Un credente, anche istruito a livello laurea, rispetto ad un ateo ha minore capacità di visione e di padronanza della sua intelligenza. Un credente non diventa ateo perché non sa cosa fare (tipo la libera che ogni tanto cambia religione come i vestiti), ma perché riesce a fare delle analisi profonde e prendere le conseguenti determinazioni. E' uno sfozo enorme della mente svicolarsi da plagio religioso subito in tenera età e solo menti capaci ci riescono. Un credente può anche avere una enorme coltura, ma la nozionistica non è sempre e solo intelligenza, magari è più memoria. Distaccarsi dalla religione è come il disintossicarsi dalla droga o dall'alcol, o staccarsi dalla persona amata arrivando a disinnamorarsene.
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Generalità: Giordano Bruno
Sono eretico, ironico e autoironico, ateo, dissacrante, cinico, odioso. Inutile cercare in me qualcosa di apprezzabile. Meglio evitarmi.