00 17/09/2012 18:32

Dunque, parliamo di tette. Vi immagino improvvisamente attenti: le tette sono un argomento che appassiona tutti, ci ricordano la mamma, l’allattamento, soprattutto se sono grandi sono rassicuranti e consolatorie, ma anche piccole hanno il loro perché, sono stuzzicanti, sbarazzine. Insomma, le tette attirano sempre l’attenzione: degli uomini per motivi ormonali, delle donne per analizzarne forma, consistenza, altezza e stabilire se la proprietaria poteva permettersi o meno di esibirle (con quale titolarità delle giudicanti, spesso è un semplice dettaglio).

Nessuna sorpresa dunque che ci sia gente che si apposta per giorni con un teleobiettivo per carpire immagini di questa parte così interessante del corpo femminile, e altra gente disposta a pagare cifre notevoli per poter pubblicare le suddette immagini. Senza falsi moralismi, il gossip esiste dall’alba dei tempi, fa girare il mondo e fa vendere tanto. Di cosa ci stiamo scandalizzando? Possiamo in cuor nostro disapprovare, possiamo trovare eccessivo tanto clamore attorno ad un attributo disponibile su ogni modello di femmina in circolazione, possiamo ritenere anacronistico occuparsi ai giorni nostri di capezzoli e coppe C, possiamo stigmatizzare questi vacui giornaletti da parrucchiera che in questi terribili tempi di crisi, dove la gente perde il lavoro e la fame nel mondo e la minaccia nucleare, si concentrano su argomenti frivoli come un paio di tette.

Personalmente, queste riviste riescono a divertirmi ed annoiarmi allo stesso tempo, ma non le giudico, perché almeno hanno la dignità di dichiarare esplicitamente cosa sono e di cosa si occupano. Cosa dovremmo pensare dei principali quotidiani on line, allora, che – consapevoli di questo richiamo ancestrale – pubblicano ogni giorno tonnellate di gallery piccanti sulle loro colonnine morbose ma restano, non si sa come, autorevoli e prestigiosi?

Tutto questo per dire che non è una novità assoluta ed insospettabile che i giornali vadano a caccia di tette famose. E quanto più famose sono le proprietarie delle tette, tanto maggiore sarà la tiratura. Mi sembra abbastanza lineare ed intuitivo, no? Alla portata di chiunque abbia un Q.I. superiore ad 85 (qui ci sarebbe una citazione, ma solo per cinefili incalliti). Anche le ragazze borghesi di ottima famiglia che frequentano i collegi esclusivi possono arrivarci. Quelle che poi hanno la ventura di diventare principesse, pur non essendo di sangue blu, e che per questo motivo diventano l’oggetto del desiderio di ogni obiettivo e teleobiettivo, dalla dieta che seguono ai cappelli che indossano alle sorelle callipigie che si ritrovano, magari ci dovrebbero fare un po’ di attenzione, no?

Cioè, cara Kate, ma davvero pensavi che ti avrebbero lasciato in pace ora che sei diventata un membro della famiglia reale più paparazzata del mondo, regnante sul Paese che vanta i tabloid con più puppe al vento di un intero reparto maternità? E che basti invocare la tutela della privacy per far arretrare improvvisamente le legioni di fotografi e spifferatori di professione? Sei la futura regina d’Inghilterra, benedetta ragazza. Un domani siederai sul trono di Betty Windsor, la Bond girl più amata e rispettata del pianeta. Se non sei stata in grado di valutare da sola i rischi di un comportamento assolutamente nella normalità se sei un essere umano, ma impensabile per una persona nella tua posizione, allora che questa storia ti sia di lezione.

Perché è vero purtroppo che noblesse oblige. E che certi ruoli, unici in tutto il mondo, comportano atteggiamenti irreprensibili e sacrifici in termini di personalità ed esposizione. Senza arrivare all’ingessatura sociale (siamo sempre nel Terzo Millennio), si capisce però che la tetta la devi coprire, ovunque tu sia, senza fidarti di rassicurazioni degli ospiti o degli addetti alla sicurezza, pure nel talamo nuziale col povero William. Hai appena scoperto che, a certi livelli, si perdona tutto, tradimenti, furti, financo l’abigeato e la tratta delle bianche, tranne il peccato più grave: l’ingenuità.

www.giornalettismo.com/archives/498119/se-sei-top-niente-...



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