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Stronzate. Un saggio filosofico
AUTORE: Harry Frankfurt (professore di filosofia all'universita' di Princeton)
EDITORE: RIZZOLI
COLLANA: SAGGI
PAGINE: 64
PREZZO: 6,00 Euro
ANNO DI PRIMA EDIZIONE: 2005
ISBN: 17008532
IL LIBRO
Il caso editoriale dell'anno.
- Corriere della Sera
Leggetelo. È brillante, lucido, ironico e profondo.
Un piccolo e provocatorio capolavoro.
E vi assicuro che non dico stronzate.
- - Brian Appleyard, The Sunday Times
Vacue scemenze infestano i dibattiti televisivi, le pagine dei giornali, la politica. Eppure mancava una chiara definizione delle stronzate, del loro significato e di quanto siano nemiche della verità ben più delle menzogne. Attraverso riflessioni su Wittgenstein, Pound, sant'Agostino, questo libro rigoroso e irriverente – clamoroso bestseller negli Stati Uniti – rappresenta un primo passo in direzione di una "teoria delle stronzate" e una brillante analisi critica della cultura contemporanea.
Una piccolissima recensione da
it.wikipedia.org/wiki/Stronzate._Un_saggio_filosofico
Stronzate. Un saggio filosofico (titolo inglese originale: "On Bullshit") è il titolo di un saggio del filosofo Harry Frankfurt, pubblicato originariamente nel 1986 e ripubblicato sotto forma di pamphlet nel 2005. In Italia, il lavoro è stato pubblicato nel 2005 dall'editore Rizzoli.
Nel saggio, Frankfurt delinea una teoria della nozione di "stronzata", definendone il concetto ed analizzando le applicazioni in vari contesti. La motivazione dello studio è chiara dall'incipit del saggio:
« Uno dei tratti salienti della nostra cultura è la quantità di stronzate in circolazione. Tutti lo sanno. Ciascuno di noi dà il proprio contributo. Tendiamo però a dare per scontata questa situazione. Gran parte delle persone confidano nella propria capacità di riconoscere le stronzate ed evitare di farsi fregare. Così il fenomeno non ha attirato molto interesse, né ha suscitato indagini approfondite. Di conseguenza, non abbiamo una chiara consapevolezza di cosa sono le stronzate, del perché ce ne siano così tante in giro »
(Harry G. Frankfurt)
Frankfurt distingue il "dire stronzate" dal semplice mentire. Mentre infatti un bugiardo fa deliberatamente un'affermazione falsa (quindi, conoscendo egli stesso la verità), colui che dice una stronzata ("bullshitter", in inglese) è semplicemente ininteressato alla verità stessa.
I "bullshitters" mirano principalmente ad impressionare il proprio pubblico. Mentre il mentitore deve conoscere la verità per poterla meglio nascondere o contraffare, il "bullshitter" non fa uso alcuno della verità o della nozione di verità. Per questo motivo, Frankfurt afferma che "la stronzata è un nemico della verità più grande della menzogna".
Per Frankfurt la pericolosità della "stronzata" è appunto nel diffondere l'idea che è impossibile sapere come stanno veramente le cose. Ne consegue che qualunque forma di argomentazione critica o analisi intellettuale è legittima, e vera, se è persuasiva. Tutto questo, secondo l'autore, è effetto di una forma di vita culturale in cui le persone sono sovente chiamate, o si sentono chiamate, a parlare di argomenti di cui sanno poco o nulla.
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Sapete,in vari Forum a volte si incontrano personaggi cosiddetti "negazionisti",asseriscono per esempio che "non si conoscono fatti" ma "intepretazioni",ragion per cui,sostengono implicitamente (anche se non lo ammettono come conseguenza) che e' "impossibile" arrivare alla verita' e che percio' qualsiasi argomentazione verrebbe accettata non tanto sulla base dell'aderenza alle evidenze ma solo sulla forza persuasiva.
Questo testo secondo me e' adatto per descrivere l'atteggiamento di un cattolico a me noto....indovinate chi?
[Modificato da pcerini 02/10/2009 10:16]