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APOCALISSE Controinformazione su Chiesa e Cattolicesimo

Viaggi e ferie del santo denaro

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  • ®@ffstef@n
    00 10/01/2008 13:47
    Viaggi e ferie del santo denaro

    8 x 1000

    Smaltimento delle acque di scarico

    Ici

    Insegnanti di religione

    Finanziamenti a scuole cattoliche, pardon private

    8 x 100 degli oneri di urbanizzazione secondaria


    Funzionari della chiesa cattolica:

    1 Cappellani per ogni questura.

    2 Cappellani presso alloggi collettivi di
    servizio e presso istituti di istruzione.

    3 Cappellani militari.

    4 Cappellani nelle carceri.

    5 Cappellani nelle strutture sanitarie pubbliche.
    IN PRATICA....

    Otto per mille, esenzione Ici, otto per cento degli oneri di urbanizzazione secondaria,
    mantenimento dei funzionari e propagandisti della chiesa cattolica sotto forma di
    insegnanti di religione, cappellani militari, carcerari, ospedalieri, finanziamento degli
    oratori, finanziamento della scuola cattolica sono tutti espedienti con i quali lo Stato
    italiano toglie ad atei, agnostici, indifferenti religiosi, non praticanti, miliardi di euro per
    regalarli alla chiesa cattolica.

    Tutto in base al Concordato o a varie leggi ad ecclesiam.
    Poi, vi sono migliaia e migliaia di atti amministrativi dello Stato, delle regioni, delle province e dei comuni che danno altri miliardi di euro alla chiesa cattolica.
    Il tutto ha la dimensione di una manovra finanziaria.


    VANNO CACCIATI A CALCI IN CULO, E SE OCCORRE, ANCHE CON LA FORZA.





    ECCO IL LORO NUOVO PARADISO.







    CATTEDRALE nel deserto


    Locuzione equivalente a quintessenza della stupidità. Ma edificando col cumulo di offerte carpite agl’italiani per sfamare i bisognosi, e curando attentamente di tenerceli nascosti, gli sfarzosissimi nuovi Vaticano e San Pietro in un’arida terra africana, il laido Woitjla volle dimostrare il suo disprezzo per gli ottusi oblatori peninsulari. Non più in Roma ora s’erge il massimo tempio papista, da quando nel 1990 il Santo Porco volò in gran segreto a inaugurarne uno nuovo, suo perfetto gemello, ma assai più imponente (piazza e colonnato addirittura doppî) nella torrida equatoriale Costa d’Avorio. Gli accecanti barbagli della sua sovracupola spessamente laminata in oro si vedono sfolgorare a grandissima distanza. Le immense pareti interne sono tutte arabescate in oro zecchino, e intorno al colossale complesso (col lussuosissimo appartamento papale interamente dipinto e arredato in culanico rosa-confetto) con enormi costi tutto climatizzato, errano tra i cespugli della savana e la sabbia sollevata dal vento babbuini, scorpioni, serpenti e spettrali drappelli di negri ischeletriti, mentre frotte di preti, frati e suore, mangiato, bevuto e cacato in deliziosa frescura, carezzate dalla brezza serotina sono cullate in barchetta dalle ondine di un recintato laghetto artificiale scavato in adiacenza. Con acqua limpidissima immessa, alla facciaccia di milioni di assetati, da un condotto che la preleva da montagne a cinquecento km di distanza.
    Il "santo" ammirò compiaciuto gli strabilianti edificî, circondato da una moltitudine di plaudenti bigotti, giornalisti e cameramen piombati da ogni parte del mondo, fuorché dall’Italia, esclusa rigorosamente dalla cerimonia, ma dal papa onorata (in cambio della pretesa nostra gratitudine) con il totale addossamento delle pazzesche spese per le mostruose costruzioni. Qual papale degnazione! E per sollevarci dal fastidio di conoscerne lo strabiliante importo, il Vaticano e i nostri servi media ci nascondono tutto, specialmente che - oh chiesastica finezza! - l’intero mondo si spancia dal ridere per la nostra dabbenaggine. In effetti, sulle piste del grandioso aeroporto costruito, sempre a nostre totali spese, in adiacenza alle faraoniche costruzioni, planano sciami d’aerei pieni di gente d’ogni razza e colore mentre dall’Italia, per la santa virtù della prudenza sempre tenuta scollegata da Yamoussoukro, nuovo papal centro del mondo, non scende l’ombra di un pellegrino. N.B. Finora (anno 2008) le nostre agenzie turistiche, che tanto si sgolano per cacciarci in qualsiasi buco, anche a prezzi ridottissimi, continuano ad essere severamente ammonite a conservare il silenzio su quei vergognosi papistici maxi-edificî equatoriali.


