00 08/11/2017 17:38
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Max Cava, 07/11/2017 18.18:



Si, tutto sommato. Solo un po più drastico.

Si può anche essere atei e basta.

Un ateo (a)gnostico, lascia aperto uno spiraglio.

Diventerò (a)gnostico quando qualcuno riuscirà a farmi dubitare, ma dal momento che per farlo dovrà esporre razionalmente il suo pensiero... la vedo dura.

[SM=g2407711]




Credo di capire cosa vuoi dire, all'atto pratico c'è poca differenza, ma la questione è che chi afferma, deve dimostrare. Anche chi afferma che un dio non esiste. Cosa che direi è impossibile, tranne negli specifici casi in cui il dio sia piagato da una palese contraddittorietà logica nei suoi attributi (come ad esempio è il caso del dio dei tre "onni": onnipresente, onnisciente, onnibenevolente).

La mentalità di molti credenti è quella di pensare che sia atei che credenti abbiano un onere della prova equivalente; e che l'impossibilità nel dimostrare l'inesitenza di un determinato concetto divino sia in qualche modo una giustificazione valida per crederci. Non bisogna dare l'impressione che ciò sia vero, facendo l'errore di asserire che sappiamo che il dio X non esiste, o peggio ancora, che *qualsiasi* dio non esiste, apponendo così sulle nostre spalle un onere della prova non necessario e quasi sicuramente impossibile da soddisfare.
[Modificato da Rainboy 08/11/2017 17:48]