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Giobbe Covatta: Parola di Giobbe

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    00 14/07/2008 17:13
    A grande richiesta di Sonnyp e di omegabible,

    http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7665972

    apro questo thread in onore del grande Giobbe Covatta e della sua versione della Bibbia: la Bibbia secondo Giobbe Covatta!

    Restate sintonizzati su queste pagine che ne leggerete davvero delle belle! [SM=g27988]



    La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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    Bicchiere mezzo pieno
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    00 14/07/2008 17:14
    INTRODUZIONE AL LIBRO

    Come hanno potuto Caino e Abele generare l'umanità? Quando è stato creato Andreotti? E i puffi? Perchè il Signore distrusse Gomorra? Gesù era bravo a fare le moltiplicazioni. Ma le somme? I Corinti hanno mai risposto a san Paolo?
    A questi e ai mille altri dubbi che ci hanno assillato fin dalle prime lezioni di catechismo risponde Giobbe Covatta.



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    Bicchiere mezzo pieno
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    00 14/07/2008 17:15
    Ritrovamento inedito!

    Da alcuni scavi archeologici sarebbe stata rinvenuta la prima vera seconda lettera che Paolo voleva scrivere ai Corinti. I filologi hanno studiato il documento e hanno avanzato l'ipotesi che quella fosse un primo abozzo di lettera che l'apostolo scrisse di getto e che poi buttò, scrivendo in seguito il contenuto che noi tutti conosciamo.

    Ecco cos'è riportato in quell'abozzo di lettera:

    "Cari Corinti,
    potevate almeno rispondere alla prima!
    Siete dei bei cafoni!
    Distinti Saluti,
    Paolo!

    PS: ossequi da Pietro."

    [Modificato da Bicchiere mezzo pieno 14/07/2008 17:17]



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    Padre Guardiano
    00 14/07/2008 18:45
    re

    [SM=g1420225] [SM=g1420225] [SM=g1420225]
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    omega [SM=x789063] [SM=x789056] [SM=x789054]



    O=============O===========O

    Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)

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    00 14/07/2008 19:05
    Dal Vangelo di Giovanni




    In principio era il Verbo...

    ... il complemento oggetto venne molto tempo dopo!



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    00 14/07/2008 19:09
    Re:
    Bicchiere mezzo pieno, 14/07/2008 19.05:

    Dal Vangelo di Giovanni




    In principio era il Verbo...

    ... il complemento oggetto venne molto tempo dopo!




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    Bicchiere mezzo pieno
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    00 18/07/2008 16:58
    La Genesi

    Si era nella notte dei tempi, e Dio era ancora immensamente piccolo.
    Quella sera i suoi genitori, il Signore e la Signora Padreterno, erano stati invitati a una festa in maschera da Manitù. Per animare un poco la serata si erano vestiti da cowboy, perché a quelle feste ci si annoiava molto: ogni due valzer c’era una danza della pioggia!

    Il piccolo Dio doveva restare solo a casa.
    “Ho paura” aveva detto.
    “Alla tua età?!” aveva risposto il papà. “Hai quasi un miliardo di anni… Sei un uomo oramai!”
    “Cos’è un uomo?” aveva chiesto Dio.
    “Boh?” avevano risposto i genitori, ed erano usciti.

    Ora il piccolo Dio era nel suo lettino con gli occhi sbarrati. Nel buio, perché la luce non c’era, e col triangolo sul comodino, non perché aveva forato ma perché a dormire col triangolo in testa si bucava tutto il cuscino.
    Dopo tre millenni che tentava di dormire, si alzò per andare in cucina. Ma la cucina non c’era, il Lego non c’era… Non c’era nulla, ma proprio nulla di nulla: e infatti era il nulla assoluto.
    Allora il piccolo Dio prese le formine e andò in giardino a creare. Tutti in famiglia erano molto creativi: papà Padreterno lavorava in pubblicità e aveva creato le gomme che non si attaccano ai denti.

    Ed ecco che il piccolo Dio creò la luce. La fece dodici ore sì e dodici ore no, perché il papà gli aveva detto: “Poi la bolletta la pago io!”.
    E dopo la luce creò acqua, gas e telefono.
    Poi creò delle palle e le appese immobili nel cielo. Poi le fece girare, e subito fu un gran giramento di palle.

    Poi passò agli animali.
    Col pongo fece il maiale, e non gli avanzò nulla: non dovette neanche buttare un pezzettino di pongo. E allora disse:
    “Col maiale non si butta nulla.”
    Poi Dio creò il cane e la sua famiglia: iene, coyote, lupi. E subito il più fetente di questi, lo sciacallo, andò dal maiale e disse: “Sei un porco”.
    “Eh già” rispose il maiale “ha parlato l’ermellino!”
    E Dio guardò soddisfatto e disse:
    “Ora ho creato cani e porci.”
    Ma era solo agli inizi.

