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DIO è onnipotente?

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    00 30/09/2018 21:11
    Cristianalibera, 23/09/2018 00.28:




    Titti tu avevi scritto



    "Il fatto di non riuscire a dare un senso alla vita se non c'è un aldilà… è un retaggio religioso difficile da sradicare."

    Ma io non vedo che tu hai dato un senso alla vita, dici viviamo più meno come tutti gli altri esseri umani per poi alla fine morire solo per garantire una continuazione della nostra specie , e questo lo chiami senso bohhh....vabbè lasciamo perdere va...grazie lo stesso.



    Sento spesso credenti che domandano ad atei "se eliminassi la religione, che senso dovrei dare alla vita?".

    Per come la vedo io, questa è la domanda sbagliata.

    La domanda giusta, è:

    "se eliminassi la religione, che senso VORREI dare alla vita?"

    Certo, è vero che ci sono verità universali che abbiamo scoperto sulla nostra natura di esseri viventi, come il fatto di essere primati mammiferi fondamentalmente collegati nel corpo e nella mente ai nostri cugini e al resto della vita sul pianeta.

    Ma queste sono realtà circa ciò che siamo, non realtà su cosa vogliamo fare di noi stessi. Sono constatazioni sul nostro retaggio, spiegazioni sul perché abbiamo un certo modo di essere e di pensare, non dichiarazioni morali o ideali su ciò che vogliamo.

    Tu per cosa pensi che vivresti, senza la religione?
    [Modificato da Rainboy 30/09/2018 21:15]
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    00 30/09/2018 21:38
    Re:
    Rainboy, 30.09.2018 21:11:



    Sento spesso credenti che domandano ad atei "se eliminassi la religione, che senso dovrei dare alla vita?".

    Per come la vedo io, questa è la domanda sbagliata.

    La domanda giusta, è:

    "se eliminassi la religione, che senso VORREI dare alla vita?"

    Certo, è vero che ci sono verità universali che abbiamo scoperto sulla nostra natura di esseri viventi, come il fatto di essere primati mammiferi fondamentalmente collegati nel corpo e nella mente ai nostri cugini e al resto della vita sul pianeta.

    Ma queste sono realtà circa ciò che siamo, non realtà su cosa vogliamo fare di noi stessi. Sono constatazioni sul nostro retaggio, spiegazioni sul perché abbiamo un certo modo di essere e di pensare, non dichiarazioni morali o ideali su ciò che vogliamo.

    Tu per cosa pensi che vivresti, senza la religione?



    Ma vedi io non vivo per la religione o in funzione della stessa.

    Ma la fede mi da un senso a questa misera vita piena di lacrime, eppure a me non va nemmeno estremamente male, vedo tantissime persone meno fortunate di me.

    Ti faccio un esempio, se mi accadono cose negative che io purtroppo non posso influenzare, pensando che questo serve per la mia personale crescita per un progresso cche servirà (oltre già qua, sappiamo che solitamente ciò che non ci uccide ci rende ppiù forti) per la vita eterna, allora io me ne faccio una ragione.
    Altrimenti ci sarebbe solo da mandare affanculo tutte le cose e da chiedersi ma c.... sono nata a fare?
    Ho reso l'idea?

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    00 30/09/2018 23:30
    Re: Re:
    Cristianalibera, 30/09/2018 21.38:



    Ma vedi io non vivo per la religione o in funzione della stessa.

    Ma la fede mi da un senso a questa misera vita piena di lacrime, eppure a me non va nemmeno estremamente male, vedo tantissime persone meno fortunate di me.

    Ti faccio un esempio, se mi accadono cose negative che io purtroppo non posso influenzare, pensando che questo serve per la mia personale crescita per un progresso cche servirà (oltre già qua, sappiamo che solitamente ciò che non ci uccide ci rende ppiù forti) per la vita eterna, allora io me ne faccio una ragione.
    Altrimenti ci sarebbe solo da mandare affanculo tutte le cose e da chiedersi ma c.... sono nata a fare?
    Ho reso l'idea?





    Madonna che disfattismo... Vedo sottotraccia le famose prove che Dio manderebbe per renderci "degni" del premio eterno, ma anche questa era una cosa inaccettabile per me... perchè ad alcuni si e ad altri no? Possibile che debba esserci sempre Dio dietro alle nostre disgrazie? E se fossimo sempre solo noi la causa delle nostre disgrazie? Anche a causa della nostre predisposizione mentale? [SM=j2535985]




    La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
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    00 01/10/2018 14:57
    Re: Re:
    Cristianalibera, 30/09/2018 21.38:



    Ma vedi io non vivo per la religione o in funzione della stessa.

    Ma la fede mi da un senso a questa misera vita piena di lacrime, eppure a me non va nemmeno estremamente male, vedo tantissime persone meno fortunate di me.

