video musicale -E' meglio vivere una spiritualità

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renato-c
00sabato 19 luglio 2008 08:02
Salve
tratto da it.youtube.com/watch?v=DftfXle4qN0

E' meglio vivere una spiritualità







Amministratore del
COORDINAMENTO FUORIUSCITI TESTIMONI DI GEOVA
freeforumzone.leonardo.it/forum.aspx?c=157936&f=157936
MauriF
00sabato 19 luglio 2008 10:11
Credo che sia squallido il modo in cui si releghi la fede ad una "convinzione"...

Una canzone che può essere valida per chi fa riferimento al concetto di "fede" di chi è TdG...
In effetti in questo caso fede=convinzione.

Per il resto mi rimangono sempre antipatici gli accusatori (canori o meno) che giocano a fare i santerelli...
Ci vuole poco a condannare gli errori altrui e a non accorgersi dei propri.

La solita vecchia storia della pagliuzza e della trave.

Ciao
Mauri


=omegabible=
00sabato 19 luglio 2008 13:08
Re:
MauriF, 19/07/2008 10.11:

Credo che sia squallido il modo in cui si releghi la fede ad una "convinzione"...

Una canzone che può essere valida per chi fa riferimento al concetto di "fede" di chi è TdG...
In effetti in questo caso fede=convinzione.

Per il resto mi rimangono sempre antipatici gli accusatori (canori o meno) che giocano a fare i santerelli...
Ci vuole poco a condannare gli errori altrui e a non accorgersi dei propri.

La solita vecchia storia della pagliuzza e della trave.

Ciao
Mauri





Tu quoque!!!!! [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051]

Il padrone delle TRAVI!!!!!!!!
insieme al papocchio ovviamente [SM=j1474747]

[SM=p1420241] [SM=x1549404]
[SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052]



omega [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]


@nounou@
00sabato 19 luglio 2008 13:21
"se un uomo cambia lo deve fare nel cuore"

eh non ha torto Povia [SM=g27811]
Rainboy
00sabato 19 luglio 2008 14:27
Già, non ha proprio torto...
renato-c
00sabato 19 luglio 2008 20:01


Sanve

Mauri scrive:
Credo che sia squallido il modo in cui si releghi la fede ad una "convinzione"...

Una canzone che può essere valida per chi fa riferimento al concetto di "fede" di chi è TdG...
In effetti in questo caso fede=convinzione.


Renato risponde:
Sulla fede ,su cosa sia ecc..ecc..nei vari forum si sono fatte molte discussioni ed è emerso che molti hanno diversi concetti.
Io personalmente ho un concetto umanistico e riporto con mie parole quello che Fromm scrisse riguardo alla fede

Sulla Fede

Secondo il concetto autoritario di fede

la fede è dovuta al fatto del ritenere e pretende di avere la fede perché possessori di una risposta anche senza bisogno di prove , perché tutto ciò è ritenuto e formulato ed elaborato da una autorità cui siamo sottomessi ,sottoposti ,in quanto è ritenuta onnipotente onnisciente ecc. e se lo dice Lei ( l’autorità) è indiscussa verità ed è incrollabile come è incrollabile lei e con lei anche coloro che la difendono e perciò .diventano . pari ad essa incrollabili detentori della verità .
Di solito si tratta di credere a idee o come contenuti e sono dogmi a cui ci si deve sottomettere o credere anche se non provati o irrazionali senza prove.


concetto umanistico

secondo il concetto umanistico invece non si può essere detentori della fede
La fede non consiste di idee (anche se può contenerle) non consiste di dogmi ecc.
non può essere formulata o elaborata può solo essere vissuta come esperienza e si può vivere solo nella fede e cioè questo consiste essere in armonia con la Verità razionale ,che si vive nell’amore in armonia con la coscienza propria .

la fede può solo essere vissuta nella certezza di fare ciò che è giusto .
La persona fedele è colei che fa’ ciò che è giusto e non che ha le idee giuste , ma poi fa ciò che è male
.
La fede vissuta nel presente rende testimonianza anche per il futuro in quanto il futuro è già presente nel modo di vivere nell’esperienza come condizione anticipata vissuta.

La fede è convinzione e conoscenza , consapevolezza in ciò ancora non provato ,perché è una certezza della realtà della stessa possibilità come comprensione umana dovuta all’esperienza razionale , dovuta alla capacità ,dovuta ad aver fede in un altro perché si conosce il suo cuore il suo intimo ,significa essere sicuri del suo cuore delle sue emozioni del suo intelletto

=========================================================

Mauri scrive:

Per il resto mi rimangono sempre antipatici gli accusatori (canori o meno) che giocano a fare i santerelli...
Ci vuole poco a condannare gli errori altrui e a non accorgersi dei propri.

La solita vecchia storia della pagliuzza e della trave.