    Continua..........
    [Modificato da ®@ffstef@n 10/01/2008 14:31]
  • ®@ffstef@n
    00 10/01/2008 15:11
    NOTRE-DAME DE LA PAIX


    È il nome della basilica più colossale e grondante oro del mondo, la copia (ingrandita!) della romana S. Pietro. Inaugurata con enorme strepito e massima pompa dal borioso futuro Santo Subito Woitjla nel 1992 davanti a gentaglia affluita da tutto il mondo, ma ad assoluta insaputa e assenza dei soli italiani perché interamente costruita coi loro soldi, carpiti col solito pretesto di sfamare milioni di bambini scheletriti. Si erge nell’equatoriale Costa d’Avorio, in mezzo alla savana di Yamoussoukru, a 200 km da Abijan. I preti rispondono beffardi ai rarissimi italiani che, malgrado la ferrea catto-censura (sostenuta dai vili politici), ne sian venuti per caso a conoscenza, sparando che l’immane coacervo di danaro profuso in quei mostruosi edificî (Notre-Dame de la paix e Nuovo Vaticano, affiancati da un nuovo mega-aeroporto, sarebbe frutto di… «una colletta di indigeni papisti [solo il 13 % del Paese animista! ndr] miserabili e affamati, ma per grazia divina sudditi di un locale ricchissimo e generosissimo capotribù». Al cui confronto l’intero consorzio dei miliardari e maxi-epuloni del mondo, come i grossissimi petrolieri sauditi e texani, figurerebbe come un raduno di pezzenti! E i beati citrulli abboccano, i beati coniglioni ci cascano.


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    Padre Guardiano
    00 10/01/2008 17:07
    re
    [SM=x1468553] [SM=x1468553] [SM=x1468553]

    Grazzzzzzzieeeeeeeeee!!!!! Raffaè, lo sai che non lo sapevo.!!!!!???????


    Vedere queste cose dove intorno regna la fame,il degrado ,l'abbandono di milioni di persone al loro miserevole stato, viene veramente da vomitare....

    Avanti pecore alla riscossa.... [SM=x789067] [SM=x1447668] [SM=x1447668] [SM=x1447668] [SM=x1447668] [SM=x1447668] .....

    omega [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]



    O=============O===========O

    Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)

    Il sonno della ragione genera mostri. (Goya)

    Apocalisse Laica

    Querdenker evangelico anticonvenzionale del 1° secolo. "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam!" g.b.--In nece renascor integer ./Satis sunt mihi pauci,satis est unus,satis est nullus. Seneca-Ep.VII,11


    Vivo fra lo Stato Sovrano della Fica e la Repubblica Popolare del Cazzo
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    Madre Badessa
    00 10/01/2008 19:13


    Nemmeno io lo sapevooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!! [SM=x789075]

    [SM=x789072] [SM=x789072] [SM=x789072] [SM=x789072] [SM=x789072]

    Ma come hai fatto a scoprirlo???

    E' semplicemente VERGOGNOSO... [SM=x789069]

    Mauri, perchè non vieni a commentare questo se hai coraggio????


    [SM=x789065] [SM=x789065] [SM=x789065] [SM=x789065] [SM=x789065]


    La Madre Badessa [SM=g27826]



    La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
    Apocalisse Laica
    Le religioni dividono. L'ateismo unisce


    Il sonno della ragione genera mostri (Goya)


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    MauriF
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    00 10/01/2008 20:03
    SE SE...l'ICI...non avete ancora capito nemmeno che cos'è...






    Chiesa & Ici: la saga delle cantonate

    di Umberto Folena
    Con un titolo rutilante, "Gli alberghi dei santi alla crociata dell'Ici", e il fiato sempre più corto, Repubblica - il giornale di Carlo De Benedetti - dedicava ieri altre due pagine alla novela (inchiesta pare eccessivo)sui "Soldi del vescovo", inaugurata il 28 settembre e proseguita il 3 ottobre. Notizie nuove, zero. E un tono dimesso: nessun annuncio in prima, segno che le sparate precedenti non si sono rivelate l'auspicato brodino capace di rinvigorire le vendite. L'autore stesso rimane da solo con il cerino in mano, mollato dai due collaboratori delle puntate precedenti.

