00 01/12/2007 16:13


Ieri Walter Veltroni è andato in Vaticano alla vigilia del voto in consiglio comunale sul registro delle coppie di fatto. A quanto pare l’ incontro sollecitato dal Segretario di Stato Vaticano fa seguito a quello già effettuato con Silvio Berlusconi, leader dell’ opposto schieramento, quasi a riaffermare una volontà e capacità di impartire disposizioni a entrambi i competitori.Tuttavia non sfugge la coincidenza di questo incontro con la vicinissima discussione in Campidoglio sull’ istituzione di un registro delle unioni civili, a cui un Comitato composto da radicali, associazioni gay, il Circolo di Roma dell’ UAAR e vari esponenti politici (fra i quali l’ unico consigliere comunale della Rosa nel Pugno, il socialista Gianluca Quadrana) ha costretto l’ assemblea capitolina con una clamorosa sottoscrizione di oltre 10 mila cittadini romani.

Proprio in questi giorni L’Avvenire, il giornale della CEI, ha sparato bordate contro l’ eventuale approvazione di quel registro che consentirebbe un pur vago riconoscimento giuridico di una realtà di fatto, l’ esistenza di coppie omosessuali unite da un vincolo affettivo. L’ avversione ripetutamente affermata dalla chiesa cattolica, ribadita da Ratzinger con un clamoroso documento del 2003 in cui proibiva ai politici cattolici di riconoscere quei diritti civili, rischia così di trovare consenso politico anche a Roma. Si aprono molti interrogativi su come si comporterà Veltroni, Sindaco di Roma e aspirante Capo del Governo italiano, che nell’ anno 2000 sfilò coraggiosamente alla testa del Gay Pride. Ci auguriamo che per Veltroni Roma -come Parigi per Enrico di Navarra- non valga bene una messa …..e un calcio ai gay.

Giulio C.Vallocchia da www.nogod.it

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