Re:
Salve
Carissimo Mauri
quanto affermo non è questione di verità se la fede è verità o se la ragione è verità, ma che le due cose sono ben diverse anche se in certi aspetti possono coesistere.
Come può essere dalla ragione credere che Gesù è risorto?,questa è solo fede che io non discuto, ma che tu non puoi provare e ne io posso provare che non è vero, ma l'assurdo è l'infalibilità della Chiesa ,non sò se mi spiego?
La pretesa di infallibilità e imposizione di questa sua ritenuta verità non dimostrata.
La Chiesa nel medioevo era detentrice della sapienza e ben poco gli oppositori potevano fare.La ricerca scolastica e patristica non era vera ricerca,perchè atta solo a dimostrare la verità della Chiesa e il metodo scientifico invece insegna che bisogna mettere in discussione anche le verità ritenute sino a quel momento.
Io che credo che Gesù è risorto sto credendo alla testimonianza della Chiesa.
Non vedo poi questa difficoltà, quindi, nel credere nell'infallibilità delle espressioni conciliari o di quelle due volte in tutta la storia della Chiesa, nella quale un Papa si è espresso secondo il dogma dell'infallibilità.
Non è poca roba credere che Dio Onnipotente e trascendente...l'Altissimo, il Creatore di tutte le cose si sia fatto uomo, e che sia morto per noi e che sia risorto dai morti e sieda alla destra di Dio Padre.
In confronto credere che lo Spirito di Verità guidi la Chiesa alla verità tutta intera è una bazzecola...non credi?
Se Dio esista o pure no, anche oggi se ne discute e immaginiamoci l'assurdo se discuttere se è trino o no o panteistico o che ne sò io o se esiste una ekip di dei creatori ecc...
Dipende dal dialogo che stai prendendo in esame e dagli interlocutori che chiami in causa.
Con un ateo o un agnostico il credente discute sull'esistenza di Dio e sulle sue tracce nel cosmo.
Nel dialogo inter-religioso si passa alla questione successiva: "CHI E' DIO?".
A livello inter-confessionale, poi, ciascuna religione discute relativamente a questioni sempre meno radicali.
oggi il vero nemico della religione,non è più la filosofia,ma la scienza e la gente vuole le prove scientifiche.
Io non sono d'accordo, leggi le parole che seguono:
"....spesso la razionalità ha la necessità di ricerca, e questa ricerca si fermerebbe subito se fosse solo analitica quindi affinché la razionalità continui a dare il suo riscontro c'è la necessità della fede di proseguire anche se in quel momento la ragione non da risposte.
La ragione quindi, per perseguire la ricerca e avere le sue risposte, ha spesso la necessità di invocare la fede."
Questo ragionamento rappresenta ciò che io ho cercato di spiegare chiamando in causa il concetto di "intuizione".
E' quel passo in più che una ricerca esclusivamente analitica non permetterebbe di fare.
E questi sono i limiti dell'utilizzo della sola ragione...o della sola fede:
"La ragione dopo un po' diventa solo speculazione di se stessa e si richiude contorcendosi sulle proprie idee, la fede dopo un po si inaridisce senza l'interesse della scoperta e della rivelazione che si rivela."
io capisco che tutto non è dalla ragione e dalla scienza e rispetto perciò tutti ,ma non tollero le religioni che si proclamano detentrici di verità, la sola verità, la sola via e puniscono e condannano chi la pensa diversamente, la Chiesa in questo dà esempio perchè impone anche a uno stato laico la sua etika ecc..ecc..se te sei tdG e non vuoi il sangue ,io ti rispetto,ma tu non puoi fare una legge che vieti il sangue a tutti!
Stesso discorso per tante altre cose... nessuno impedisce a te di seguire uncerto credo,ma il problema è l'imposizione e pretendere di essere infallibili
Questo è un discorso assolutamente diverso e distante da quello sulla fede e sulla ragione, secondo me.
