dagli scritti del santo...
Di seguito riporto alcune affermazioni del conte Tommaso d'Aquino, dottore della Chiesa, mai smentite dalla Chiesa medesima che ha in Tommaso un suo riferimento continuo.
« [...] La donna è un errore della natura, [...] con la sua eccessiva secrezione di liquidi e la sua bassa temperatura essa è fisicamente e spiritualmente inferiore, [...] è una specie di uomo mutilato, fallito e mal riuscito, [...] la piena realizzazione della specie umana è costituita solo dall'uomo. [...] »
(In II Sententiarum 20,2,1,1; De Veritate 5,9 ad 9)
(Summa Theologiae I q. 92 a.1).
(Summa Theologiae III q. 42 a. 4 ad 5)
(Summa Theologiae Suppl. q. 52 a. 1 ad 2)
« [...] Un feto maschile diviene un essere umano dopo 40 giorni, uno femminile dopo 80 giorni. Le femmine nascono a causa di un seme guasto o di venti umidi. [...] »
(Summa Theologiae, III, 33, ob. 3)
Tommaso afferma inoltre che, a causa del "difetto di ragione", "evidente anche nei bambini e nei malati di mente", alle donne non è concesso far da testimoni nelle questioni testamentarie
(Summa Theologiae II-II q. 70 a. 3).
Secondo Tommaso, le donne sono in grado di partorire i figli, ma non di educarli, compito questo che spetta al padre ed "Il padre deve essere amato più della madre, perché egli è il principio attivo della generazione, la madre quello passivo"
(Summa Theologiae II-II q. 26 a. 10).
Egli ha scritto anche che "L'uomo ha la parte più nobile nell'atto coniugale e perciò è naturale che egli si vergogni di meno, se chiede il debito coniugale, di quanto arrossirebbe sua moglie"
(Summa Theologiae Suppl. q. 64 a. 5 ad 2).
Poiché l'atto coniugale "ha sempre in sé qualcosa di vergognoso e causa il rossore"
(Summa Theologiae Suppl. q. 49 a. 4 ad 4).
Le donne sono anche più inclini degli uomini all'incontinenza, afferma Tommaso d'Aquino
(Summa Theologiae II-II q. 56 a. 1).
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