Tra poco la RAI si chiamera' RAV

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Claudio Cava
00martedì 22 gennaio 2008 23:13

Secondo i dati del Centro di Ascolto, presentati da Marco Pannella, su 365 giorni del 2007, in 275 giorni gli esponenti della Chiesa Cattolica hanno avuto accesso sul Tg1 in voce o con dichiarazioni riprese". In particolare "206 giorni nelle edizioni delle 13,30, 227 nelle edizioni delle 20 e 158 giorni su tutte e due".


Commenta Vittorio Emiliani sul sito di Articolo21:

Nel recente tormentone sulla mancata visita di papa Ratzinger alla Sapienza un molto solitario (ahimé) Marco Pannella ha giustamente sollevato il problema della presenza pressoché continua di Benedetto XVI nelle reti Rai, presentando in proposito dati percentuali impressionanti. Naturalmente minimizzati da Vespa e da altri flabellanti. Il problema c'è ed è gigantesco.

Fra l'altro ci tocca rimpiangere la Rai d'antan quando c'erano fra i
giornalisti dei Tg dei vaticanisti veri come Ettore Masina, come Vittorio Citterich, come il laicissimo Ugo d'Ascia che sul Tg2 del tempo faceva una sorta di controcanto, efficacissimo (e il papa era Paolo VI...). Oggi ci si limita a cronache quasi sempre entusiaste. Per non parlare del televaticanista di Skytg24, Paci, che in quesiti giorni sembra imbracciare lo spadone del crociato.
L'altra faccia, scandalosissima, della medaglia è rappresentata dal
sostanziale disprezzo con cui la Rai tratta le tradizionali trasmissioni di due importanti minoranze religiose e culturali: "Sorgente di vita" per tanti anni curata da un grande giornalista come Fausto Coen e "Protestantesimo", entrambe ricche di inchieste che fanno capire qualcosa dell'Italia e del mondo. Ebbene, le due rubriche vanno in onda ogni quindici giorni, la domenica notte all'1,20' su Rai2, per essere replicate, non la mattina dopo come accadeva qualche anno fa, bensì ancora all'1,20' di lunedì, sempre sulla rete diretta dal leghista Marano. Giusta punizione per gli italiani ebrei e protestanti. Così imparano a pagare il canone. Non
va granché meglio ai musulmani, naturalmente, che ormai sono tanti nel
nostro Paese.

Non hanno nulla da dire le nostre cariche istituzionali tanto sdegnate per le reazioni critiche sollevatesi contro l'improvvido invito del Rettore Guarini al papa per l'inaugurazione (non per una lezione) alla Sapienza?
Non è abbastanza scandaloso questo schiaffo continuato - finanziato dal canone - all'informazione culturale e religiosa che non sia quella, debordante da ogni rete e tg, proveniente dalla Chiesa cattolica? E' così che la Rai, con l'avallo silente della Commissione di Indirizzo e di Vigilanza, attua il diritto alla libera espressione riservato "a tutti" (stranieri inclusi) dall'art. 21 della nostra illuminata Costituzione?

www.articolo21.info/notizia.php?id=6026

pcerini
00martedì 22 gennaio 2008 23:31
Ormai e' un vero schifo,siamo sommersi da questa ondata di fanatismo cattolico imperante nei media,l'articolo tra l'altro manca di citare come per esempio sulle reti Rai il sabato pomeriggio e la domenica mattina (per non parlare di rete 4) dedichino quasi molto spazio a rubriche e messe varie.

Io sono stato piu' di um mese in Brasile,e' religiosissimo,ma,a differenza del nostro Paese,non sono i giornali o i quotidiano o i politici a fare opera di esaltazione delle varie manifestazioni religiose ma li' queste presenze sono a pagamento e l'informazione e' curata esclusivamente dalle organizzazioni paganti ma senza che vi siano esaltazioni o giornalisti o crinisti televisivi che facciano il tifo come qui da noi.

Quello che non so e' se le trasmissioni che la Rai dedica alle messe e rubriche cattoliche siano anch'esse a pagamento o se sono gratuite.

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