Ciao
Mauri

Renato risponde:

Chi è senza peccato scagli la prima pietra,ma se vogliamo dialogare è necessario riportare i vari errori affinchè si prenda coscienza del male fatto e sio rimedi al male con il bene ,sarebbe perciò buono evidenziare i punti cui noi non condividiamo e spiegare il perchè e offrire una soluzione migliore


Ciao
Renato
Buona serata a tutti


MauriF
00lunedì 21 luglio 2008 00:08
Noi cristiani abbracciamo un'ulteriore "concetto" di fede.
Per noi è un DONO di Dio, cioè un CARISMA.

Qualcosa che non può trovare genesi nell'uomo e non può essere trasmessa da un uomo ad un altro uomo.

San Paolo all'aeropago tenne un discorso molto "convincente"...lo seguirono in 4 gatti (giusto per un atto misericordioso del Signore...tanto per chiarire).
In altre occasioni, dette due o tre parole, vide la conversione di moltitudini di persone.



Chi è senza peccato scagli la prima pietra,ma se vogliamo dialogare è necessario riportare i vari errori affinchè si prenda coscienza del male fatto e sio rimedi al male con il bene ,sarebbe perciò buono evidenziare i punti cui noi non condividiamo e spiegare il perchè e offrire una soluzione migliore



Perdonami ma non ci credo ai venditori ambulanti di "soluzioni".
Il Vangelo non è una "proposta" per chi è cristiano...è la Verità e la soluzione stessa. ;)

Ciao
Mauri



renato-c
00lunedì 21 luglio 2008 07:59

Salve e buona giornata.
Sono di fretta,ma due righe al Mauri non le posso negare.
Carissimo Mauri ,io non sono uomo di fede,io sono uomo di ragione,io
diffido delle fedi assolute ,perchè nega la ricerca perchè per lui non serve inquanto tutto gli è rivelato dall'alto ,io invece il senso del mistero mi spinge a un senso di religiosità spirituale e accettando la mia limitatezza diffronte all'Infinito che ci circonda in tutti i sensi la mia filosofia è il dubbio inteso come non negazione,ma uno che si domanda,indaga,mette in discussione e perciò non accetto una fede rivelata e consolatoria per un futuro post morte,io invece non credo in un aldilà ,ma semplicemente desidero morire in santa pace .Requiem aeterna.......
Buona giornata
Renato


MauriF
00lunedì 21 luglio 2008 10:43
Caro Renato, io non ti voglio proprio obbligare a nulla...
Ti ho fatto solo presente qual'è la nostra visione delle cose.

Tra l'altro io continuo a ricercare pur avendo fede...e ti dirò la fede non la vedo come qualcosa che nega la ricerca, ma che la incanala su un'autostrada.

Per quanto riguarda il concetto di "fede consolatoria" ti faccio un esempio per farti capire quanto poco si sappia della fede, in determinati "gabinetti intellettuali"...in particolare della fede ebraico-cristiana.

Pensa che la teologia ebraica antica non credeva nell'aldilà...credeva in un luogo chiamato "sceol" che corrispondeva praticamente all'annullamento della persona.
La fede ebraica, nella pratica, si risolveva nella lode e nella glorificazione del Signore per la vita terrena in se stessa.

E la riflessione teologica non ci ha messo molto ad abbandonare l'equazione che prevede il castigo in vita per gli empi ed il relativo premio per i giusti.
Non ci voleva un microscopio per capire che il Signore faceva sorgere il sole e piovere sia sui giusti e sugli empi...

Quindi la fede è esistita anche "di per se stessa"...ed è esistita anche NON come "oppio dei popoli".

Il concetto teologico dell'aldilà è rimasto alla concezione di "sceol" sino all'epoca dei Maccabei, cioè fino al I-II sec. a.C.
Poi è maturato nella fede nella "resurrezione della carne", cioè in qualcosa di molto simile ad un "aldilà" come lo stai intendendo tu e come lo crede la fede cristiana.

Per questo motivo non si riesce, quindi, a liquidare la fede con l'equazione:

FEDE = desiderio di consolazione

Ciao
Mauri






pcerini
00lunedì 21 luglio 2008 11:55
"FEDE = desiderio di consolazione "

Quindi,secondo te,la fede sarebbe un'atto ontologico (ossia,un'atto che si basa su di un'ente reale) che trascende l'esperienza reale,un canale di collegamento col sovrannaturale!