    Allora Dio creò un animale che stava sempre zitto, e disse:
    “Questo è muto come un pesce” e lo chiamò pesce. Poi scivolò e ci cadde sopra, e fece la sogliola.
    Poi Dio creò il Panda, ma solo per la città: per i viaggi lunghi creò la Thema diesel.
    Poi creò lo spaturno, ma vide che era inutile, e lo disintegrò. Però ci rimase male ad aver creato un animale inutile, e di pessimo umore se ne andò in un angolino. E tutti gli dissero:
    “E dai, non fare l’orso…”
    E lui per ripicca fece proprio l’orso.

    Poi creò la cicala e la formica. La formica lavorava come un asino, e la cicala cantava come un grillo. E la formica si incacchiò come una pecora (a quel tempo le pecore erano molto incacchiose) e disse: “Ma come, quella canta sempre e io lavoro sempre… Io faccio un macello!”
    Poi creò il coccodrillo, e subito dopo la maglietta. Così mise il coccodrillo sulla maglietta, e fu un grande successo.
    Poi Dio mise un coccodrillo da una parte e una iena dall’altra: e uno piangeva, piangeva, piangeva, e piangeva lacrime di coccodrillo; e l’altra rideva, rideva, rideva e rideva come una iena. Allora Dio ci mise di mezzo il gufo, che stava serio serio.

    Poi Dio fece la piovra, che subito gli chiese l’appalto per il dromedario, perché con quelli con la gobba la piovra ci andava d’accordo fin da allora.
    Poi Dio fece il toro, ma si sbagliò e gli fece le corna, e disse: “Porca vacca”, e marchiò così la povera vacca per sempre.
    Poi Dio fece il cervo, ma si sbagliò ancora e gli fece le corna, e disse: “Porca vacca”, e alla vacca gli cominciarono a girare i rognoni, e disse: “Va bè, ma perché sempre io?”.

    Dopo sei giorni passati a fare animali, Dio si stancò e andò altrove, a creare un universo di trenini elettrici. Creò vagoni, rotaie, locomotive, e anche i ferrovieri, che divennero padroni di quell’universo e adoravano come profeta il direttore generale della ferrovie dello Stato.
    E Dio creò la settimana corta, perché questa volta ci aveva messo solo quattro giorni per fare tutto, e disse: “Sto migliorando…”.

    Quando tornarono i genitori, dopo un milione di anni, papà Padreterno disse:
    “Guarda che finimondo! Ma benedetto Iddio!”
    E Dio rispose: “Oui, c’est moi!”.
    “Tu guardi troppa pubblicità” disse suo papà. E la mamma disse: “Andiamo a dormire, domani ci penso io a rimettere tutto a posto”.

    E noi siamo ancora qua ad aspettare che suoni la sveglia…



    La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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    00 22/07/2008 00:47
    Mi sa che ce l'ho anch'io questa bella versione della Bibbia [SM=x789048]

    Troppo forte [SM=x789052] [SM=x789053] [SM=x789054]



    La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
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    Le religioni dividono. L'ateismo unisce


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    Bicchiere mezzo pieno
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    00 24/07/2008 16:30
    Adamo ed Eva

    Riassunto della puntata precedente:

    In sei giorni il Signore aveva creato tutte le cose: il sole, la luna, quello scemo di Maradona, i puffi, la forfora, e tutti gli animali del creato, tranne Andreotti, che era già suo segretario da tempo immemorabile.

    E allora il Signore disse:
    “Orsù, prendiamo del fango. Orsù, impastiamolo. Orsù…”

    Poi ci sputò sopra, e nacque Adamo. E Adamo, asciugandosi il viso, disse: “Cominciamo bene!”.
    Ma i suoi guai non erano finiti lì, perché il Signore, non ancora soddisfatto, gli fece l’anestesia totale e creò la donna.
    E Adamo disse:
    “Signore, manca un pezzettino…”
    Ma il Signore rispose:
    “No, questa è la donna.”
    E Adamo ancora disse:
    “Signore, mancano almeno tre etti… Si vede a occhio nudo!”
    Ma il Signore non volle sentire ragioni, e li mise entrambi in un posto così bello che si chiamava come un cinema a luci rosse: Eden.

    E allora il Signore disse:
    “Qui potete mangiare di tutto: carne, pesce, pane e nutella, fritto misto, pizza margherita, ma non le mele, le mele no, LE MELE NO!”
    E Adamo rispose: “Non ti incazzare… Ci stanno gli aranci che mi piacciono pure di più… Mangeremo gli aranci!”.

    Ed ecco che Adamo si diede a dare i nomi agli animali. E diceva: “Tu ti chiamerai levriero, tu ti chiamerai porco…”.
    E il maiale diceva: “Ma come?! Quello levriero e io porco? E dove sta la giustizia divina?”.
    “E che cosa dovrei dire io, allora?” si lamentava lo scarrafone.
    In quella, Eva si trovava vicino a un albero; a un tratto si girò e vide un serpente. E disse: “Che schifo!”.
    “Sei bella tu!” rispose il serpente, che era permaloso.

