Io mi chiedo giusto a che pro?
Se il credente crede di poter aprire all'ateo la via per il cielo, o perlomeno di affianchiargli la mano di Dio che lo sostiene già nella vita e dargli una fratellanza che gli sta vicino, mi chiedo ma l'ateo cosa offre al credente?
Ci sono atei che fanno la stessissimo vita di un credente, e alcuni di voi nel forum siete la prova di ciò che dico, casa , famiglia , lavoro, ogni tanto qualche divertimento qua e là, e ci andate pure in chiesa, chi per sposarsi, chi per far contenta la moglie e suoceri, chi per natale, tanto il folklore è bello, chi perché il figlio fa il chierichetto e chi perché canta attivamente nel coro di chiesa.
Cosa fate di diverso dal credente? Non pregate e non credete.
Ma per il resto, la vita vostra non cambia.
A questo punto il credente è in ogni caso avvantaggiato , siccome crede e sente che Dio esiste nella vita ha trovato un sostegno in piu' , e se Dio esiste dopo la morte avrà la conferma di ciò che ha creduto e mietera' ciò che ha seminato, se Dio invece non esiste rimane cmq fino alla morte con una bella speranza.
Non so se mi spiego?