ma spesso ridicolizzato. In base alla prospettiva materialista sembra chiaro e fuori questione che la morte del corpo, soprattutto quella del cervello, è la fine di ogni attività cosciente. Credere nel viaggio postumo dell’anima, in una vita dopo la vita, nella reincarnazione non è altro che il prodotto di un pio desiderio di persone che non vogliono accettare l’ovvio imperativo biologico della morte.

Soggetti che hanno esperienze dirette di realtà spirituali vengono considerati dalla nostra cultura malati di mente. Gli psichiatri ortodossi non fanno distinzione tra le esperienze mistiche e quelle psicotiche: vedono entrambe come manifestazioni di una psicosi. Il giudizio più tenero riguardo al misticismo, finora espresso nei circoli accademici ufficiali, è contenuto nel titolo di un documento pubblicato nel 1976 dal Comitato di psichiatria e religione del gruppo per il progresso della psichiatria: Misticismo: ricerca spirituale o disordine psichico? Il documento conveniva che il misticismo potrebbe essere un fenomeno posto tra la normalità e la psicosi.

Attualmente, persino l’idea che le esperienze spirituali siano degne di uno studio sistematico e che dovrebbero essere approfondite sembra assurda agli scienziati convenzionali. Mostrare un serio interesse in questo campo può già essere considerato un segnale di incapacità di giudizio, e macchia in un certo qual modo la reputazione professionale del ricercatore. Finora non c’è una prova scientifica del fatto che la dimensione spirituale non esista. Il suo rifiuto è essenzialmente un’ipotesi metafisica della scienza occidentale, basata su un’applicazione scorretta di un paradigma antiquato. In realtà lo studio degli stati olotropici in generale e delle esperienze transpersonali in particolare, fornisce dati più che sufficienti per postulare che tale dimensione è del tutto ragionevole (Grof 1985 , 1988).

All’origine di tutte le grandi religioni del mondo ci sono state altissime esperienze personali dei fondatori di tali credi. Queste esperienze mistiche che rilevano l’esistenza delle dimensioni sacre della realtà sono state la fonte vitale dei movimenti religiosi. Mentre Gautama Buddha meditava sotto il sacro pipal ha avuto una visione drammatica di Mara, il signore dell’illusione del mondo; delle tre seducenti figlie che tentavano di distoglierlo dalla ricerca spirituale; della sua armata minacciosa che voleva impaurirlo per arrivare all’illuminazione. Buddha è riuscito a superare tutti gli ostacoli, ha raggiunto l’illuminazione o risveglio spirituale. In un'altra occasione ha visto la lunga catena delle incarnazioni precedenti e ha sperimentato una liberazione totale da ogni legame karmico.

Il viaggio prodigioso di Maometto, un rapimento visionario durante il quale l’arcangelo Gabriele ha accompagnato il profeta attraverso sette cieli, il paradiso e l’inferno, ha ispirato il Corano e l’islam. Nella tradizione giudaico-cristiana, il Vecchio testamento racconta l’esperienza di Mosè con Jawheh e il roveto ardente, mentre il Vangelo descrive come Gesù sia stato tentato dal demonio nel deserto. Similmente, l’apparizione accecante di Cristo a Saulo sulla via di Damasco, la rivelazione apocalittica di san Giovanni mentre si trovava in una grotta sull’isola di Patmos, la visione del profeta Ezechiele di una carro fiammeggiante, e molti episodi simili sono chiaramente esperienze trascendentali in uno stato non ordinario di coscienza. La Bibbia parla di numerosi altri casi di comunicazione diretta con Dio e con gli angeli. La descrizione delle tentazioni di sant’Antonio e le esperienze mistiche di vari santi e dei padri del deserto sono parti ben documentate nella storia del cristianesimo.