    In mancanza di argomenti nuovi e seri, le due pagine abbondano in effetti speciali, nella fattispecie la visita alla Casa delle Brigidine in piazza Farnese, alla quale fanno una pubblicità entusiasmante. Pur sapendo di scrivere cose che i nostri lettori conoscono a menadito, ripercorriamo i passaggi salienti della puntata.

    Gli alberghi pagano
    A Roma "La Casa di Santa Brigida", dallo "sterminato terrazzo", "non paga una lira di Ici". Facciamo un euro. Ma guardiamo al positivo. Repubblica ha imparato a viaggiare in Internet e dopo aver ignorato il sito ufficiale www.8xmille.it, dove avrebbe trovato tutti i dati denunciati come "nascosti", e nonostante non sia arrivata a www.avvenire.it dove nella home page avrebbe trovato un intero dossier sull'Ici, ha scoperto www.chiesacattolica.it. Ancora non ci spiega come abbia potuto scrivere che la Cei tiene nascosti i rendiconti dell'otto per mille, che lo stesso giornale di De Benedetti pubblica a pagamento ogni anno (se non è una menzogna, che cos'è?). In compenso annuncia che la Chiesa strangola i comuni italiani. L'abbiamo già detto e ridetto: gli alberghi pagano, e se ciò non avviene, paghino: senza alcuna incertezza. Gli alberghi però, ossia le strutture aperte a tutti, con continuità d'esercizio e che applicano prezzi di mercato. Ma le case parrocchiali usate un paio di mesi all'anno per i campi-scuola, devono pagare? Le stanze messe a disposizione per i familiari dei degenti in ospedale? Ma è anche e soprattutto lì che interviene la Chiesa, a beneficio di tutti.

    Una collaborazione più che leale
    Sembra essere d'accordo con noi il presidente dell'Anci, Leonardo Domenici, sindaco di Firenze, che a Repubblica dichiara: "Nessuno
    pretende l'Ici dal bar o dal cinema dell'oratorio". Domenici stesso, in occasione del suo matrimonio, chiese di tenere il suo rinfresco alla Calza (Oltrarno Meeting Center), struttura della diocesi che per la parte alberghiera paga regolarmente l'Ici. Ma il giornale commenta: "Una leale collaborazione per separare (?) il culto dal commercio, da parte delle curie, non c'è". Non è vero, tra Cei e vertici dell'Anci i rapporti sono cordiali. E rappresentanti della Chiesa cattolica partecipano, insieme a quelli dell'Anci, alla Commissione istituita allo scopo presso il Ministero dell'economia. Secondo calcoli attribuiti da Repubblica all'Anci, i comuni italiani avrebbero perso "oltre 400 milioni di euro a causa di un'esenzione fiscale illegittima". Un calcolo impossibile e un'affermazione arbitraria, a cominciare dal verbo "perdere". Sembra quasi che tra comuni e curie sia in corso una guerra fredda? Repubblica parla di "immobili considerati unilateralmente esenti". Unilateralmente? Assurdo: sarebbe come se ciascuno di noi, persona fisica, decidesse di ritenersi "unilateralmente esente" dall'Irpef e così non pagasse le tasse. L'Ici è un'imposta comunale. Ai Comuni spetta accertare chi ne è soggetto e, in caso di resistenza, ingiungere il pagamento. Repubblica non riporta cifre sui contenziosi tra comuni ed enti ecclesiastici. Forse perché il numero è talmente esiguo, dal 1992 a oggi, anche dopo le sentenze della Cassazione del 2004, da dimostrare che la questione è gonfiata.

    Il turismo paga le tasse
    Sostenere che da parte della Cassazione ci sia stata una "correzione" alla legge denota una notevole ignoranza giuridica: è il Parlamento a fare ed eventualmente modificare le leggi; le sentenze della Cassazione valgono per il singolo caso, ma "fanno giurisprudenza", cioè orientano l'interpretazione della legge da parte dei tribunali inferiori. Secondo Repubblica, la Cei l'avrebbe definita "una sentenza folle", tra virgolette. Sarebbe interessante sapere in quale documento o intervento ufficiale la Cei (non un commercialista o un giornalista) ha usato il termine "folle". Non lo sapremo mai perché non c'è da nessuna parte, è un'invenzione del giornale di De Benedetti. Né è vero che l'attività turistica gestita dall'Opera romana pellegrinaggi o da altre organizzazioni analoghe "è in larga parte esentasse". È vero semmai il contrario: il turismo religioso costituisce una risorsa economica di grande importanza per il Paese, crea posti di lavoro e valorizza il nostro patrimonio storico-artistico, pagando Iva e Irap, come tutti. La Chiesa, sembra di capire, non può svolgere attività turistiche. Ma perché mai, se rispetta la legge e se paga tutto quello che c'è da pagare, consentendo a chi lo desidera di arricchirsi spiritualmente e culturalmente?

