Morto Giovanni Nuvoli

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Papa Nero
00martedì 24 luglio 2007 04:58

SASSARI - E' stata una morte "tranquilla" (con l'aiuto solo di alcuni sedativi) e improvvisa quella che poco dopo le 22 di una caldissima e afosa giornata di luglio ha posta la parola fine alle sofferenze di Giovanni Nuvoli, che negli ultimi mesi aveva raccolto il "testimone civile" lasciato da Piergiorgio Welby. Entrambi erano malati di sclereosi laterale amiotrofica, gravissima patologia degenerativa che colpisce un gruppo specifico di cellule del midollo spinale (i motoneuroni) causando una progressiva atrofia muscolare che porta a una paralisi progressiva dei quattro arti e dei muscoli deputati alla deglutizione e alla parola.

Come Welby, anche Giovanni Nuvoli da tempo si batteva per ottenere il rispetto di una sua volontà precisa: "voglio morire senza soffrire, addormentato". Sono le parole che il 24 aprile sono risuonate dal sintetizzatore vocale, l'apparecchio di cui è stata dotato dopo che per lunghi mesi l'unico modo di comunicare con la moglie Maddalena Soro era un battito di ciglia per indicare le lettere dell'alfabeto su una lavagna di plexiglas. Ma questo suo desiderio, al contrario di quanto successo con Welby, non aveva finora trovato qualcuno che lo esaudisse, anche perché i riflettori che da tempo si erano accesi sul suo caso avevano fatto sì che le autorità prestassero una "discreta" ma costante vigilanza per evitare un "bis". Una ripetizione, con conseguente strascico polemico della vicenda di cui è stato protagonista l'anestesista Mario Riccio che interruppe la ventilazione meccanica aiutando Piergiorgio Welby a morire e che, per un vero caso del destino, proprio ieri il Gup di Roma ha prosciolto dall'accusa di "omicidio del consenziente".

Come aveva rivelato nei giorni scorsi Marco Pannella, un tentativo per raccogliere l'appello di Giovanni Nuvoli era stato fatto l'11 luglio, quando un anestesista era pronto a staccare il respiratore, ma era stato bloccato dall'intervento dei carabinieri. Così una vicenda che si trascinava da mesi (14 di ricovero a Sassari e poi dal 6 aprile ritorno e assistenza nella sua casa di Alghero) si è risolta per un fatto "naturale". "Giovanni ha finito di soffrire, si è lasciato morire", ha spiegato la moglie, precisando che al momento del decesso il respiratore era in funzione e che la morte è stata una conseguenza del progressivo peggioramento delle condizioni dell' ex arbitro di calcio di 53 anni che da alcuni giorni aveva ripreso a rifiutare cibo e acqua.

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Papa Nero
00martedì 24 luglio 2007 05:00
Giovedì l'ultimo appello: "Basta tortura"

SASSARI - "Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario". Con la citazione dell'articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana, l'associazione Luca Coscioni aveva lanciato giovedì scorso una petizione-appello alle massime autorità istituzionali "per il dritto di Giovanni Nuvoli a interrompere la tortura e il sequestro del suo corpo". Si è trattata dell'ultima di una serie di iniziative che i radicali, con in testa l'europarlamentare e segretario nazionale dell' Associazione Luca Coscioni, Marco Cappato, hanno intrapreso negli ultimi mesi per dire "basta alla tortura" come hanno definito la vicenda del malato di Sla che ha chiesto a più riprese l'interruzione delle cure. "Non possiamo tollerare che una situazione come questa - aveva spiegato Cappato - rimanga appesa alla volontà o alla responsabilità non si sa di chi. Qualcuno deve dare una risposta, prima di tutti a Giovanni Nuvoli e poi a tutti i cittadini". In precedenza, in una conferenza stampa a Roma Cappato e Marco Pannella avevano reso noto che il 10 luglio scorso l'anestesista Tommaso Ciacca era stato bloccato dai carabinieri mentre stava recandosi da Giovanni Nuvoli per fare quello che lui stesso sollecitava: di staccare il respiratore artificiale dopo essere stato sedato.

