Morirai con dolore

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Claudio Cava
00giovedì 28 settembre 2006 01:02

Tratto dal "Giornale" del 26/09/2006, p.1

di Filippo Facci

Non esiste argomento che più dell'eutanasia, a mio parere, divida le coscienze solo sulla base del vissuto personale. Non ho mai incontrato una sola persona al mondo, neanche una, che dopo una lacerante esperienza con una persona cara, ridotta agli sgoccioli di una malattia terminale o perlomeno di certe malattie terminali, non dicesse infine che sì, in certe condizioni di eutanasia si può discutere. Erano persone segnate per sempre, non persone che possono cambiare idea leggendo i giornali di questi giorni.

Neanch'io, come loro, ho praticamente visto i giornali di questi giorni: io vidi lei, avevo 9 anni e non potrò dimenticare l'ultima volta che la vidi, il dolore che l'aveva resa pazza sino a non riconoscermi, la devastazione negli occhi fuori dalle orbite, le urla di chi non aveva altra consapevolezza se non che la morte si avvicinava con clinica certezza, e che nell'attesa, con calma, la stava gratuitamente torturando. Guardavo l'agonia dell'animale unita alla più terrificante delle umane coscienze, e neppure sapevo che questo Paese era, e resta, il più arretrato d'Occidente in termini di terapia del dolore. Poi, oggi, quando vedo certe opinioni declarate sull'eutanasia, slogan disinformati, princìpi recitati a freddo, soliti cretinismi bipolari di esponenti di destra o di sinistra che si consultano per sapere che opinione devono avere, ecco, il retrogusto che rimane non è descrivibile.

antiproibizionisti.it/notizia.asp?n=5064
pcerini
00domenica 8 luglio 2007 00:38
So come ci si sente,so anche come le persone colpite da malattie incurabili e mortali si sentono,ho visto morire mio padre come un cane per un cancro al polmone.

Sono piu' che mai impegnato sul fronte del testamento biologico,tra i cattolici piu' rigorosi esiste un alto livello di intolleranza religiosa almeno con quelli con cui ho avuto a che fare scambiandosi battute in merito alla questione,cio' che posso dire e' che lo stato mi dovrebbe garantire la possibilita' di scegliere e di fare il testamento biologico come meglio credo e non in base a delle premesse o etiche cui non credo come quella cattolico-cristiana,per esempio,secondo la quale dovrei soffrire fino all'ultimo come un cane bastardo imitando il loro cristo e facendo l'eroe cristiano in tal senso...

A questa gente dico sempre....Ma vaff....

Paolo

[Modificato da pcerini 08/07/2007 0.40]

Max Cava
00domenica 8 luglio 2007 13:14
Re:

Scritto da: pcerini 08/07/2007 0.38
So come ci si sente,so anche come le persone colpite da malattie incurabili e mortali si sentono,ho visto morire mio padre come un cane per un cancro al polmone.

Sono piu' che mai impegnato sul fronte del testamento biologico,tra i cattolici piu' rigorosi esiste un alto livello di intolleranza religiosa almeno con quelli con cui ho avuto a che fare scambiandosi battute in merito alla questione,cio' che posso dire e' che lo stato mi dovrebbe garantire la possibilita' di scegliere e di fare il testamento biologico come meglio credo e non in base a delle premesse o etiche cui non credo come quella cattolico-cristiana,per esempio,secondo la quale dovrei soffrire fino all'ultimo come un cane bastardo imitando il loro cristo e facendo l'eroe cristiano in tal senso...

A questa gente dico sempre....Ma vaff....

Paolo

[Modificato da pcerini 08/07/2007 0.40]





[SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]!!!!!!!!
=omegabible=
00domenica 8 luglio 2007 15:57
re x PaoloC
Il malcelato disinteresse a tutta la questione, secondo me, è dovuto al fatto che per lor "signori" a livello personale e familiare non esiste perchè,vuoi per la carica che rivestono,vuoi per i soldi che hanno, vuoi per le conoscenze di cui godono, trovano facile soluzione ai loro problemi.
E i cittadini normali????? Si arrangino!!!!
La vera vergogna è questa!!!! Supportata dalla famosa ipocrisia di cui sono maestri.
Ciao Paolo. omega [SM=x789058] [SM=x789062]
Rainboy
00domenica 8 luglio 2007 17:04

Non esiste argomento che più dell'eutanasia, a mio parere, divida le coscienze solo sulla base del vissuto personale. Non ho mai incontrato una sola persona al mondo, neanche una, che dopo una lacerante esperienza con una persona cara, ridotta agli sgoccioli di una malattia terminale o perlomeno di certe malattie terminali, non dicesse infine che sì, in certe condizioni di eutanasia si può discutere.


Parole sante. Soltanto chi non ha toccato con mano i limiti del concetto di umanità, o chi avrebbe potuto farlo ma si è ritratto e ha nascosto i propri sentimenti dietro le mura dell'ipocrisia, può illudersi che le distorsioni logiche propugnate dalla Chiesa su questa materia abbiano un senso.
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