    Brindisi e veleni
    Sempre a proposito di turismo, Repubblica parla di "cin cin" di festeggiamenti, nel 2005, quando il governo anticipò alla Cei "l'abolizione dell'Ici" (abolizione?). Lascia credere che alla Cei si siano stappate bottiglie. Grottesco e falso. La battuta è prelevata dalla relazione che Aurelio Curina, un commercialista di Roma che segue parecchi enti religiosi, ha tenuto al Convegno sulle case per ferie, organizzato il 13-14 marzo 2007 dall'Ufficio Nazionale Cei per la pastorale del turismo (www.chiesacattolica.it/turismo). Curina, serio e preparato, non suggerisce né scorciatoie né trucchi; Repubblica, non trovandoli, riduce tutto a una battuta, togliendola dal contesto e attribuendola alla Cei. Complimenti.

    Meglio di Dan Brown
    Niente di nuovo, qualche veleno, abili taglia-e-cuci, silenzio profondo sulle cantonate prese nelle due puntate precedenti e da noi smascherate. Vien da chiedersi: qual è dunque il senso dell'operazione? Alla fine, batti e ribatti, resta l'immagine di una Chiesa avida, in malafede, doppiogiochista. L'intento biecamente ideologico, tutto tranne che laico, Repubblica se lo lascia scappare in chiusura, quando straparla di "quattro miliardi" (quattro?) di otto per mille che "in parte più cospicua" vanno "dentro una macchina di potere che influenza e condiziona l'economia, la politica, la vita democratica e a volte l'esercizio dei diritti costituzionali, fra i quali la libertà di stampa". Dan Brown, al confronto, è un dilettante.

  • ®@ffstef@n
    00 10/01/2008 20:15
    FUORI TEMA







    Viaggi e ferie del santo pappa

    8 x 1000

    Smaltimento delle acque di scarico

    Ici

    Insegnanti di religione

    Finanziamenti a scuole cattoliche, pardon private

    8 x 100 degli oneri di urbanizzazione secondaria


    Funzionari della chiesa cattolica:

    1 Cappellani per ogni questura.

    2 Cappellani presso alloggi collettivi di
    servizio e presso istituti di istruzione.

    3 Cappellani militari.

    4 Cappellani nelle carceri.

    5 Cappellani nelle strutture sanitarie pubbliche.
    IN PRATICA....

    Otto per mille, esenzione Ici, otto per cento degli oneri di urbanizzazione secondaria,
    mantenimento dei funzionari e propagandisti della chiesa cattolica sotto forma di
    insegnanti di religione, cappellani militari, carcerari, ospedalieri, finanziamento degli
    oratori, finanziamento della scuola cattolica sono tutti espedienti con i quali lo Stato
    italiano toglie ad atei, agnostici, indifferenti religiosi, non praticanti, miliardi di euro per
    regalarli alla chiesa cattolica.

    Tutto in base al Concordato o a varie leggi ad ecclesiam.
    Poi, vi sono migliaia e migliaia di atti amministrativi dello Stato, delle regioni, delle province e dei comuni che danno altri miliardi di euro alla chiesa cattolica.
    Il tutto ha la dimensione di una manovra finanziaria.



    VANNO CACCIATI A CALCI IN CULO, E SE OCCORRE, ANCHE CON LA FORZA.






    ECCO IL LORO NUOVO PARADISO.














