Il credente crede in Dio, o a ciò che dicono di Lui nelle religioni?

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Gentili amici (anche Max quando è preso per sete lo è.... ),

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Mica sempre, qualche volta anche per fame.

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Io ritengo un ateo SINCERO solo quando NON bypassa tutta una serie di LOGICHE e intime domande

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Passi "intime" ma sul "logiche" avrei qualche dubbio, comunque...

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e, dopo tutto il plausibile giudizio si RI-dichiara ateo.

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Non é impossibile, ma molto poco probabile che una persona dotata di un minimo di raziocinio, una mattina si svegli ed esclami: da oggi sono ateo!

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Quale persona nella Storia, all'interno della propria coscienza, non si è mai posta una serie di domande come: perchè vivo?

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Non c'é risposta una oggettiva. Come hai ben detto (dai a Cesare... ), tutti ce la siamo posti almeno una volta e da ognuno otterremmo una risposta diversa. Filosofi e Pensatori (Pensatori-Filosofi?) hanno scritto tonnellate di concetti senza arrivare a soluzione.

E se l'unico scopo della nostra vita fosse, come per il resto del genere animale, la conservazione naturale della specie?

Troppo semplicistico eh?

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Finisce veramente tutto dopo la morte?

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Penso proprio di si.

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Al di là dell'apparente visibile, esiste un qualcosa che regola e guida l'Universo?

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Il credente risponderebbe di si, senza per altro riuscire a spiegare in modo plausubile chi o cosa sia il "qualcosa".

Da non credente rispondo di no perché se ci fosse, visti i risultati, sarebbe meglio togliergli la patente.

Finora a noi terrestri é andata di lusso.

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Si è soltanto un complesso di cellule aggregatesi per pura casualità e senza un disegno progettuale intelligente?

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Si. A meno che qualcuno non riesca a spiegare in maniera logica cos'é un disegno progettuale intelligente, perché é stato attuato e, soprattutto, da chi.

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Perchè la mente, pur consapevole della scomparsa del corpo, non si rassegna al suo totale annullamento? Perchè ha così bisogno d'eterno e d'infinito?

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Angosciose domande.

Se l'uomo non avesse inventato gli dei per spiegare l'inspiegabile, oggi non staremmo qui a cercare risposte logiche a domande che non lo sono.

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Può mai essere tutto frutto di una banale illusione conseguente a un'operazione di natura proiettiva? E così via cantante...

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Operazione di natura proiettiva... questa la devi spiegare un po meglio.

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Rispondere ad una ad una a queste domande, se si è onesti con se stessi, pone anche al più radicato ateo un minimo di sgomento.

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Mi meraviglierei se qualcuno desse a dette domande una risposta, non dico logica, ma solo lontanamente razionale e quindi... di cosa stiamo parlando?

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SINCERO è chi, pur ateo, cerca di rispondere o, meglio, penetrare in questi concetti, riuscendo a dare risposte che la sua mente non può mettere in dubbio.

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Il dubbio, perché lo prenda in considerazione, deve essere "ragionevole".

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al di là, in ogni caso, della propria negatività verso le istituzioni religiose. Si può essere LAICISTI, nel senso di essere apertamente contrari ad ogni forma di imposizione da parte del potere religioso, sentimento che condivido,

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Non facciamo confusione. Ateismo ed anticlericalismo non sono sinonimi.

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ma questo non deve alterare fino ad inficiare una chiara e limpida opinione, fino a far si che il risentimento NON vada ad alterare le serene risposte alle domande su dette.

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Risposta non adeguata = risposta inficiata. Vecchia tiritera...

Da parte mia, nessun risentimento.
Gli anni trascorsi in parrocchia, da bambino, sono stati felici ed il mio addio alle credenze mistiche senza traumi di sorta.

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Un saluto

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Ricambiato.

Piesse: Perché non la dai tu qualche risposta? Finora hai solo fatto domande ma... misura bene le parole, putacaso Dio esistesse faresti una brutta fine (Ezechiele?).