00 08/03/2008 23:52


“Per Vaticani e Talebani il peccato è reato”; “Sessuofobia mettiamoci una croce sopra”, questi i due cartelli con cui l’Uaar ha partecipato alla manifestazione dell’8 Marzo a Lecce.
Dopo un corteo per le vie cittadine si è confluiti in un cinema per la proiezione del film “Il segreto di Vera Drake”, proposto dalla commissione provinciale sulle Pari Opportunità.

A questo punto è scoppiato il casus belli: la responsabile della Commissione, aprendo il dibattito, ha negato gli interventi al movimento delle donne, organizzatore delle varie iniziative, censurando l’esposizione dei cartelli dell’Uaar.
Per protesta molte donne hanno abbandonato la sala: a loro va la solidarietà dell’Uaar che denuncia la chiusura bigotta di istituzioni locali, ove prevalente resta l’accondiscendenza confessionale più antilaica e intollerante verso le diversità del movimento e della società.

Proprio ieri in Consiglio Comunale è stata accolta, con rinvio, all’unanimità una mozione per affidare le strutture sportive di quartiere alle parrocchie.Non risulta che quest’ultime l’abbiano chiesto e - se la legge civica deve prevaler sull’animus clericandi dei politici, sia aggirabile l’obbligo della gara o l’apposito Regolamento, come accortamente ha richiamato lo stesso Sindaco.
Il tradizionale blocco culturale a Lecce, ove, pur con radicate sacche di massoni, favorevoli alla cremazione, comporta che su questo permanga il silenzio, il tabù, eludendo “democraticamente” il principio cardine della laicità.

Giacomo Grippa, coordinatore circolo Uaar di Lecce (lecce@uaar.it)

www.uaar.it/news/2008/03/08/marzo-lecce-spaccatura-per-cartel...



La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
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