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Papa Nero
00martedì 24 luglio 2007 05:01
Cappato, se n'è andato in modo indegno

ROMA - "Giovanni Nuvoli è morto in un modo indegno, come nemmeno un animale si tollererebbe morisse, per scelta obbligata dallo Stato italiano". Così Marco, europarlamentare e presidente dell'Associazione Luca Coscioni, commenta la morte di Giovanni Nuvoli. Coscioni, in una nota, ricorda che "quando il medico anestesista radicale, Tommaso Ciacca, su richiesta reiterata di Nuvoli e dopo diverse visite di numerosi specialisti, si recò a casa sua per praticare il distacco del respiratore sotto sedazione, venne fermato dalle forze dell'ordine, su decisione della Procura e del Tribunale di Sassari. L'Italia dei fautori della 'buona tortura' contro la 'buona morte' applaudì, dal giornale della Conferenza Episcopale Italiana fino alla stampa locale. Soltanto una settimana dopo si sono dovuti arrendere al coraggio e alla forza di un uomo che aveva già sopportato oltre quanto umanamente sopportabile, e che aveva perciò deciso di interrompere (fino alle estreme conseguenze) l'assunzione di cibo e di acqua".

"Seguendo la volontà di Nuvoli - prosegue Cappato - abbiamo in questi giorni accettato anche noi, come la moglie e chi lo amava, la consegna del silenzio. Abbiamo obbedito a Giovanni, che ha accettato alcuni giorni di aggravamento clandestino della sua tortura come prezzo da pagare per non andare incontro a mesi o anni di ulteriore violenza e sequestro del suo corpo. Ora Giovanni Nuvoli riposa in pace. Ma questo 'prezzo' di infame violenza è responsabilità dello Stato italiano, delle azioni e omissioni di questi giorni e mesi".

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Papa Nero
00martedì 24 luglio 2007 05:02
Medico, si batteva per rispetto sue volontà

ROMA - "Giovanni non chiedeva l' eutanasia, ma chiedeva per sé e per tanti altri malati di questo Paese la sospensione di una terapia che per lui provocava indicibili sofferenze. E lo faceva nella piena consapevolezza": così a Skytg24 Tommaso Ciacca, l' anestesista che assisteva l' ex arbitro morto questa sera. La sua battaglia, ha spiegato il medico, era perché venissero "rispettate le sue volontà" è aveva capito che "così come hanno affermato il giudice che ha prosciolto Mario Riccio e lo stesso presidente dell' ordine dei medici, la possibilità che ciò avvenisse erano concrete".

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Papa Nero
00martedì 24 luglio 2007 05:03
Pannella, per morire ha scelto la nonviolenza

ROMA - Giovanni Nuvoli è morto "nello stesso giorno in cui la giustizia ha riconosciuto che la morte di Piergiorgio Welby non è stata causata dai comportamenti illegittimi, secondo la legalità italiana ed anche quella comunitaria". Per "avere diritto alla propria vita alla restituzione del proprio corpo e ad una morte naturale - ha commentato il leader radicale Marco Pannella - ha voluto farlo esercitando con grande determinazione la pratica non violenta". "Così la nonviolenza - ha aggiunto Pannella - si è rivelata più forte ancora una volta della ferocia di stato, in primo luogo di quello della Città del vaticano e di un vertice della Chiesa a livello delle peggiori tradizioni fondamentaliste e controriformiste".

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=omegabible=
00martedì 24 luglio 2007 07:16
re
Anche l'Italia ha la sua malattia degenerativa!!!!!
Anzi due.
Gran parte di certa classe politica e il Vaticano. [SM=g27812] [SM=g27812] [SM=g27812] omega [SM=x789055]
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