Le Odifreddure - 1

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Jon Konneri
00martedì 8 febbraio 2011 18:44
exsurgatdeus.blogspot.com/2011/02/le-odichicche-1.html


Se vi sentite giù di morale e avete voglia di farvi due risate, vi consiglio caldamente di visitare il blog di Piergiorgio Odifreddi targato ovviamente Repubblica.it e dal titolo azzeccatissimo "Il non-senso della vita".
In realtà, ad autoproclamarsi ben più che beato ci aveva già pensato Giovanni Paolo II stesso, inscenando il 13 maggio 2000 a Fatima la propria letterale apoteosi, o divinizzazione, alla maniera di Alessandro Magno. All’augusta e silenziosa presenza del novello Isacco, in quell’occasione il Segretario di Stato cardinal Sodano aveva infatti dichiarato solennemente che il papa polacco era l’oggetto del cosiddetto “terzo segreto” di Fatima. (dall'articolo "Beato quasi subito")
Da cosa Odifreddi tragga la presunta autobeatificazione di Giovanni Paolo II rimane un mistero ben più oscuro di quello di Fatima. Confondere la beatificazione con le divinizzazioni pagane e le intronizzazioni degli imperatori poi...non è da tutti...eppure lui con la solita disinvoltura ci riesce alla grande; dimostrandoci per l'ennesima volta l' abissale ignoranza in materia. Grazie!
O forse il nostro intellettuale ha parlato di beatificazione del Pontefice per il fatto che fosse stato chiamato in causa all'interno di un messaggio celeste? Nel qual caso, per buona pace dell'ateo-razionalista-apostata, anch'egli dovrebbe essere beatificato. La Madonna infatti lo menzionò tanto quando parlò degli errori sparsi dalla Russia (ateismo), tanto quando parlò delle anime che pericolosamente si avviavano agli inferi.
Ma la santità, quella vera, ringraziando Dio è un'altra cosa!
kelly70
00martedì 8 febbraio 2011 19:20
Certo che sti tizi non hanno il minimo senso dell'umorismo [SM=g27827]

Per capire Odifreddi bisogna essere atei, come si può pensare di interpretare le sue battute alla lettera?

E naturalmente i credenti ci cascano... [SM=x789052]

Kelly [SM=x789055]
spirito!libero
00martedì 8 febbraio 2011 19:44
Re:
kelly70, 08/02/2011 19.20:

Certo che sti tizi non hanno il minimo senso dell'umorismo [SM=g27827]

Per capire Odifreddi bisogna essere atei, come si può pensare di interpretare le sue battute alla lettera?

E naturalmente i credenti ci cascano... [SM=x789052]

Kelly [SM=x789055]




Quoto ! Il senso dell'umorismo è inversamente proporzionale alla loro fede.
Claudio Cava
00mercoledì 9 febbraio 2011 02:23
Re: Re:
spirito!libero, 08/02/2011 19.44:




Quoto ! Il senso dell'umorismo è inversamente proporzionale alla loro fede.



Suvvia, cerchiamo di capire che chi sta perennemente in bilico tra salvezza e dannazione ha poca voglia di scherzare. [SM=x789055]

Ovviamente, come sempre, nella mia munifica obiettivita', questa fiondatina e' dedicata a tutti i credenti, indistintamente.

[SM=x789054] [SM=x789049]

Ciao
Claudio
santapazienzauno
00giovedì 10 febbraio 2011 18:23
Re: Re: Re:



Come faccio ridere gli atei? Raccontando quanto segue! Non mi dite che non ho senso dell'umorismo!!! [SM=g2407713] [SM=g27835]


Un incredulo e un credente si ritrovano a percorrere la stessa strada. "Vai anche tu verso il grande abisso?" chiese l'incredulo.
"Si, al ponte che lo attraversa" rispose il credente.
"Non c'è ponte. Vado proprio per accertarmene e portare la notizia a tutti."
Cammina cammina, arrivarono sull'orlo del grande abisso.
"Vedi che non c'è nessuno ponte?" disse incredulo. Ma mentre parlava, il credente aveva già iniziato traversata.
"Dimmi, come fai a camminare nel vuoto?" gridò l'incredulo mentre l'altro si allontanava.
"Ma io non cammino nel vuoto, cammino sul ponte!"
L'incredulo non azzardò e rimase di qua. Il credente invece andò di là, e non appena fu giunto gridò:
"Qui è tutto bellissimo, perché non vieni anche tu?".
"Non posso, per me non c'è ponte".
"Certo che se non telo costruisci, nessuno te lo regala" disse il credente.
Il non credente tornò indietro. Voleva dire a tutti che oltre il grande abisso non poteva andare.
Ma come fare? Perciò non disse nulla. E nottetempo, in ginocchio cominciò a costruire il ponte.

