Preti ugandesi chiedono al governo la pena di morte per i gay come regalo di Natale
Pubblicato il 15 nov 2012 da Roberto Russo
L’odiosa legge “anti gay” potrebbe diventare realtà in Uganda entro la fine dell’anno. Nonostante la pioggia di critiche a livello internazionale,
il presidente del Parlamento ha detto che la norma sarà ufficiale per il mese di dicembre dal momento che è “quello che vogliono gli ugandesi”.
Rebecca Kadaga, portavoce del Governo, ha detto all’
Associated Press che gli autori di “atti omosessuali gravi” saranno puniti con la pena di morte. Secondo
Kadaga tali atti sono una “minaccia grave” per i bambini ugandesi. Non è solo una richiesta che verrebbe dalla base, ma anche da parte delle chiese. Stando alle dichiarazioni della portavoce, infatti,
i preti cristiani hanno chiesto al Governo di varare la norma “come regalo di Natale”.
Il Codice Penale Ugandese ritiene l’omosessualità un reato. Dal 2009 il legislatore vorrebbe varare una norma più forte “per proteggere i bambini” dagli omosessuali, ma tale legge è sempre stata accantonata per via delle critiche a livello internazionale. La nuova legge dividerebbe le relazioni omosessuali in due categorie: omosessualità e omosessualità aggravata.
Il reato di
omosessualità, che consiste nell’avere rapporti sessuali con persone dello stesso sesso, potrà essere punito con l’ergastolo.
L’
omosessualità aggravata riguarderebbe i genitori o le figure che rivestono autorità, le persone HIV positive, i pedofili e i delinquenti recidivi: se dichiarati colpevoli, saranno condannati a morte.
Vari paesi europei hanno minacciato di tagliare gli aiuti all’Uganda se verrà approvata questa norma: il Regno Unito ha già comunicato le proprie intenzioni in merito e
Barack Obama ha definito la norma “odiosa, vile, abominevole e offensiva della decenza”.