    CATTEDRALE nel deserto



    Locuzione equivalente a quintessenza della stupidità. Ma edificando col cumulo di offerte carpite agl’italiani per sfamare i bisognosi, e curando attentamente di tenerceli nascosti, gli sfarzosissimi nuovi Vaticano e San Pietro in un’arida terra africana, il laido Woitjla volle dimostrare il suo disprezzo per gli ottusi oblatori peninsulari. Non più in Roma ora s’erge il massimo tempio papista, da quando nel 1990 il Santo Porco volò in gran segreto a inaugurarne uno nuovo, suo perfetto gemello, ma assai più imponente (piazza e colonnato addirittura doppî) nella torrida equatoriale Costa d’Avorio. Gli accecanti barbagli della sua sovracupola spessamente laminata in oro si vedono sfolgorare a grandissima distanza. Le immense pareti interne sono tutte arabescate in oro zecchino, e intorno al colossale complesso (col lussuosissimo appartamento papale interamente dipinto e arredato in culanico rosa-confetto) con enormi costi tutto climatizzato, errano tra i cespugli della savana e la sabbia sollevata dal vento babbuini, scorpioni, serpenti e spettrali drappelli di negri ischeletriti, mentre frotte di preti, frati e suore, mangiato, bevuto e cacato in deliziosa frescura, carezzate dalla brezza serotina sono cullate in barchetta dalle ondine di un recintato laghetto artificiale scavato in adiacenza. Con acqua limpidissima immessa, alla facciaccia di milioni di assetati, da un condotto che la preleva da montagne a cinquecento km di distanza.
    Il "santo" ammirò compiaciuto gli strabilianti edificî, circondato da una moltitudine di plaudenti bigotti, giornalisti e cameramen piombati da ogni parte del mondo, fuorché dall’Italia, esclusa rigorosamente dalla cerimonia, ma dal papa onorata (in cambio della pretesa nostra gratitudine) con il totale addossamento delle pazzesche spese per le mostruose costruzioni. Qual papale degnazione! E per sollevarci dal fastidio di conoscerne lo strabiliante importo, il Vaticano e i nostri servi media ci nascondono tutto, specialmente che - oh chiesastica finezza! - l’intero mondo si spancia dal ridere per la nostra dabbenaggine. In effetti, sulle piste del grandioso aeroporto costruito, sempre a nostre totali spese, in adiacenza alle faraoniche costruzioni, planano sciami d’aerei pieni di gente d’ogni razza e colore mentre dall’Italia, per la santa virtù della prudenza sempre tenuta scollegata da Yamoussoukro, nuovo papal centro del mondo, non scende l’ombra di un pellegrino. N.B. Finora (anno 2008) le nostre agenzie turistiche, che tanto si sgolano per cacciarci in qualsiasi buco, anche a prezzi ridottissimi, continuano ad essere severamente ammonite a conservare il silenzio su quei vergognosi papistici maxi-edificî equatoriali.

    Continua.....















    NOTRE-DAME DE LA PAIX



    È il nome della basilica più colossale e grondante oro del mondo, la copia (ingrandita!) della romana S. Pietro. Inaugurata con enorme strepito e massima pompa dal borioso futuro Santo Subito Woitjla nel 1992 davanti a gentaglia affluita da tutto il mondo, ma ad assoluta insaputa e assenza dei soli italiani perché interamente costruita coi loro soldi, carpiti col solito pretesto di sfamare milioni di bambini scheletriti. Si erge nell’equatoriale Costa d’Avorio, in mezzo alla savana di Yamoussoukru, a 200 km da Abijan. I preti rispondono beffardi ai rarissimi italiani che, malgrado la ferrea catto-censura (sostenuta dai vili politici), ne sian venuti per caso a conoscenza, sparando che l’immane coacervo di danaro profuso in quei mostruosi edificî (Notre-Dame de la paix e Nuovo Vaticano, affiancati da un nuovo mega-aeroporto, sarebbe frutto di… «una colletta di indigeni papisti [solo il 13 % del Paese animista! ndr] miserabili e affamati, ma per grazia divina sudditi di un locale ricchissimo e generosissimo capotribù». Al cui confronto l’intero consorzio dei miliardari e maxi-epuloni del mondo, come i grossissimi petrolieri sauditi e texani, figurerebbe come un raduno di pezzenti! E i beati citrulli abboccano, i beati coniglioni ci cascano.

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    MauriF
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    Utente Gold
    00 10/01/2008 20:59
    SCUSA FORSE NON HAI LETTO BENE..
    SE SE...l'ICI...non avete ancora capito nemmeno che cos'è...






