00 02/02/2018 20:37


Questa è un fatto autentico che ha raggiunto nel tempo i contorni di leggenda mistica. NON è comunque una leggenda anche se non mi aspetto che il Dr. Prof. Avucàt, Architet Zambu, trovi il tempo per un commento serioso. Mmmmh, forse chiedo troppo... [SM=g27828]
la storia con l'indio messicano Juan Diego, vissuto nella prima metà del'500 che implorava continuamente il vescovo del Messico, il francescano Fray Juan de Zumarraga per la costruzione di una chiesa. Richiesta a suo dire della Madre di Dio in persona che gli appariva.

Stufo di essere importunato, il vescovo chiese le "PROVE" delle apparizioni mariane. Dopo alcuni giorni, Juan Diego ritornò dal vescovo portando come prova alcune "rose di Castiglia", la cui fioritura era impossibile in quella stagione (si era in dicembre). L'indio affermò che era stata la Vergine a dargliele per mostrarle proprio a lui (il vescovo). Il giovane indio portava le rose raccolte nella tunica (tilma), e quando la dispiegò facendo cadere a terra tutti i fiori, ecco apparire la Vergine a tutti i presenti, una decina di persone.
Immediatamente la visione si impresse sul rozzo tessuto dell'indumento che aveva contenuto le rose. In seguito il vescovo, ormai convinto, fece erigere l'eremo che aveva promesso.

Ho stringato all'osso il racconto, che poi non è molto più esteso, scritto in lingua nàhualt quando era ancora in vita quella brava personcina di Hernàn Cortès, che mise a ferro e fuoco il Messico in cerca del GIALLO, che NON erano le pannocchie di mais...
Ai nostri giorni, ma ancor prima del '2000, si costituì una commissione di studio per indagare su non pochi inspiegabili fenomeni della famosa tunica di Juan Diego. A richiamare l'attenzione dei periti tessili fu innanzi tutto la sorprendente conservazione del panno. Ai nostri giorni è protetto da vetri, ma per interi secoli esso fu esposto al caldo torrido, alla polvere ed all'umidità senza che si sfilacciasse o che scolorisse la sua non comune policromia.

Continua...