    Ti faccio un esempio, se mi accadono cose negative che io purtroppo non posso influenzare, pensando che questo serve per la mia personale crescita per un progresso cche servirà (oltre già qua, sappiamo che solitamente ciò che non ci uccide ci rende ppiù forti) per la vita eterna, allora io me ne faccio una ragione.
    Altrimenti ci sarebbe solo da mandare affanculo tutte le cose e da chiedersi ma c.... sono nata a fare?
    Ho reso l'idea?





    Credo di sì. Da come descrivi il tuo rapporto con la religione, mi sembra che sia soprattutto uno strumento per affrontare le difficoltà della vita quotidiana.

    E' un credere per star bene con sé stessi, un meccanismo per vivere con una "qualità della vita" migliore nei momenti negativi.

    Ma come giustamente osservi, è solo un'estensione (divina) di un meccanismo che già usi, e che francamente uso anch'io, nel contesto della nostra vita terrena.

    Questo però mi induce a chiedere… ha per te una qualche importanza il fatto che quello che credi sia o non sia fattualmente vero? Che corrisponda a una realtà fisica? Lo chiedo perché, detta come l'hai detta adesso, mi sembra che il meccanismo di cui parli sia interamente basato su ciò che vorresti fosse vero, più che non su qualcosa che pensi sia vero. Mi appare come un semplice bisogno psicologico umano che è stato "rivestito" di linguaggi e concetti religiosi.

    Questo scambio mi ricorda una conversazione che ho avuto alcuni anni fa con una signora che era interessata a alla visione del mondo delle persone atee, e mi chiedeva con genuino stupore (parafrasando): "ma io non capisco come faccia un ateo, voglio dire magari ci riescono anche loro per carità, ma io se penso a tutte le volte che stavo per perdere le staffe e dare di matto e per fortuna c'era Dio a darmi la mia pazienza e ad aiutarmi a non cedere alla rabbia…" e io ero lì a rispondere "ma se al posto della parola "Dio" tu mettessi la parola "coscienza", il discorso non sarebbe esattamente lo stesso? Non stiamo in realtà parlando della stessa cosa?".
    [Modificato da Rainboy 01/10/2018 15:01]
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    00 02/10/2018 02:52
    Re: Re: Re:
    Rainboy, 01.10.2018 14:57:




    Credo di sì. Da come descrivi il tuo rapporto con la religione, mi sembra che sia soprattutto uno strumento per affrontare le difficoltà della vita quotidiana.

    E' un credere per star bene con sé stessi, un meccanismo per vivere con una "qualità della vita" migliore nei momenti negativi.

    Ma come giustamente osservi, è solo un'estensione (divina) di un meccanismo che già usi, e che francamente uso anch'io, nel contesto della nostra vita terrena.

    Questo però mi induce a chiedere… ha per te una qualche importanza il fatto che quello che credi sia o non sia fattualmente vero? Che corrisponda a una realtà fisica? Lo chiedo perché, detta come l'hai detta adesso, mi sembra che il meccanismo di cui parli sia interamente basato su ciò che vorresti fosse vero, più che non su qualcosa che pensi sia vero. Mi appare come un semplice bisogno psicologico umano che è stato "rivestito" di linguaggi e concetti religiosi.

    Questo scambio mi ricorda una conversazione che ho avuto alcuni anni fa con una signora che era interessata a alla visione del mondo delle persone atee, e mi chiedeva con genuino stupore (parafrasando): "ma io non capisco come faccia un ateo, voglio dire magari ci riescono anche loro per carità, ma io se penso a tutte le volte che stavo per perdere le staffe e dare di matto e per fortuna c'era Dio a darmi la mia pazienza e ad aiutarmi a non cedere alla rabbia…" e io ero lì a rispondere "ma se al posto della parola "Dio" tu mettessi la parola "coscienza", il discorso non sarebbe esattamente lo stesso? Non stiamo in realtà parlando della stessa cosa?".




    Certo che mi piacerebbe che sia vero, ma non ho le prove che sia vero, se non quelle cose di cui qualche esempio ho già spiegato nell'altra discussione.
    Ma proprio per queste mie esperienze non potrei dire che ciò che credo vero alla fine è solo dovuto al desiderio che così sia.

    Per quanto riguarda i miei comportamenti credo che riesco a tirare il meglio di me proprio quando mi sento bene al livello spirituale, ma secondo me è un fatto piuttosto automatico e non un obbligarmi dei confronti di Dio o della divinità.

    Non sono atea, quindi non saprei, ma una cosa ė certa , ci sono atei e atei e credenti e credenti , non trovi?
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    00 04/10/2018 20:30
    X Cristiana...libera


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    [SM=g2407711]

    [Modificato da Max Cava 04/10/2018 20:31]



    Le religioni? Un'abbagliante strada a senso unico. (Max Cava)

    " Permettetemi di emettere e gestire la moneta di una nazione,
    e non mi importerà di chi ne fa le leggi" (Mayer Anselm Rothschild)


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    Re: X Cristiana...libera
    Max Cava, 04/10/2018 20.30:





    [SM=g3102182] [SM=x1420285] [SM=g2407716] [SM=p1420241]





    La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
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    Re: Re: X Cristiana...libera
    kelly70, 04.10.2018 22:17:




    [SM=g3102182] [SM=x1420285] [SM=g2407716] [SM=p1420241]





    Perché t'incazzi?