    Chiesa & Ici: la saga delle cantonate

    di Umberto Folena
    Con un titolo rutilante, "Gli alberghi dei santi alla crociata dell'Ici", e il fiato sempre più corto, Repubblica - il giornale di Carlo De Benedetti - dedicava ieri altre due pagine alla novela (inchiesta pare eccessivo)sui "Soldi del vescovo", inaugurata il 28 settembre e proseguita il 3 ottobre. Notizie nuove, zero. E un tono dimesso: nessun annuncio in prima, segno che le sparate precedenti non si sono rivelate l'auspicato brodino capace di rinvigorire le vendite. L'autore stesso rimane da solo con il cerino in mano, mollato dai due collaboratori delle puntate precedenti.

    In mancanza di argomenti nuovi e seri, le due pagine abbondano in effetti speciali, nella fattispecie la visita alla Casa delle Brigidine in piazza Farnese, alla quale fanno una pubblicità entusiasmante. Pur sapendo di scrivere cose che i nostri lettori conoscono a menadito, ripercorriamo i passaggi salienti della puntata.

    Gli alberghi pagano
    A Roma "La Casa di Santa Brigida", dallo "sterminato terrazzo", "non paga una lira di Ici". Facciamo un euro. Ma guardiamo al positivo. Repubblica ha imparato a viaggiare in Internet e dopo aver ignorato il sito ufficiale www.8xmille.it, dove avrebbe trovato tutti i dati denunciati come "nascosti", e nonostante non sia arrivata a www.avvenire.it dove nella home page avrebbe trovato un intero dossier sull'Ici, ha scoperto www.chiesacattolica.it. Ancora non ci spiega come abbia potuto scrivere che la Cei tiene nascosti i rendiconti dell'otto per mille, che lo stesso giornale di De Benedetti pubblica a pagamento ogni anno (se non è una menzogna, che cos'è?). In compenso annuncia che la Chiesa strangola i comuni italiani. L'abbiamo già detto e ridetto: gli alberghi pagano, e se ciò non avviene, paghino: senza alcuna incertezza. Gli alberghi però, ossia le strutture aperte a tutti, con continuità d'esercizio e che applicano prezzi di mercato. Ma le case parrocchiali usate un paio di mesi all'anno per i campi-scuola, devono pagare? Le stanze messe a disposizione per i familiari dei degenti in ospedale? Ma è anche e soprattutto lì che interviene la Chiesa, a beneficio di tutti.

    Una collaborazione più che leale
    Sembra essere d'accordo con noi il presidente dell'Anci, Leonardo Domenici, sindaco di Firenze, che a Repubblica dichiara: "Nessuno
    pretende l'Ici dal bar o dal cinema dell'oratorio". Domenici stesso, in occasione del suo matrimonio, chiese di tenere il suo rinfresco alla Calza (Oltrarno Meeting Center), struttura della diocesi che per la parte alberghiera paga regolarmente l'Ici. Ma il giornale commenta: "Una leale collaborazione per separare (?) il culto dal commercio, da parte delle curie, non c'è". Non è vero, tra Cei e vertici dell'Anci i rapporti sono cordiali. E rappresentanti della Chiesa cattolica partecipano, insieme a quelli dell'Anci, alla Commissione istituita allo scopo presso il Ministero dell'economia. Secondo calcoli attribuiti da Repubblica all'Anci, i comuni italiani avrebbero perso "oltre 400 milioni di euro a causa di un'esenzione fiscale illegittima". Un calcolo impossibile e un'affermazione arbitraria, a cominciare dal verbo "perdere". Sembra quasi che tra comuni e curie sia in corso una guerra fredda? Repubblica parla di "immobili considerati unilateralmente esenti". Unilateralmente? Assurdo: sarebbe come se ciascuno di noi, persona fisica, decidesse di ritenersi "unilateralmente esente" dall'Irpef e così non pagasse le tasse. L'Ici è un'imposta comunale. Ai Comuni spetta accertare chi ne è soggetto e, in caso di resistenza, ingiungere il pagamento. Repubblica non riporta cifre sui contenziosi tra comuni ed enti ecclesiastici. Forse perché il numero è talmente esiguo, dal 1992 a oggi, anche dopo le sentenze della Cassazione del 2004, da dimostrare che la questione è gonfiata.

