00 21/05/2010 22:21
L'arcivescovo di Vienna, il cardinale Christoph Schönborn, che i media dipingono come fedelissimo di Papa Benedetto XVI, ultimamente sta facendo alla stampa dichiarazioni a dir poco sorprendenti.
L’ultima: ha detto di condividere "le preoccupazioni" del suo confratello mons. Paul Iby, vescovo di Eisenstadt nel Burgenland, il quale nei giorni scorsi si era detto a favore della revoca del celibato obbligatorio per i preti, giungendo ad affermare in una intervista al quotidiano austriaco Die Presse: "Per i preti sarebbe sicuramente un sollievo se l'obbligo del celibato venisse revocato".
Dato che c’era, Schönborn ha colto l’occasione per ribadire anche le sue accuse verso il cardinal Sodano: «"Quel che ho detto alla radio Orf lo ho ripetuto in un incontro 'off-the-records' con dei capi-redattori", ha detto il porporato in merito all'accusa di insabbiamento dell'inchiesta per pedofilia a carico del suo predecessore, il cardinal Hans Hermann Groer. "Ciò è poi stato pubblicato, sebbene si trattasse di un incontro 'off-the-records'. Ma rimango della mia opinione e non ho nulla da aggiungere a quello che ho già detto. E' così ed è stato detto tutto"» (Apcom, 18 maggio 2010).
Comunque, non è soltanto che Schönborn ha detto delle cose grosse. E' che queste cose – e qui sta il problema - continua a dirle. Ciò è veramente sorprendente!


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Discendiamo all'inferno fin che siamo vivi (cioè riflettendo su questa terribile realtà) - diceva Sant'Agostino - per non precipitarvi dopo la morte".
nell'aldilà