Vediamo se si riesce a dare una definizione convenzionale al concetto di "FEDE"!
renato-c
00lunedì 21 luglio 2008 14:12
Salve Mauri
hai scritto cose interessanti
Grazie [SM=g27811]
sinceramente ti facevo più integralista e mi scuso se ho pensato male.
Comunque il divario intellettuale fra chi ha fede e chi non l'ha è cosa assai complessa.
Premetto che io sono semplice persona che non ha fatto studio classici,ma sono autodidatta e mi esprimo per quanto ho capito e sempre pronto a trattare.
Ho comperato tempo fà un libro del defunto Papa Fides et ratio,e questo argomento mi ha sempre interessato.
infatti io nella mia ignoranza su questa cosa ancora non sono riuscito emergere.Giovanni Paolo II° sosteneva la tesi di Tommaso d'Aquino,il definito doctor angelico o angelicus ,credo per comprendere e comprendo per credere.ma in verità c'è contraddizione nei termini ,perchè la filosofia si basa sul dubbio inteso come indagine,ma chi ha fede non può dubitare,il dubbio non può essere della fede ,la fede non è frutto di indagine,ma è rivelata da una entità superiore ,ma di certo una certa indagine è dovuta per non cadere nella credulità ingenua,la verità rivelata è per natura assoluta e indiscuttibile,se lo dice il tal libro religioso o rappresentante in terra del tal dio ,tu non puoi contraddire ,mettere in dubbio,vedi esempio Galileo.
Chi non dubita non può nemmeno sapere se pensa giusto o no.
Sapere di non sapere spinge alla ricerca e alla verità che poila verità è infinita ,mai raggiungibile .
secondo me una verità assoluta perciò non esiste,ma la storia ,la maturità i tempi la fanno conoscere o capire meglio.
Ecco qui il bisogno di essere tolleranti verso chi la pensa diversamente ,ma evidenzio pensa e non che commette crimini contro l'umanità in nome di una ideologia politica o religiosa che sia.
insomma il discorso è complesso.
Grazie per il tuo intervento
Renato
MauriF
00lunedì 21 luglio 2008 15:06
Grazie anche a te che mi permetti di riflettere di nuovo su questi punti che mi stanno tanto a cuore.

Avere fede non equivale a conoscere la Verità tutta intera, equivale ad imboccare la strada per la Verità.
La conoscenza umana, scrive S.Paolo, è sempre un po' come guardare in uno specchio (non di quelli quasi perfetti come i nostri...quelli dei suoi tempi, nei quali tutto risultava percepibile ma deformato).

L'uomo di fede, quindi, si trova dinnanzi a verità fondamentali che usa come autostrade nella sua ricerca.

L'uomo nella sua ricerca, infatti, raramente va a tentoni...
Normalmente noi ci basiamo sulla nostra intuizione che è una specie di guida invisibile che ci porta a prendere alcune strade (a formulare alcune ipotesi ad esempio) e ad escluderne altre.

L'uomo di fede crede che la fede, come l'intuizione ed in ausilio della stessa, possa essere un veicolo più efficace ed efficente per la sua ricerca.

Non so se mi sono spiegato...

In ogni caso in questo è racchiuso il senso del dogma e della verità di fede...che molti vedono come paletto ed ostacolo.
Invece chi segue l'insegnamento della Chiesa lo vede come finestra che si apre sulla verità.

E' un po' come qualsiasi paletto che la scienza pone durante la sua osservazione...spesso e volentieri gli serve come base e come strumento per poter andare oltre e procedere più velocemente nella ricerca.

Allo stesso modo l'osservazione del cosmo può essere molto edificante per la fede poichè nella creatura si riflette l'impronta del creatore e la sua gloria.

Ciao
Mauri

=omegabible=
00lunedì 21 luglio 2008 15:44
re
C'è un errore in questo post!!!!
Vediamo se lo trovi da te ehhhh!!!!


omega
renato-c
00lunedì 21 luglio 2008 19:06
Carissimo Mauri
dici cose giuste,ma poi fai affermazioni contradditorie
sempio dici:

Avere fede non equivale a conoscere la Verità tutta intera, equivale ad imboccare la strada per la Verità.

risposta:

giusto! infattio fede è =a fiducia ,se una cosa è reale ,che si tocca e si vede non è fede,macertezza , si ripone invece fede in qualcosa cui non è reale ,ma che si ha intuizioni,perciò non può essere verità certa ,ma solo deduzione da premesse ritenute vere ,ma come dicevi bene bene prima disogna cercare,io per esempio ho fede che mia moglie non mi tradisca,che mi voglia bene ecc... e pongo fede in questo,ma poi la realtà può essere diversa se le premesse erano sbagliate e la mia conoscenza parziale dei fatti
ma poi continui contradicendoti

Mauri:

L'uomo di fede, quindi, si trova dinnanzi a verità fondamentali che usa come autostrade nella sua ricerca.

Risposta:
verità fondamentali?
qui direi che c'è contraddizione non trovi?
quali verità fondamentali hai trovato?
Quali autostrade?
Chi il Corano,Chi la Bibbia,Chi una filosofia,chi un'altra,chi guide illuminate ecc.. ecc..
La ricerca del dubbio invece non ha autostrade ,ma si và sempre avanti provando e riprovando e riprovando ancora ,si cerca di fare sempre meglio e in questo labirinto umano ti assicuro che non esiste il filo di Arianna per uscirne .
Buona serata
Renato




MauriF
00lunedì 21 luglio 2008 20:45
Re:
renato-c, 21/07/2008 19.06:

Carissimo Mauri
dici cose giuste,ma poi fai affermazioni contradditorie
sempio dici:

Avere fede non equivale a conoscere la Verità tutta intera, equivale ad imboccare la strada per la Verità.

risposta:

giusto! infattio fede è =a fiducia ,se una cosa è reale ,che si tocca e si vede non è fede,macertezza , si ripone invece fede in qualcosa cui non è reale ,ma che si ha intuizioni,perciò non può essere verità certa ,ma solo deduzione da premesse ritenute vere ,ma come dicevi bene bene prima disogna cercare,io per esempio ho fede che mia moglie non mi tradisca,che mi voglia bene ecc... e pongo fede in questo,ma poi la realtà può essere diversa se le premesse erano sbagliate e la mia conoscenza parziale dei fatti
ma poi continui contradicendoti

Mauri:

L'uomo di fede, quindi, si trova dinnanzi a verità fondamentali che usa come autostrade nella sua ricerca.