    Il turismo paga le tasse
    Sostenere che da parte della Cassazione ci sia stata una "correzione" alla legge denota una notevole ignoranza giuridica: è il Parlamento a fare ed eventualmente modificare le leggi; le sentenze della Cassazione valgono per il singolo caso, ma "fanno giurisprudenza", cioè orientano l'interpretazione della legge da parte dei tribunali inferiori. Secondo Repubblica, la Cei l'avrebbe definita "una sentenza folle", tra virgolette. Sarebbe interessante sapere in quale documento o intervento ufficiale la Cei (non un commercialista o un giornalista) ha usato il termine "folle". Non lo sapremo mai perché non c'è da nessuna parte, è un'invenzione del giornale di De Benedetti. Né è vero che l'attività turistica gestita dall'Opera romana pellegrinaggi o da altre organizzazioni analoghe "è in larga parte esentasse". È vero semmai il contrario: il turismo religioso costituisce una risorsa economica di grande importanza per il Paese, crea posti di lavoro e valorizza il nostro patrimonio storico-artistico, pagando Iva e Irap, come tutti. La Chiesa, sembra di capire, non può svolgere attività turistiche. Ma perché mai, se rispetta la legge e se paga tutto quello che c'è da pagare, consentendo a chi lo desidera di arricchirsi spiritualmente e culturalmente?

    Brindisi e veleni
    Sempre a proposito di turismo, Repubblica parla di "cin cin" di festeggiamenti, nel 2005, quando il governo anticipò alla Cei "l'abolizione dell'Ici" (abolizione?). Lascia credere che alla Cei si siano stappate bottiglie. Grottesco e falso. La battuta è prelevata dalla relazione che Aurelio Curina, un commercialista di Roma che segue parecchi enti religiosi, ha tenuto al Convegno sulle case per ferie, organizzato il 13-14 marzo 2007 dall'Ufficio Nazionale Cei per la pastorale del turismo (www.chiesacattolica.it/turismo). Curina, serio e preparato, non suggerisce né scorciatoie né trucchi; Repubblica, non trovandoli, riduce tutto a una battuta, togliendola dal contesto e attribuendola alla Cei. Complimenti.

    Meglio di Dan Brown
    Niente di nuovo, qualche veleno, abili taglia-e-cuci, silenzio profondo sulle cantonate prese nelle due puntate precedenti e da noi smascherate. Vien da chiedersi: qual è dunque il senso dell'operazione? Alla fine, batti e ribatti, resta l'immagine di una Chiesa avida, in malafede, doppiogiochista. L'intento biecamente ideologico, tutto tranne che laico, Repubblica se lo lascia scappare in chiusura, quando straparla di "quattro miliardi" (quattro?) di otto per mille che "in parte più cospicua" vanno "dentro una macchina di potere che influenza e condiziona l'economia, la politica, la vita democratica e a volte l'esercizio dei diritti costituzionali, fra i quali la libertà di stampa". Dan Brown, al confronto, è un dilettante.




  • ®@ffstef@n
    00 10/01/2008 21:06
    Bisogna smettere di dire che MauriF è stupido, maleducato o ignorante:




    di solito è tutte e tre le cose.

    COMPLIMENTI


    [SM=x1414702]
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    Rainboy
    Post: 3.402
    Post: 2.626
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    Utente Master
    Cardinale
    00 10/01/2008 21:21
    MauriF, r@ffstef@n, che cosa vi hanno fatto quei poveri caratteri da 10? Avete improvvisamente perso cinque diottrie per occhio?



    Circa Notre-Dame de la Paix, il solo commento che posso esprimere è "da non credersi". Quando credevi di aver visto il fondo...
    [Modificato da Rainboy 10/01/2008 21:27]
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    00 10/01/2008 22:16
    Re:
    Rainboy, 10/01/2008 21.21:

    MauriF, r@ffstef@n, che cosa vi hanno fatto quei poveri caratteri da 10? Avete improvvisamente perso cinque diottrie per occhio?



    Circa Notre-Dame de la Paix, il solo commento che posso esprimere è "da non credersi". Quando credevi di aver visto il fondo...




    Nono...Mauri ha semplicemente perso la testa e non sa più dove andare a parare... [SM=x789054]

    Si parla di cattedrali nel deserto e lui risponde parlando di ici, che non è l'argomento del post di Raff.. [SM=x1468240]

    Fa lostesso con me...fa finta di non vedere le risposte e dice di avermi messa in difficoltà [SM=x789052]

    Mauri,sei alla frutta, se non sai che dire evita di rispondere...fai più bella figura... [SM=x789049]

    [SM=x789062]

    La Madre Badessa




    La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
    Apocalisse Laica
    Le religioni dividono. L'ateismo unisce


    Il sonno della ragione genera mostri (Goya)


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