Gli psichiatri occidentali interpretano tali esperienze come manifestazioni di gravi malattie mentali, nonostante manchi loro un’adeguata spiegazione medica e dati di laboratorio che sostengono questa posizione. La letteratura della psichiatria ortodossa contiene articoli e libri che discettano su quale potrebbe essere la diagnosi clinica più appropriata per le grandi figure della storia spirituale. San Giovanni della Croce è stato definito un <>, santa Teresa d’Avila è stata archiviata come psicotica isterica, mentre le esperienze mistiche di Maometto sono attribuite all’epilessia.
Molti altri personaggi religiosi e spirituali, come Buddha, Gesù, Ramakrisna, e Sri Ramana Maharishi sono stati considerati come malati di psicosi, a causa delle loro esperienze mistiche ed “illusorie”. Allo stesso modo alcuni antropologi tradizionali si sono posti il problema se gli sciamani siano da diagnosticare come schizofrenici, psicotici ambulanti, epilettici o isterici. Il famoso psicanalista Franz Alexander, conosciuto come uno dei fondatori della medicina psicosomatica, ha scritto un saggio nel quale persino la meditazione buddista è descritta in termini psicopatologici: viene definita una <> (Alexander 1931).

La religione e la spiritualità sono state forze estremamente importanti nella storia della civiltà e dell’uomo. Se le esperienze transpersonali di coloro che hanno fondato le religioni non fossero state altro che il prodotto di una patologia cerebrale, sarebbe difficile spiegare il grande impatto che hanno avuto su milioni di persone nel corso dei secoli e la magnifica architettura, pittura, scultura e letteratura che hanno ispirato. Non esiste una singola cultura antica o attuale, ma ancora allo stato pre-industriale, in cui il rituale e la vita spirituale non abbiano un ruolo cruciale. Dunque, l’approccio della psichiatria e della psicologia occidentale non “patologizza” soltanto la vita spirituale, ma anche quella culturale di tutti i gruppi umani attraverso i secoli. Sola eccezione: l’èlite intellettuale della civiltà industriale occidentale, che condivide la visione materialistica del mondo.

La posizione odierna della psichiatria in merito alle esperienze spirituali crea anche una notevole spaccatura nella nostra società. Negli Stati Uniti la religione è ufficialmente tollerata, legalmente protetta e persino lodevolmente sostenuta da determinati gruppi. Nella camere di ogni motel c’è una bibbia, i politici mostrano rispetto, puramente verbale, per Dio durante i loro discorsi, mentre la preghiera collettiva è una parte tradizionale della cerimonia della inaugurazione presidenziale. Tuttavia, alla luce della scienza materialistica, le persone che prendono sul serio le credenze religiose di qualunque tipo vengono giudicate incolte, oppure affette da illusioni collettive, o emotivamente immature.

E se, nella nostra società qualcuno vive un’ esperienza spirituale del tipo che ha ispirato le grandi religioni del mondo, qualsiasi pastore o sacerdote gli consiglierà probabilmente una visita dallo psichiatra. Molte volte è accaduto che le persone che si sono poste ad un esame del genere, a causa di una intensa esperienza spirituale, sono state ricoverate in ospedale, dove sono state costrette ad ingerire medicine sedative o persino a subire trattamenti shock, ricevendo alla fine un etichetta diagnostica psicopatologica che le incasellava per il resto della vita.

Stanislav Grof. – Medico Psichiatra

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Jon Konneri
00domenica 11 novembre 2012 18:37

santa Teresa d’Avila è stata archiviata come psicotica isterica, mentre le esperienze mistiche di Maometto sono attribuite all’epilessia.



Claudio se lo leggono gli islamici rischi la pena morte
=omegabible=
00domenica 11 novembre 2012 19:07
Re:
Jon Konneri, 11/11/2012 18:37:


santa Teresa d’Avila è stata archiviata come psicotica isterica, mentre le esperienze mistiche di Maometto sono attribuite all’epilessia.



Claudio se lo leggono gli islamici rischi la pena morte



Certo che l'eroismo non sai dove stà di casa..... [SM=g1941429] [SM=g1941429] [SM=g1941429] [SM=g1941429] [SM=g1941431] [SM=g1941431] [SM=g1941431] [SM=g1941431]


Claudio Cava
00lunedì 12 novembre 2012 14:39
Re: Re:
=omegabible=, 11.11.2012 19:07:



Certo che l'eroismo non sai dove stà di casa..... [SM=g1941429] [SM=g1941429] [SM=g1941429] [SM=g1941429] [SM=g1941431] [SM=g1941431] [SM=g1941431] [SM=g1941431]





E non sa neanche che se io andassi a Medjugorje tornerei convertito.














Si, convertito in cadavere. [SM=x789054]



Linciato. [SM=x789049]

Ciao
Claudio
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