Risposta:
verità fondamentali?
qui direi che c'è contraddizione non trovi?
quali verità fondamentali hai trovato?
Quali autostrade?
Chi il Corano,Chi la Bibbia,Chi una filosofia,chi un'altra,chi guide illuminate ecc.. ecc..
La ricerca del dubbio invece non ha autostrade ,ma si và sempre avanti provando e riprovando e riprovando ancora ,si cerca di fare sempre meglio e in questo labirinto umano ti assicuro che non esiste il filo di Arianna per uscirne .
Buona serata
Renato





La verità che cerchi tu, secondo il tuo punto di vista, è qualcosa di statico e da ricercare con le proprie forze naturali.

La verità in cui crediamo noi, invece, è personale e ci viene a cercare.
Non solo ci viene a cercare, ma ha lasciato il segno nella storia, è entrata concretamente nella storia ed ha mandato i suoi apostoli a dare testimonianza di se stessa.

Non risulta più essere qualcosa di statico, quindi, ma ci si rivela e ci guida a conoscerla per intero.
Il primo passo è il dono della fede, che è il primo strumento attraverso il quale ci incamminiamo nella verità.


Parlando in senso assoluto...essere guidati nella verità dalla verità stessa non è un limite, ma è un vantaggio.

La fede risulta quindi essere un dono che ci unisce a questa verità che ci guida a se stessa attraverso la testimonianza della sua Chiesa ed attraverso i suoi carismi particolari ed i suoi Sacramenti.

Questo è ciò a cui crede un cristiano.

Credere nel Corano o in una filosofia o in guide illuminate...non è una scelta che mi sono mai posto perchè è ciò che è scritto nei Vangeli che ho visto fruttificare nella mia esperienza.
E' in Gesù che ho riconosciuto quel Padre onnipotente che ho sentito vivo nella mia vita.

Ciao
Mauri


renato-c
00martedì 22 luglio 2008 08:37


Carissimo Mauri

Buonagiornata [SM=g27823]

Nel leggerti, mi ricordi la mia giovinezza ,perchè io ero molto religioso e trovo che sei persona molto sincera.
Questa mattina ti rispondo con un pensiero che ho trovato tempo fà ,quando mi ero cimentato a studiare filosofia ,studio che mi ha aiutato molto e mi ha aiutato a uscire con la mia testa dai tdG.
Quanto segue,spiega i lati positivi per chi è credente ,ma anche per chi non lo è
con affetto
Renato

Credere in Dio
Di Stephen Law libro filosofia per tutti pag 217 -218

quando si parla di credere in Dio, non è una questione di cre­dere per una ragione. La ragione non ha niente a che vedere con questo. Credere in Dio è una questione di fede. Devi soltanto credere. Molta gente ha fede nell’esistenza di Dio. E la fede è una cosa molto positiva

Varrebbe la pena ricordare che a volte la fede può essere una cosa pericolosa.
Per esempio, la fede può essere usata per control­lare le persone.
Una volta che le persone hanno abbandonato la ragione, una volta che credono e basta, allora si possono controlla­re facilmente.
Il leader disonesto di una religione può sfruttare a suo vantaggio la semplice fede cieca.
La fede, portata all’esasperazione può rendere difficile anche la comunicazione con le persone.
Non si può più ragionare o discute­re con loro.
Se un popolo dalla fede religiosa estremista si mette in testa di dover fare delle cose terribili (magari uccidere quelli che credono in una religione diversa dalla loro), è praticamente impos­sibile fargli capire che sta sbagliando.Non ascolterebbe nessuna ragione.
D’altro canto però, non c’è dubbio che la fede nell’esistenza di Dio può avere degli effetti positivi. Può aiutare molte persone.
Se confidi nell’esistenza di un Dio buono, questo può aiutarti ad affrontare le cose brutte che ti possono capitare nella vita.
È anche vero che la fede nell’esistenza di Dio ha trasformato in meglio la vita di tante persone. Invece di essere egoiste e crudeli, sono diventate nobili e generose.
La fede religiosa ha persino portato alcune persone a dare la propria vita per salvarne altre (anche se dobbiamo ricordare che non soltanto le persone che credono in Dio compiono gesti nobili e altruisti).
Per cui ci sono molte cose positive nell’avere fede nell’esistenza di Dio.
Cosa significa tutto questo?
Per coloro che hanno la fede religiosa, la vita ha un significato. Siamo qui per uno scopo: lo scopo di Dio. Molti credono che que­sto scopo sia di amare e onorare Dio.
Ma se uno non ha fede? Se uno non crede in Dio? Qual è per lui il significato della vita? Se non c’è Dio, la vita non ha senso?
Se non c’è un Dio, forse allora tocca a noi dare un senso alla nostra vita. Lo scopo della nostra vita è quello che noi le diamo.
Se questo è vero, allora ciascuno di noi ha una grossa responsabilità.
Tu puoi scegliere di vivere una vita priva di significato, o una vita ricca di significato.
Tocca a te deciderlo.






