00 20/09/2012 16:38
Re: Re: Re:
Claudio Cava, 20/09/2012 16.16:



Brigata “Ferruccio Lorenzini” della Divisione Fiamme Verdi [modifica]

Operante in Valle Camonica.[9]

Il tenente colonnello Ferruccio Lorenzini, dopo l'8 settembre 1943 si stabilì nei pressi di Polaveno e iniziò l'attività resistenziale. L'8 dicembre 1943 il suo gruppo di 25 uomini si trovò in bassa Val di Scalve nella zona di Terzano, vicino alle cascine di Pratolungo, dove venne accerchiato da 150 militi delle Brigate Nere guidati da alcune spie locali; dopo due ore di combattimento si contarono tra i partigiani 5 morti e quattordici catturati, ed altri 5 partigiani vennero catturati nei giorni successivi a Darfo. Lorenzini a Darfo venne picchiato e trascinato nudo dietro una camionetta in pubblico, e quindi trasferito assieme agli altri prigionieri nel carcere di Brescia, dove a seguito del processo venne fucilato il 31 dicembre 1943, assieme a Giuseppe Marino Bonassoli, Renè Renault, Costantinos Jourgiu. Ferruccio Lorenzini è stato insignito della medaglia d'argento al valor militare.[10]

it.wikipedia.org/wiki/Brigate_Fiamme_Verdi#Brigata_.E2.80.9CFerruccio_Lorenzini.E2.80.9D_della_Divisione_Fiam...

Ciao
Claudio



Caro Claudio, quelli menzionati sono tutti luoghi che conosco come le mie tasche!
Se mi ricordo bene, ero presente quando alcune fiammeverdi menzionarono l'accerchiamento di Pratolungo, in quel'occasione vi erano anche dei ribelli (partigiani) Sloveni che persero la vita.

Chi fornì l'informazione alle brigate nere, sulla dislocazione di quel gruppo partigiano, fu ucciso con un colpo di pistola dopo pochi giorni, mentre tornava a casa dal lavoro.

Tutti sanno chi fu a compiere l'esecuzione, ma nessuno menzionerà mai quel nome in modo ufficiale.

Un poco di storia non fa mai male.
Se non altro perché ci rammenta da dove veniamo e cosa dovettero affrontare i nostri genitori.

Ed ora guarda un pò che razza di nazione ci troviamo!











"La mente che rinuncia, una volta per tutte, ad una inutile speranza, riceve come ricompensa una serenità crescente".

da "Crisi di Coscienza" di Raymond Franz