00 01/03/2008 17:53


Walter Veltroni non si scompone più di tanto e in serata, da Falconara Marittima dove fa sosta il suo pulman elettorale, fa sapere: «Non reagirò» alle provocazioni, pur essendo cosciente che «il clima di fair play della campagna elettorale non necessariamente verrà tenuto da tutti». «I know my chickens, conosco i miei polli», dice. E ribadisce: «Io sono per una politica dei valori, non di contrapposizione e demonizzazione. L’Italia ha voglia di stare unita». Avanti tutta, quindi. Anche con scelte innovative. Come quella - che i suoi avversari gli rimproverano - di riempire le liste di «specchietti per le allodole», mischiando operai e imprenditori, filosofi e scienziati, laici e cattolici, giovani inesperti e politici navigati. «Vogliamo portare in Parlamento una forte presenza di energie nuove.

[…] Tre nomi, tre simboli quindi. Ai quali se ne aggiunge un altro (sempre annunciato ieri da Veltroni): Anna Paola Concia, leader storica di Gayleft (la consulta lesbica, gay, bisex e transgender dei Ds). È la risposta del Pd e del suo leader «alla mala informazione» che lo accusa di dimenticare le istanze degli omosessuali. Ma l’annuncio, anziché placare gli animi, li surriscalda. L’Arcigay protesta: è un «nome di facciata, rappresentata solo se stessa». E l’Arcilesbica, pur stimando la Concia, avverte: «Il Pd non può pensare di sanare tutto candidando una lesbica». […]

Il testo integrale dell’articolo di Giusy Franzese è stato pubblicato sul sito del Mattino

www.ilmattino.it/mattino/view.php?data=20080229&ediz=NAZIONALE&npag=4&file...



La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Apocalisse Laica
Le religioni dividono. L'ateismo unisce


Il sonno della ragione genera mostri (Goya)