=omegabible=
00martedì 22 luglio 2008 10:33
RE x Renato

[SM=x789051] [SM=x789051]
maurif ha già scelto: così

[SM=x1447668] [SM=x1447668] [SM=x1447668] [SM=x1447668] [SM=x1447668] [SM=x1447668] [SM=x1447668] [SM=j1474747]


omega [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]
MauriF
00martedì 22 luglio 2008 10:35
Concordo su diverse cose che hai riportato, però io non posso discostarmi dall'ottica in cui vedo le cose adesso.

Ho trovato su wikipedia un buon riassunto dell'enciclica che hai citato e lo riporto qui:

Fides et Ratio


L'enciclica pone diversi argomenti e propone lo spirito dell'uomo come compreso tra due ali che sono appunto la fede e la ragione. Mancando un sola delle due non si può spiccare il volo alla ricerca della verità. Solo con l'utilizzo delle due ali contemporaneamente si può arrivare alla contemplazione della verità. Quindi l'una non esclude l'altra, ma al contrario la completa e la sostiene. La razionalità senza la fede non va da nessuna parte e così la fede. Sarebbe stato sciocco da parte di Dio darci entrambe le virtù per poi utilizzarne una sola per la ricerca della verità. La completezza sta nel fatto che l'una da forza all'altra nei momenti di vuoto o di orgoglio.

La fede quindi non va accettata ma va pensata, esige di essere pensata.

Nessuna fede può essere accettata se prima non è pensata dall'intelletto, Dio si rivela all'inteligenza, spiega il suo amore. L'amore di Dio viene rilevato e quindi comunicato e l'uomo deve conoscere la rivelazione il processo della conoscenza passa assolutamente dalla ragione non vi è altra via. L'ascolto della parola in ogni caso non trova subito la logica accettazione ma spesso la razionalità ha la necessità di ricerca, e questa ricerca si fermerebbe subito se fosse solo analitica quindi affinché la razionalità continui a dare il suo riscontro c'è la necessità della fede di proseguire anche se in quel momento la ragione non da risposte.

La ragione quindi, per perseguire la ricerca e avere le sue risposte, ha spesso la necessità di invocare la fede.

L'uomo naturalmente ha una vocazione per la ricerca della verità ma spesso usa solo un'ala (o la fede o la ragione) e così trova grandi difficoltà perché da sole queste virtù sono incomplete.

La ragione dopo un po' diventa solo speculazione di se stessa e si richiude contorcendosi sulle proprie idee, la fede dopo un po si inaridisce senza l'interesse della scoperta e della rivelazione che si rivela. L'eterna dialettica delle due cose da necessità alla vita dell'uomo nella sua essenza di essere creato.

L'insidia più grande è quella di non governare più la ragione in virtu di un non chiaro liberalismo religioso dove ognuno può pensare un dio a modo suo.

Due sono i mali del secolo l'uno è l'indifferenza e l'altro è il crearsi una religione e un dio a proprio uso e consumo.

L'emotività spesso ci dà una etica del momento che si discosta da una verità rilevata, spesso il bene degli uomini passa davanti al sacrificio di un uomo. Spesso si ha la necessità di credere perché lo vuole la nostra natura, lo vuole la nostra ragione, lo vuole la nostra fede, ma il vuoto degli ideali il nichilismo imperante e l'indifferenza più totale ci distolgono dalla cura che si dovrebbe avere della ragione e della fede.

Il nichilismo imperante, causa diretta e indiretta del benessere oltre ogni misura, si combatte solo con una fede in divenire, con una fede in crescita, una fede che va nutrita e curata.

La cura e il nutrimento della nostra fede viene solo dalla ragione.

Le due virtù non sono in contrasto ma si completano, sono una il complemento dell'altra.