    Lo sapevo da un po.

    Ciò che ancora non riesco a capire, oltre un altra quintalata di robe, é come faccia un credente a rimanere impassibile continuando a pendere dalle labbra di gente che lo ha preso da sempre per il culo.

    E mi incazzo io quando, chiedendo ad un addetto ai lavori il perché la traduzione della bibbia non corrisponda al vero, quello ti risponde:

    ma io lo sapevo, basta leggere!

    Fermo restando che bisognerebbe informarsi personalmente, non tutti sono "studiati", anzi, la maggiorimissima [SM=g27828] parte, tra cui il sottoscritto, non lo sono e credono, qui non rientro nella categoria [SM=g27827] a ciò che gli si dice facendo la fortuna di santa romana chiesa ma...

    cara chiesa, non sarebbe il caso di applicare qualche correzione alle traduzioni bibliche?

    Non sarebbe il caso di dire che nel bel librone non c'é traccia di verginità, onnipotenza, creazione dal nulla ed eternità?

    Fino a metà settecento era addirittura vietato, pena barbeque et similia, avere una bibbia in casa... chissà perché, ma oggi?

    Così, tanto per essere intellettualmente onesti. Poi ognuno continuerà a credere nel dio creatore, ci mancherebbe, ma almeno avrebbe una base veritiera da cui partire.

    Questo é quanto dice il catechismo cattolico al riguardo:

    LINK
    Se qualcuno trova un riferimento che mette in dubbio il Dogma, tranne un paragrafo che dice:

    498 Il silenzio del Vangelo secondo san Marco e delle lettere del Nuovo Testamento sul concepimento verginale di Maria è stato talvolta causa di perplessità. Ci si è potuto anche chiedere se non si trattasse di leggende o di elaborazioni teologiche senza pretese di storicità. A ciò si deve rispondere: la fede nel concepimento verginale di Gesù ha incontrato vivace opposizione, sarcasmi o incomprensione da parte dei non-credenti, giudei e pagani: 157 essa non proveniva dalla mitologia pagana né da qualche adattamento alle idee del tempo. Il senso di questo avvenimento è accessibile soltanto alla fede, la quale lo vede in quel « nesso che lega tra loro i vari misteri », 158 nell'insieme dei misteri di Cristo, dalla sua incarnazione alla sua pasqua. Sant'Ignazio di Antiochia già testimonia tale legame: « Rimase nascosta al principe di questo mondo la verginità di Maria e il suo parto, come pure la morte del Signore: tre misteri sublimi che si compirono nel silenzio di Dio».159

    me lo faccia sapere.

    [SM=g2407711]


    [Modificato da kelly70 12/10/2018 00:55]



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    00 05/10/2018 23:42
    Mi hai seguito su infotdg? [SM=g27823]
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    Re:
    Cristianalibera, 05.10.2018 23:42:

    Mi hai seguito su infotdg? [SM=g27823]



    Il pedinamento non é perseguibile per legge eh! Non ti mettere in testa di querelarmi!!! [SM=g2283908]
    [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049]

    No, non é che ti "seguo" [SM=g27827] ma a volte da quelle parti si leggono cose molto interessanti e ci sono alcuni utenti ai quali si può dare credito perché hanno in comune il non considerare l'obiettività un sostantivo privo di significato, quindi ho visto il tuo "Isaia" e ti ho passato il Link sulla conferenza episcopale tedesca.
    Lo sai che di Isaia ce ne sono tre che hanno scritto a distanza di secoli l'uno dall'altro, no?

    In altro 3D, dici:

    Ma se alla fine , ed io parlo da credente cristiana non possiamo nemmeno avere un minimo di fiducia che le parole nei vangeli erano veramente le sue allora cosa ci rimane?

    Solo le convinzioni che ci hanno inculcato.

    Poi, se vogliamo dare per scontato che una serie di scritti redatti da non si sa chi ne, di preciso, quando, siano stati ispirati da un sedicente quanto fantomatico Dio Onnipotente (in maiuscolo giusto perché sei tu [SM=g27835] )che tradotto il più fedelmante possibile vuol dire "dio della montagna" o "della steppa"...

    che t'aggia di? Vedi lei. [SM=g2407713]

    [SM=g2407711]

    Piesse: da quel che so, la traduzione di El Shaddai é ancora oggetto di dibattito. Chi dice così e chi dice cosà ma, perché non ammetterlo?

    Basterebbero un paio di righe, tipo:

    gente, non sappiamo cosa vuol dire. Noi cattolici riteniamo che voglia dire Dio Onnipotente ma non ne siamo sicuri.

    Ritengo che, più nolenti che volenti, prima o poi qualche ammissione dovranno farla.

    [SM=g2407711]



    Le religioni? Un'abbagliante strada a senso unico. (Max Cava)

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