    Ed ecco che prese a parlare a Eva con voce suadente: “Le mele fanno bene, contengono le vitamine, una mela al giorno leva il medico di torno, meglio farsi le mele che farsi le pere… Se mangerete di questo frutto diventerete intelligenti”.
    Ed Eva disse: “Ma noi siamo già intelligenti!”.
    E il serpente guardò Adamo e disse: “ Chillo è n’ora che va parlanno co’ nu porco… Ti pare intelligente?”.
    “E’ vero” rispose Eva, e sputò in faccia ad Adamo.
    “Che brutta giornata” disse Adamo. “Sono stato appena creato e già mi hanno sputato in faccia due volte.”

    Ed Eva gli offrì una mela, ma Adamo rispose: “La mela no, costa un’ira di Dio!”.
    Ma Eva minacciò di portarlo in un ristorante cinese, e Adamo accettò la mela. E mangiarono il frutto proibito.
    Ed ecco che arrivò il Signore e disse: “Vi caccio, quant’è vero Dio!”.
    Ed Eva suggerì piano ad Adamo: “Diciamogli che siamo atei!”.
    Ma Adamo scosse la testa: “Non posso, lo conosco personalmente”, e si coprì il viso per evitare che qualcuno gli sputasse in faccia.
    E il Signore disse:
    “Donna, tu partorirai con grande dolore. Uomo, tu lavorerai con grande sudore, ammesso che troverai lavoro. E la terra produrrà spine e sofferenze.”

    E Adamo disse: “Ma santo Dio, tutto questo per una mela? Domani te ne porto un chilo…”.
    “Non è per la mela” disse il Signore “è una questione di principio: oggi la mela, domani la collezione di francobolli, che figura ci faccio di fronte alla gente?”
    “Ma se non c’è nessuno!!” disse Adamo, ma il Signore fece finta di non sentire e sventolando il cartellino rosso se ne andò dicendo: “A me!”, che in antica lingua divina vuol dire “Addio”, ma nessuno lo capì.

    E Adamo ed Eva abbandonarono il Paradiso terrestre, e affittarono una caverna: due stanze, servizi e cucina abitabile, contratto uso foresteria.
    E Adamo chiese a Eva: “Ti ha detto nulla la mamma?”, ma subito aggiunse: “Ah già, la mamma sono io!”.
    E dovettero procedere per tentativi: prima un dito nell’occhio, poi un piede in bocca, poi un ginocchio nell’orecchio… Fin quando non si conobbero in senso biblico.
    E Adamo disse: “E’ stato un piacere conoscerti, bambola, e a te cosa è sembrato?”.
    “Certo meglio di quando mi hai infilato il gomito sotto l’ascella… Comunque, per essere uno appena uscito dall’eternità, ci hai messo proprio un attimo!”

    E quella notte Eva rimase incinta. E Adamo disse: “Che iella, alla prima botta!”.
    Ed Eva disse: “Potevi starci almeno attento, pensi solo a te stesso!”.
    E fu così che vene gettato il seme del primo uomo e anche quello della prima incomprensione.

    Ed Eva si gonfiò sul ventre.
    E Adamo disse: “Prova con due dita in gola”.
    Ma Eva disse: “Non è lo stomaco, questo è un figlio… Dobbiamo pensare al nome da dargli!”.
    E Adamo disse: “Se esce da dove sono entrato io, lo chiamiamo Houdini!”.
    E nacque Caino, e Adamo lo guardò e disse: “Come è piccolo! Io appena nato non ero così piccolo…”.

    E Adamo volle conoscere di nuovo Eva. E il Signore vide e chiamò: “Adamo!”.
    E Adamo, che stava conoscendo Eva proprio in quel momento, disse: “Questa è la segreteria telefonica di Adamo. Non sono in casa…”.
    E il Signore disse: “Adamo, non fare il cretino, e smetti di fornicare”.
    “E va bè, e le mele no, e fornicare no… Tu hai bisogno di uno psicanalista!”
    E per questa distrazione Eva rimase incinta per la seconda volta, e Adamo disse:
    “A proposito Signore, non è che potresti creare la farmacia? Sai come vanno le cose: far bene la conoscenza fa bene alla conoscenza…”
    Ma Dio non creò la farmacia, ed Eva non volle più conoscere Adamo. E quando Eva voleva conoscere, Adamo aveva mal di testa.

    E non si trovarono mai più d’accordo su questo argomento, e questa fu la vera maledizione per l’umanità.



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    Madre Badessa
    00 24/07/2008 17:24

    E il serpente guardò Adamo e disse: “ Chillo è n’ora che va parlanno co’ nu porco… Ti pare intelligente?”.


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