Ciao
Mauri
renato-c
00martedì 22 luglio 2008 14:26

Salve
Carissimo Mauri
quanto affermo non è questione di verità se la fede è verità o se la ragione è verità,ma che le due cose sono ben diverse anche se in certi aspetti possono coesistere.
Come può essere dalla ragione credere che Gesù è risorto?,questa è solo fede che io non discuto ,ma che tu non puoi provare e ne io posso provare che non è vero ,ma l'assurdo è l'infalibilità della Chiesa ,non sò se mi spiego?
La pretesa di infallibilità e imposizione di questa sua ritenuta verità non dimostrata.
La Chiesa nel medioevo era detentrice della sapienza e ben poco gli oppositori potevano fare.La ricerca scolastica e patristica non era vera ricerca,perchè atta solo a dimostrare la verità della Chiesa e il metodo scientifico invece insegna che bisogna mettere in discussione anche le verità ritenute sino a quel momento.
Se Dio esista o pure no,anche oggi se ne discute e immaginiamoci l'assurdo se discuttere se è trino o no o panteistico o che ne sò io o se esiste una ekip di dei creatori ecc..
oggi il vero nemico della religione,non è più la filosofia,ma la scienza e la gente vuole le prove scientifiche.
io capisco che tutto non è dalla ragione e dalla scienza e rispetto perciò tutti ,ma non tollero le religioni che si proclamano detentrici di verità ,la sola verità, la sola via e puniscono e condannano chi la pensa diversamente ,la Chiesa in questo dà esempio perchè impone anche a uno stato laico la sua etika ecc..ecc..se te sei tdG e non vuoi il sangue ,io ti rispetto,ma tu non puoi fare una legge che vieti il sangue a tutti!
Stesso discorso per tante altre cose... nessuno impedisce a te di seguire uncerto credo,ma il problema è l'imposizione e pretendere di essere infallibili
Dio,religione,anima,aldilà ecc.. sono cose non dimostrate e non possono essere della ragione ,ma sono solo intuizioni che al momento sia scientificamente che intellettualmente non tutti accetano ,perchè non ancora chiare ,perciò asurdo dire che la fede è dalla ragione,non è ragionevole pensare a un dio incarnato,risorto,concepito da una vergine,ecc..ecc..i tdG harmaghedon,144.ooo ecc..eccc.. la rezurezione ecc..ecc.. queste cose è solo fede o ci credi o non ci credi e se ci credi bene per te,ma se non ci credi pure bene per te,l'assurdo è le guerre tra religioni e le imposizioni e le pretese di essere unti del Signore e condannare chi la vede diversamente
Ora te personalmente non hai condannato nessuno ,ne criticato ,ma la religione che rappresenti si!
Possa il tuo Dio benedirti ,ma se è vero che Lui esiste allora anche noi che non ci crediamo siamo pure suoi figli e i fratelli si devono voler bene e rispettare
buona serata


=omegabible=
00martedì 22 luglio 2008 17:28
RE x Renato

A Renà,quello che dice Mauri potrebbe anche andà bene,ma c'è una magia di mezzo [SM=x789053] [SM=x789053] che quell'amore e quella fede esilarata dalla Pontificia Assistenza Apostolica [SM=g9343] tramuta tutte quelle belle cosette in schizzi di merda per tutta l'umanità e 2000 anni di storia fanno testo.
Come si fa a parlare seriamente quando è 2000 anni che ci prendono per le chiappe!!!
Per par condicio chiedo che mi sia concesso per i prossimi 2000 anni di dire.... [SM=x1549404]
Ora possiamo parlare di filologia [SM=g9343] [SM=g9343] !!!!!


omega [SM=g10656] [SM=g10656] [SM=g10663] [SM=g10663] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]
MauriF
00martedì 22 luglio 2008 20:46
Re:


Salve
Carissimo Mauri
quanto affermo non è questione di verità se la fede è verità o se la ragione è verità, ma che le due cose sono ben diverse anche se in certi aspetti possono coesistere.
Come può essere dalla ragione credere che Gesù è risorto?,questa è solo fede che io non discuto, ma che tu non puoi provare e ne io posso provare che non è vero, ma l'assurdo è l'infalibilità della Chiesa ,non sò se mi spiego?
La pretesa di infallibilità e imposizione di questa sua ritenuta verità non dimostrata.
La Chiesa nel medioevo era detentrice della sapienza e ben poco gli oppositori potevano fare.La ricerca scolastica e patristica non era vera ricerca,perchè atta solo a dimostrare la verità della Chiesa e il metodo scientifico invece insegna che bisogna mettere in discussione anche le verità ritenute sino a quel momento.



Io che credo che Gesù è risorto sto credendo alla testimonianza della Chiesa.
Non vedo poi questa difficoltà, quindi, nel credere nell'infallibilità delle espressioni conciliari o di quelle due volte in tutta la storia della Chiesa, nella quale un Papa si è espresso secondo il dogma dell'infallibilità.

Non è poca roba credere che Dio Onnipotente e trascendente...l'Altissimo, il Creatore di tutte le cose si sia fatto uomo, e che sia morto per noi e che sia risorto dai morti e sieda alla destra di Dio Padre.

In confronto credere che lo Spirito di Verità guidi la Chiesa alla verità tutta intera è una bazzecola...non credi?



Se Dio esista o pure no, anche oggi se ne discute e immaginiamoci l'assurdo se discuttere se è trino o no o panteistico o che ne sò io o se esiste una ekip di dei creatori ecc...



Dipende dal dialogo che stai prendendo in esame e dagli interlocutori che chiami in causa.
Con un ateo o un agnostico il credente discute sull'esistenza di Dio e sulle sue tracce nel cosmo.

Nel dialogo inter-religioso si passa alla questione successiva: "CHI E' DIO?".

