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Perché l' uomo cerca (crea) Dio?

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    kelly70
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    Madre Badessa
    00 12/05/2012 15:30
    A questa domanda vi può essere una duplice risposta, la prima filosofica, la seconda molto più concreta. Chi è propenso a disquisizioni filosofiche più o meno sottili pensa che l'uomo cerchi Dio per colmare la sua incomprensione dell'infinito. Ci sono momenti in cui naturalmente si è confrontati con la nostra limitatezza spazio-temporale: di fronte a un cielo stellato non è possibile non annegare nell'immensità di ciò che ci circonda. Sui banchi di scuola la poetica dell'infinito ci ha accompagnato nei nostri studi, da Leopardi a Ungaretti. Tutto ciò è molto sensato, ma non spiega minimamente la nascita delle religioni e dei culti al divino.


    Più concreta la seconda risposta:

    l'uomo non cercherebbe Dio se non ci fossero la morte e il dolore.

    o, in altri termini,

    non ci sarebbe la religione se non ci fossero la morte e il dolore.

    Ovviamente se l'uomo fosse immortale non avrebbe bisogno di ricercare qualcuno sopra di sé; anche nella lotta contro il dolore fisico e psichico probabilmente preferirebbe rivolgersi a qualcosa di più immediato e umano (come la medicina) e solo in casi estremi giungerebbe a ricercare un essere superiore. Senza la morte, probabilmente l'uomo si sentirebbe Dio. Nelle società occidentali questo accade già: l'illusione di una felicità perenne spesso rende molti giovani insensibili ai problemi religiosi; spesso solo i vecchi riempiono le chiese e, come tutti sanno, non è raro il caso di persone che si avvicinano alla fede in tarda età, quando lo spettro della fine ha incominciato a riempire i loro giorni e le loro notti. Ho sempre ritenuto queste conversioni un po' patetiche: la paura non è fede.

    Quando l'uomo ha creato Dio?

    Molti parlano della creazione dell'uomo da parte di Dio, ma pochi si domandano quando l'uomo ha creato Dio. Questo ribaltamento può apparire a molti come una dissacrazione, per altri è un'illuminazione.
    Dalle religioni preistoriche, passando attraverso quelle dei greci e dei romani fino a quelle dei giorni nostri, non si può non rilevare il mare di ingenuità tipico dell'epoca in cui queste religioni sono nate. Pensiamo al tempo e alle risorse economiche ed esistenziali che greci e romani hanno buttato nell'adorare dei che non esistono; la stessa cosa accade anche con le nostre religioni. Poiché sono mutuamente esclusive è ovvio che, se una sola è quella giusta (non pensate sia la vostra, questo è un bel giudizio di parte: come M. Twain fece notare, "l'irriverenza è la mancanza di rispetto che una persona dimostra al tuo Dio, ma non esiste un'altra parola che indica la tua mancanza di rispetto nei confronti del suo Dio"), tutti gli altri buttano il loro tempo.

    L'uomo ha creato Dio non appena si è accorto della morte e del dolore, quindi da sempre.

    Ma non bastava crearlo, occorreva parlargli: ecco allora nascere la preghiera e la Chiesa, formata da tutti gli intermediari fra il comune mortale e Dio.
    Per Marx la religione è l'oppio dei popoli, per il Well-being non deve essere (come lo è per molti) una scorciatoia, cioè una strategia con cui chi non ha capito il mondo cerca di raggiungere un obbiettivo (evitare la morte e il dolore) anche se spesso arriva in una strada senza uscita.
    La sintesi di queste considerazioni è una sola:

    l'uomo deve avere la dignità di affrontare il suo destino da solo, senza creare Dio.

    http://www.albanesi.it/Mente/Religione/ricerca.htm




    La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
    Apocalisse Laica
    Le religioni dividono. L'ateismo unisce


    Il sonno della ragione genera mostri (Goya)


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    Blumare369
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    00 12/05/2012 17:40
    Il topic è molto bello. Poi ognuno crea dio per uno scopo. A me per esempio, Dio serve tanttissimo per poterlo bestemmiare e dato che ha anche dei famigliari riesco a spaziare su tutta la famiglia.



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    Agabo
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    00 12/05/2012 21:01
    Questa mia riflessione non è dettata/influenzata dalla mia fede, sto solo pensando ad alta voce.

    Se Dio non esiste, e su questo vi sarebbero molte evidenze: nessuno lo vede, nessuno lo sente ecc., perchè mai la ragione umana dovrebbe creare questa assurdità?

    Se Dio non esiste, non esistono nemmeno l'immortalità, l'onnipotenza, la potenza creativa ... perchè mai la ragione umana dovrebbe cadere in certe trappole così illogiche e contro ogni evidenza?

    Il senso dell'immortalità, per esempio, è contro natura: ogni cosa animata che viene all'esistenza muore. La ragione dovrebbe portare l'uomo a concludere che è una pazzia concepire l'idea dell'immortalità in un mondo in cui tutto è mortale.
    La stessa considerazione vale riguardo all'esistenza di un essere immortale e, per di più, onnipotente, creatore di tutte le cose ... anche se non visibile.

    Dico che l'idea di Dio è un'idea irrazionale, senza il messaggio della Rivelazione. Se l'uomo riesce a concepire cose così assurde, la colpa è solo sua e ... non riesce nemmeno a spiegarsi come possa essere giunto a simili conclusioni.



