La danza delle meduse

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santapazienzauno
00venerdì 16 luglio 2010 15:35

Quando sono stato al lago di Sava (Ada Ciganlia) ho notato un uomo che guardava qualcosa che aveva appena tirato fuori dall'acqua. Chiesi con curiosità: “Mi scusi, cos'è quello”? Lui mi rispose: le meduse. Com'è possibile, dissi, le meduse nell'acqua dolce? “Guarda meglio intorno”,disse!Mi girai e notai una piccola medusa, poi un altra e presto ne trovai tante. Presi una bottiglia di plastica e la riempi con le meduse (insieme con le piante acquatiche per farle respirare), le portai a casa e feci un video.

Com'è possibile che le meduse appaiono solo quando è acqua così calda e per anni non si notavano da nessuna parte?
Le meduse in effetti vivono nelle acque dolci in forma di piccoli polipi che si riproducono in maniera asessuale. Quando ci sono le condizioni ottimali (l'innalzamento prolungato di temperatura dell'acqua), loro continuano il loro sviluppo trasformandosi in meduse, che a loro volta si riproducono di una riproduzione di tipo sessuale in modo che le meduse femmine liberano le uova nell'acqua e quelle maschili i spermatozoide.


Quando si incontrano nell'acqua, si formano le planule, dai quali quando si attaccano al fondo si formano dei polipi. Similmente alla trasformazione che avviene da verme a mosca e da bruco alla farfalla, così il polipo nelle condizioni ottimali si trasforma in medusa. La bellezza della farfalla è vicina alla bellezza di una medusa, non trovate?

L'apertura dei geni che portano alla trasformazione dei organismi è stato scoperto non da tanto tempo. Quando la prima coppia dei anfibio messicano, l'axolotl, che tra l'altro vive solo in acqua e respira dalle branchie) è stata portata in zoo parigino, la sua discendenza si è “trasformata” in un mediocre salamandra (che vive fuori acqua e respira dai polmoni). Le condizioni ottimali hanno favorito l' apertura dell'intero ciclo. Allora si è capito perché asxolotl è stato chiamato dall'antico popolo dell'America “ La divinità della trasformazione”. Questa apertura dei geni, tale meccanismo della trasformazione si può artificialmente stimolare nell'asxoltl, oppure nella salamandra con l'aiuto del ormone tiroxina, ormone che nell'uomo è si produce dalla tiroide. Tiroxina si vende anche nelle farmacie, e lo comprano coloro che anno un metabolismo rallentato. Quando questa sostanza si introduce nei girini, inizia in loro un processo immediato di trasformazione che le porta diventare una rana o un salamandra. La razza asiatica per la necessità di adattamento alla clima polare hanno una carenza di tiroxina, per il semplice motivo che un metabolismo accelerato avrebbe presto consumato quelle poche risorse di energia. Le persone con una mancanza tiroxina appaiono per aspetto come se fossero appartenenti alla razza asiatica, ma dopo il trattamento con il tiroxina i tratti cambiano e diventano come la razza bianca. Ecco un esempio di una persona prima e dopo il trattamento con la tiroxina:

www.mv.com/ipusers/jcrow/hypothyroidismbefore1.jpg



E' possibile che per le condizioni della vita ancora tanti organismi non arrivano allo sviluppo finale, rimangono e si fermano fino alla morte a uno stadio regredito. Non sappiamo come si sarebbero sviluppati fino alla fine del loro processo di trasformazione. Cosa sarebbe successo se avessimo aperto i geni per uno sviluppo completo di un verme? Avremmo potuto avere davanti a se amichevoli e graziosi organismi volanti come sono esistiti prima che la maledizione colpisse la terra e tutto il mondo vivente prima della caduta dell'uomo? Non so se possiamo azzardarci a fare certe ipotesi e se oggi saremmo in grado di riprodurre delle condizioni ottimali per la trasformazione capace di fare ritornare alle origini.


In ogni caso potremmo impegnarci a realizzare un piano molto più importante e più elevato. Quando l'uomo si ferma nel proprio sviluppo mancando l'obbiettivo primario-vivere per altro, questo in psicologia è chiamato la fissazione per una determinata fasi dello sviluppo e il rifiuto del mondo adulto. Anche noi possiamo rimanere a livello di un verme o polipo, senza mai diventare una farfalla, o una medusa, che in qualche modo hanno una vita sociale che fa richiamo l'uno all'altra. Diventare gli uomini in senso più elevato della parola, significa rimanere come dei vermi, senza realizzare l'esperienza di uno stupendo balletto della medusa nell'acqua oppure essere privati della danza di una farfalla nell'aria.


Se attraverso lo studio della Sacra Parola ci troviamo soli nella rivelazione dell'amore di Dio e della sua bontà, ci troveremo nelle condizioni buone per la propria crescita e trasformazione individuale:

Volgetevi a me e siate salvati,voi tutte le estremità della terra!Poiché io sono Dio, e non ce n'è alcun altro. Isaia 45,22
Se noi ci limitiamo da noi stessi e dalle esperienze esistenti, dalla posizione del verme ci potrebbe sembrare impossibile volare e danzare la danza della vita dandole il senso più elevato dell'esistenza. Potremmo concepire invito sulla base della nostra limitata esperienza, invece di afferrare l'ideale con la ragionevole fiducia vivendo passo dopo passo una trasformazione sorprendente. Limitati da se stessi non riusciamo a credere nel potere della “Divinità della trasformazione”. Non crediamo nelle sue parole: “

Lo spirito del SIGNORE t'investirà, e tu profetizzerai con loro e sarai cambiato in un altro uomo. 1Samuele 10,6

Metterò dentro di voi il mio Spirito e farò in modo che camminerete secondo le mie leggi, e osserverete e metterete in pratica le mie prescrizioni.Ezechiele 36,27

Forse nello scoraggiamento di essere rimasti allo stadio molto regresso della nostra crescita personale potremmo dire:

Gridarono a te, e furon salvati;confidarono in te, e non furono delusi.Ma io sono un verme e non un uomo,l'infamia degli uomini, e il disprezzato dal popolo. Salmi 22,5-6
Ma Dio nel suo amore ti risponde:

perché io, il SIGNORE, il tuo Dio,fortifico la tua mano destrae ti dico: "Non temere,io ti aiuto!Non temere, o Giacobbe, vermiciattolo,o residuo d'Israele.Io ti aiuto", dice il SIGNORE.Il tuo redentore è il Santo d'Israele. Isaia 41,13-14

Scritto da: Milos Bogdanovic, scrittore e pubblicista

Tradotto da: Natasha

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