A livello inter-confessionale, poi, ciascuna religione discute relativamente a questioni sempre meno radicali.



oggi il vero nemico della religione,non è più la filosofia,ma la scienza e la gente vuole le prove scientifiche.



Io non sono d'accordo, leggi le parole che seguono:

"....spesso la razionalità ha la necessità di ricerca, e questa ricerca si fermerebbe subito se fosse solo analitica quindi affinché la razionalità continui a dare il suo riscontro c'è la necessità della fede di proseguire anche se in quel momento la ragione non da risposte.

La ragione quindi, per perseguire la ricerca e avere le sue risposte, ha spesso la necessità di invocare la fede."

Questo ragionamento rappresenta ciò che io ho cercato di spiegare chiamando in causa il concetto di "intuizione".
E' quel passo in più che una ricerca esclusivamente analitica non permetterebbe di fare.

E questi sono i limiti dell'utilizzo della sola ragione...o della sola fede:

"La ragione dopo un po' diventa solo speculazione di se stessa e si richiude contorcendosi sulle proprie idee, la fede dopo un po si inaridisce senza l'interesse della scoperta e della rivelazione che si rivela."



io capisco che tutto non è dalla ragione e dalla scienza e rispetto perciò tutti ,ma non tollero le religioni che si proclamano detentrici di verità, la sola verità, la sola via e puniscono e condannano chi la pensa diversamente, la Chiesa in questo dà esempio perchè impone anche a uno stato laico la sua etika ecc..ecc..se te sei tdG e non vuoi il sangue ,io ti rispetto,ma tu non puoi fare una legge che vieti il sangue a tutti!
Stesso discorso per tante altre cose... nessuno impedisce a te di seguire uncerto credo,ma il problema è l'imposizione e pretendere di essere infallibili



Questo è un discorso assolutamente diverso e distante da quello sulla fede e sulla ragione, secondo me.

La Chiesa ha la necessità di difendere il deposito della sua fede e le tradizioni apostoliche.
Tale difesa non può che essere attiva, quindi le punizioni ed i provvedimenti in merito sono necessari.

E questo non è condannare e punire chi la pensa diversamente...ma condannare e castigare chi, PRETENDENDO di rimanere nella Chiesa, si fa maestro di falsa dottrina.
Secondo me è cosa giustissima questa...
La pensi diversamente? Fai la tua scelta (eresia=scelta)? E' giusto che vai per la tua strada e che non ti proclami più cristiano cattolico.

E devo dire che la Chiesa Cattolica raramente è inflessibile e prende provvedimenti pesanti.
Basta citare i vari don Barbero che, liberamente ed impunemente, si sentono il diritto di contrastare l'opera della Chiesa...
Non è cosa da poco, eppure si usa loro tanta pazienza e misericordia.
Non ve ne accorgete anche voi?

Per quanto riguarda l'espressione relativamente ai problemi sociali (bioetica, omosessualità, ecc...), la Chiesa ha il dovere di impartire la giusta pastorale per i suoi fedeli.
Ha anche il dovere di richiamare chi si dice cristiano cattolico e poi non si comporta da cristiano cattolico (soprattutto i politici e la gente di alto rilievo mass-mediatico che ha inevitabilmente alto valore per quanto riguarda l'esempio per gli altri cristiani).

Poi ci sono quelli che guardano dal loro punto di vista, cioè dal di fuori...ed in queste azioni vedono qualcosa di diverso.



Dio,religione,anima,aldilà ecc.. sono cose non dimostrate e non possono essere della ragione, ma sono solo intuizioni che al momento sia scientificamente che intellettualmente non tutti accetano ,perchè non ancora chiare ,perciò asurdo dire che la fede è dalla ragione,non è ragionevole pensare a un dio incarnato,risorto,concepito da una vergine,ecc..ecc..i tdG harmaghedon,144.ooo ecc..eccc.. la rezurezione ecc..ecc.. queste cose è solo fede o ci credi o non ci credi e se ci credi bene per te,ma se non ci credi pure bene per te,



No, non sono d'accordo...
La ricerca razionale, come spiegato sopra,se non vuole annichilirsi e contorcersi su se stessa passa sempre attraverso elementi che possono essere considerati "di fede".
Cioè si sacrifica sempre un po' l'analiticità quando la ricerca deve muoversi ed andare oltre...

Non a caso ciò che non è ancora chiaro alla scienza rappresenta proprio ciò che stimola alla ricerca.

Credere o non credere è relativo, a questo punto...l'importante è che la ricerca sia stimolata e non rimanga statica.

Capisci che la fede, in questo senso, è un bell'acceleratore...e non un freno, come molti vogliono far credere.



l'assurdo è le guerre tra religioni e le imposizioni



Vero...più che assurdo sono errori frequenti.



e le pretese di essere unti del Signore e condannare chi la vede diversamente



Come ho detto sopra dipende un po' da come è strutturata la religione che si prende in causa.
La questione è molto delicata ma entro certi limiti una religione credo abbia la necessità ed anche il diritto di agire per conservare il deposito della sua fede.



Ora te personalmente non hai condannato nessuno ,ne criticato ,ma la religione che rappresenti si!
Possa il tuo Dio benedirti ,ma se è vero che Lui esiste allora anche noi che non ci crediamo siamo pure suoi figli e i fratelli si devono voler bene e rispettare
buona serata




Come ho detto dipende...
La condanna dell'eresia secondo me è cosa buona per la difesa del deposito della fede.
Anche il castigo a livello comunitario ed ecclesiastico a volte si rende necessario.

Il problema è il limite di tali condanne e di tali castighi che non sempre, nella storia della Chiesa, è stato rispettato.

Per il resto anche voi che non credete siete suoi figli e nostri fratelli e ci dobbiamo voler bene e rispettare.

Ciao e buona serata anche a te!
Mauri






=omegabible=
00martedì 22 luglio 2008 22:23
Re: RE x Renato
=omegabible=, 22/07/2008 17.28:


A Renà,quello che dice Mauri potrebbe anche andà bene,ma c'è una magia di mezzo [SM=x789053] [SM=x789053] che quell'amore e quella fede esilarata dalla Pontificia Assistenza Apostolica [SM=g9343] tramuta tutte quelle belle cosette in schizzi di merda per tutta l'umanità e 2000 anni di storia fanno testo.
Come si fa a parlare seriamente quando è 2000 anni che ci prendono per le chiappe!!!
Per par condicio chiedo che mi sia concesso per i prossimi 2000 anni di dire.... [SM=x1549404]
Ora possiamo parlare di filologia [SM=g9343] [SM=g9343] !!!!!


omega [SM=g10656] [SM=g10656] [SM=g10663] [SM=g10663] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]




[SM=x1420298]


renato-c
00mercoledì 23 luglio 2008 10:01
Carissimi
Purtroppo ho grossi problemi col pc e minimo starò una settimana
senza e per far qualccosa mi devo recare in citta da qualche punto web ,ma il tempo è quello che è ,pertanto riprenderò il discorso più in là
riassumendo volevo dire che ragione e fede sono due cose distinte anche se alcuni aspetti possono coesistere ,ma si ha fede perchè è fiducia in cosa non toccabile, non dimostrata se fosse toccabile dimostrata non c'è bisogno di fede,ma la fede è aspettazione di intuizioni ,le intuizioni vengono di certo dalla mente,ma possono essere anche intuizioni basate su premesse non vere ,premesse dovute a fattori diversi della ragione come emozioni,sentimenti ,desideri,aspettazioni di una vita migliore e più giusta,ecc..ecc.. insomma il discorso è complesso
buona giornata
speriamo a presto
vi saluto
Renato


pcerini
00mercoledì 23 luglio 2008 10:06
"che ragione e fede sono due cose distinte "

Ma infatti e' un controsenso parlare di razionalita' della fede,ci sono quelli che mettono in mezzo il discorso degli enunciati "razionali" ma "non dimostrabili" (si parla di enunciati dei sistemi matematici) per fare il classico salto mortale per arrivare ad affermare che "gli enunciati teologici sono razionali e non dimostrabili"!

Sarebbe sufficiente dare un'occhiata ad un'altra discussione di questo Forum per rendersene conto.
MauriF
00giovedì 24 luglio 2008 07:48
Secondo me gli enunciati teologici hanno sempre alla base un elemento razionale...hanno in se poi un elemento di slancio di carattere non analitico, così come ce l'ha qualsiasi ipotesi scientifica.

pcerini
00giovedì 24 luglio 2008 09:15
"Secondo me gli enunciati teologici hanno sempre alla base un elemento razionale"

Avanti,sentiamo,quale sarebbe!

"hanno in se poi un elemento di slancio di carattere non analitico, così come ce l'ha qualsiasi ipotesi scientifica."

Tipica confusione tra scienza e fede,e' comprensibile che quelli come te non ammetteranno mai in toto certe ipotesi scientifiche (come nei threads sulla coscienza e sull'evoluzione).

Se intendi dimostrare il fatto che la teologia abbia delle basi razionali,allora vallo a sostenere qui se ci riesci ---> freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7672618&p=1

MauriF
00giovedì 24 luglio 2008 10:16
Non ho ancora voglia di rimbalzare sui vari forum.
Ho espresso una mia opinione.

La teologia ha le sue basi dalla quale formula ipotesi, tali basi sono gli elementi esegetici.
Le formulazioni esegetiche hanno sempre una radice razionale, da tale radice e da tale base il teologo formula le sue ipotesi.

Ciao
Mauri

=omegabible=
00giovedì 24 luglio 2008 10:19
Re:
pcerini, 24/07/2008 9.15:



Se intendi dimostrare il fatto che la teologia abbia delle basi razionali,allora vallo a sostenere qui se ci riesci ---> freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7672618&p=1





La teologia è la "scienza" del NULLA.

Come si fa a dimostrare il nulla??? [SM=g27825] [SM=g27825]

omega [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]


[SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]

ps. i secondi tre sono concelebranti. [SM=x789053]


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