[SM=x789061]


flabot
00giovedì 10 febbraio 2011 18:49
Re: Re: Re: Re:
santapazienzauno, 10/02/2011 18.23:




Come faccio ridere gli atei? Raccontando quanto segue! Non mi dite che non ho senso dell'umorismo!!! [SM=g2407713] [SM=g27835]


Un incredulo e un credente si ritrovano a percorrere la stessa strada. "Vai anche tu verso il grande abisso?" chiese l'incredulo.
"Si, al ponte che lo attraversa" rispose il credente.
"Non c'è ponte. Vado proprio per accertarmene e portare la notizia a tutti."
Cammina cammina, arrivarono sull'orlo del grande abisso.
"Vedi che non c'è nessuno ponte?" disse incredulo. Ma mentre parlava, il credente aveva già iniziato traversata.
"Dimmi, come fai a camminare nel vuoto?" gridò l'incredulo mentre l'altro si allontanava.
"Ma io non cammino nel vuoto, cammino sul ponte!"
L'incredulo non azzardò e rimase di qua. Il credente invece andò di là, e non appena fu giunto gridò:
"Qui è tutto bellissimo, perché non vieni anche tu?".
"Non posso, per me non c'è ponte".
"Certo che se non telo costruisci, nessuno te lo regala" disse il credente.
Il non credente tornò indietro. Voleva dire a tutti che oltre il grande abisso non poteva andare.
Ma come fare? Perciò non disse nulla. E nottetempo, in ginocchio cominciò a costruire il ponte.

[SM=x789061]






Bella, però a me sembra che si tendi ad usufruire di ponti costruiti da altri, in genere neeee.....
Claudio Cava
00giovedì 10 febbraio 2011 19:04

Nata', ma sei proprio sicura che ci sia da ridere? [SM=x789055]

[SM=x789061]

Ciao
Claudio
spirito!libero
00giovedì 10 febbraio 2011 20:36
Re: Re: Re: Re:
santapazienzauno, 10/02/2011 18.23:




Come faccio ridere gli atei? Raccontando quanto segue! Non mi dite che non ho senso dell'umorismo!!! [SM=g2407713] [SM=g27835]


Un incredulo e un credente si ritrovano a percorrere la stessa strada. "Vai anche tu verso il grande abisso?" chiese l'incredulo.
"Si, al ponte che lo attraversa" rispose il credente.
"Non c'è ponte. Vado proprio per accertarmene e portare la notizia a tutti."
Cammina cammina, arrivarono sull'orlo del grande abisso.
"Vedi che non c'è nessuno ponte?" disse incredulo. Ma mentre parlava, il credente aveva già iniziato traversata.
"Dimmi, come fai a camminare nel vuoto?" gridò l'incredulo mentre l'altro si allontanava.
"Ma io non cammino nel vuoto, cammino sul ponte!"
L'incredulo non azzardò e rimase di qua. Il credente invece andò di là, e non appena fu giunto gridò:
"Qui è tutto bellissimo, perché non vieni anche tu?".
"Non posso, per me non c'è ponte".
"Certo che se non telo costruisci, nessuno te lo regala" disse il credente.
Il non credente tornò indietro. Voleva dire a tutti che oltre il grande abisso non poteva andare.
Ma come fare? Perciò non disse nulla. E nottetempo, in ginocchio cominciò a costruire il ponte.

[SM=x789061]





Scusa, ma che c'entra questa storia che può avere una sua "saggezza" con l'umorismo ? boooooooooo

santapazienzauno
00venerdì 11 febbraio 2011 10:50

Di solito un racconto del genere, e tanto più questo che narà di un incredulo che viene convertito dalla testimonianza
di un credente, che si mette in ginocchio a pregare, dovrebbe far ridere agli atei, come sempre è stato Su Apo ! [SM=g27824] .
Allora non so cosa altro pensare se non che vi siete convinti del "ponte esistente", visto che il racconto l'avete preso con serietà!!! [SM=x789063]
[SM=x789061]







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