La Chiesa ha la necessità di difendere il deposito della sua fede e le tradizioni apostoliche.
Tale difesa non può che essere attiva, quindi le punizioni ed i provvedimenti in merito sono necessari.
E questo non è condannare e punire chi la pensa diversamente...ma condannare e castigare chi, PRETENDENDO di rimanere nella Chiesa, si fa maestro di falsa dottrina.
Secondo me è cosa giustissima questa...
La pensi diversamente? Fai la tua scelta (eresia=scelta)? E' giusto che vai per la tua strada e che non ti proclami più cristiano cattolico.
E devo dire che la Chiesa Cattolica raramente è inflessibile e prende provvedimenti pesanti.
Basta citare i vari don Barbero che, liberamente ed impunemente, si sentono il diritto di contrastare l'opera della Chiesa...
Non è cosa da poco, eppure si usa loro tanta pazienza e misericordia.
Non ve ne accorgete anche voi?
Per quanto riguarda l'espressione relativamente ai problemi sociali (bioetica, omosessualità, ecc...), la Chiesa ha il dovere di impartire la giusta pastorale per i suoi fedeli.
Ha anche il dovere di richiamare chi si dice cristiano cattolico e poi non si comporta da cristiano cattolico (soprattutto i politici e la gente di alto rilievo mass-mediatico che ha inevitabilmente alto valore per quanto riguarda l'esempio per gli altri cristiani).
Poi ci sono quelli che guardano dal loro punto di vista, cioè dal di fuori...ed in queste azioni vedono qualcosa di diverso.
Dio,religione,anima,aldilà ecc.. sono cose non dimostrate e non possono essere della ragione, ma sono solo intuizioni che al momento sia scientificamente che intellettualmente non tutti accetano ,perchè non ancora chiare ,perciò asurdo dire che la fede è dalla ragione,non è ragionevole pensare a un dio incarnato,risorto,concepito da una vergine,ecc..ecc..i tdG harmaghedon,144.ooo ecc..eccc.. la rezurezione ecc..ecc.. queste cose è solo fede o ci credi o non ci credi e se ci credi bene per te,ma se non ci credi pure bene per te,
No, non sono d'accordo...
La ricerca razionale, come spiegato sopra,se non vuole annichilirsi e contorcersi su se stessa passa sempre attraverso elementi che possono essere considerati "di fede".
Cioè si sacrifica sempre un po' l'analiticità quando la ricerca deve muoversi ed andare oltre...
Non a caso ciò che non è ancora chiaro alla scienza rappresenta proprio ciò che stimola alla ricerca.
Credere o non credere è relativo, a questo punto...l'importante è che la ricerca sia stimolata e non rimanga statica.
Capisci che la fede, in questo senso, è un bell'acceleratore...e non un freno, come molti vogliono far credere.
l'assurdo è le guerre tra religioni e le imposizioni
Vero...più che assurdo sono errori frequenti.
e le pretese di essere unti del Signore e condannare chi la vede diversamente
Come ho detto sopra dipende un po' da come è strutturata la religione che si prende in causa.
La questione è molto delicata ma entro certi limiti una religione credo abbia la necessità ed anche il diritto di agire per conservare il deposito della sua fede.
Ora te personalmente non hai condannato nessuno ,ne criticato ,ma la religione che rappresenti si!
Possa il tuo Dio benedirti ,ma se è vero che Lui esiste allora anche noi che non ci crediamo siamo pure suoi figli e i fratelli si devono voler bene e rispettare
buona serata
Come ho detto dipende...
La condanna dell'eresia secondo me è cosa buona per la difesa del deposito della fede.
Anche il castigo a livello comunitario ed ecclesiastico a volte si rende necessario.
Il problema è il limite di tali condanne e di tali castighi che non sempre, nella storia della Chiesa, è stato rispettato.
Per il resto anche voi che non credete siete suoi figli e nostri fratelli e ci dobbiamo voler bene e rispettare.
Ciao e buona serata anche a te!
Mauri