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Una vita che esclude Dio è limitata al “finito”, osserva Benedetto XVI nel Messaggio che ha scritto in occasione del 97° Katholikentag tedesco. […] Al giorno d’oggi, ha riconosciuto, non poche persone “hanno paura che la fede possa limitare la loro vita, che esse possano essere costrette nell’involucro dei comandamenti e degli insegnamenti della Chiesa e che non potranno più essere libere di muoversi nel ‘largo’ della vita e del pensiero di oggi”. Secondo il Pontefice, queste persone si sentono come il figliol prodigo, “costrette a partire, lasciando da parte Dio per assaporare tutto il ‘largo’ dell’universo. Alla fine, però, questo ‘largo’ diventa stretto e vuoto”. “Solo quando la nostra vita sarà riuscita a salire al cuore di Dio - constata -, avrà trovato quel ‘largo’ per il quale noi siamo stati creati”.

Una vita senza Dio, ha osservato Benedetto XVI, “non diventa più libera e più larga”. Chi infatti tralascia Dio “limita la vita e il mondo al ‘finito’, a quello che noi stessi possiamo fare e pensare, e questo è sempre troppo poco”. Dio, invece, “allarga il nostro cuore affinché non pensiamo più soltanto a noi stessi”, di modo che l’uomo non abbia più bisogno di “cercare, timoroso, la sua felicità, il suo successo o di dare peso all’opinione degli altri”. […]

Testo integrale sul sito Zenit
www.zenit.org/article-14447?l=italian

www.uaar.it/news/2008/05/24/benedetto-xvi-una-vita-senza-dio-l...



La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Apocalisse Laica
Le religioni dividono. L'ateismo unisce


Il sonno della ragione genera mostri (Goya)