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    "MA COME UN'AQUILA PUO' DIVENTARE AQUILONE? CHE SIA LEGATA OPPURE NO, NON SARA' MAI DI CARTONE " -Mogol
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    Claudio Cava
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    Papa
    00 12/05/2012 21:45
    Re:
    Agabo, 12.05.2012 21:01:

    Dico che l'idea di Dio è un'idea irrazionale, senza il messaggio della Rivelazione. Se l'uomo riesce a concepire cose così assurde, la colpa è solo sua e ... non riesce nemmeno a spiegarsi come possa essere giunto a simili conclusioni.



    Dicono sia per il bisogno di credere ma l' idea di Dio e' un prodotto dell' ignoranza umana.

    Si puo' sentire il bisogno di credere in qualcosa solo se si presuppone che ci sia qualcosa in cui credere.
    E buona parte dell' umanita' di questo qualcosa non ne sa assolutamente niente, quindi non puo' essere un bisogno insito nell' animo umano [di tutta l' umanita'].


    Ho cominciato ad arrivarci da ragazzino, leggendo libri d' avventura.
    Meta' anni '60.

    Quei selvaggi che al primissimo contatto con gli uomini bianchi li hanno scambiati per dei perche' volavano e avevano e facevano cose mai viste.

    Una tribu' del Pacifico che vedeva gli aerei nel cielo ne costrui' uno, ovviamente finto, e lo adorava come fosse un dio.

    Per farla breve, mi sono chiesto perche' mai cose simili, aerei a parte, non dovrebbero essere successe anche ai nostri diretti progenitori.

    E poi certi racconti ambientati nella preistoria, alla scoperta del fuoco.
    Anch' esso adorato a guisa di divinita'.
    E chi ne possedeva il segreto (accenderlo, tenerlo sotto controllo) deteneva il potere assoluto.

    Le catastrofi naturali tipo terremoti e alluvioni di cui non conoscendone le origini si nutriva un terrore "religioso".

    Qualunque specie senziente a un certo punto della propria evoluzione inevitabilmente, appunto perche' senziente, sente il bisogno di sapere.
    Ma purtroppo il sapere non marcia di pari passo con l' intelligenza.
    E inevitabilmente non sapendo scientificamente le cause di avvenimenti inspiegabili, si e' portati ad inventarsi cause soprannaturali.

    Nel mondo sono esistite ed esistono ancora migliaia e migliaia di divinita'.

    La spiegazione del mio prete delle medie fu che Dio si sarebbe rivelato gradualmente tenendo conto del livello di comprensione delle varie civilta' a cui si e' rivelato.
    Non gli risi in faccia solo perche' mi sarebbe costato una sospensione e di conseguenza la ripetizione dell' anno scolastico.

    Gli ho risposto: ma quale Dio, se ce ne sono centinaia.
    Venni sbattuto fuori dall' aula.
    Ma questo per me era normale, durante l' ora di religione.


    Orbene, c' e' chi parlando di quanto sopra e andando inevitabilmente a finire su divinita' relativamente recenti della nostra civilta' come, per esempio, gli dei dell' Olimpo, relega tutto al rango di vecchiume di popoli ignoranti.

    Quindi facciamo un balzo in avanti e vediamo i progressi.

    Un paio di migliaia di anni dopo, circa nel 1100 (D.C.) la Chiesa Cattolica fece una strabiliante scoperta astronomica:

    Gli anelli di Saturno sono formati dal prepuzio di Cristo.

    Orpo, che progressi!

    La stessa Chiesa Cattolica affermo' 9 secoli dopo, con un paio di migliaia di anni di ritardo (e qui arriviamo ai tempi nostri, 1950) che la Madonna e' ascesa FISICAMENTE in cielo.

    Beh, non so a voi, ma a me l' assurdita' pare addirittura maggiore, dopo millenni.

    E in futuro non andra' diversamente, sara' ridicolo cio' che oggi viene quasi universalmente accettato.

    Concludo dicendo che dopo migliaia e migliaia di anni e centinaia di progresso scientifico c' e' chi ancora fa lo stesso errore dei popoli primitivi, assegnando matrici divine a tutto cio' che non capisce.

    Vedi la bellezza e i misteri della natura, per esempio.

    Ciao
    Claudio





    “Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
    Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer
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    Blumare369
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    Utente Gold
    00 12/05/2012 22:05
    Io l'ho spiegato diverse volte, ma si vede che non mi credete. Pazienza.

    Credere in dio risponde a un bisogno della mente. L' uomo sapies sapies, ma forse anche i suoi prerdecessori ad un certo punto dell'evoluzione hanno preso coscienza di se e della morte inevitabile. Ciò provocava stress allora la mente umana ha prodotto l'idea del trascendente che seppure non evitando la morte dava la possibilità di sperare in una continuazione di se stessi. Da qui il culto dei morti, dio, le visioni ecc ecc. Ora non ho né tempo né voglia di spiegare oltre, anche perché non ve ne frega niente. Ma è tutto scritto da scienziati e lo potete trovare in rete come l'ho trovato io.

    Se pensate di confutare la religione cercando di smontarla non arriverete mai a niente, perché credere aiuta la mente e fa stare bene, quindi non c'è niente da fare. Si crede o non si crede e stop.






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    Claudio Cava
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    Papa
    00 12/05/2012 22:13
    Re:

    Blu, tu dici bene ma stai millenni piu' avanti.

    Io ho parlato delle primissime origini del senso del soprannaturale.

    Per finire ai tempi nostri, ma parlavo di effetti, non piu' di cause.

    Il senso del soprannaturale forse e' nato prima della parola.

    Ciao
    Claudio





    “Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
    Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer