Nei Paesi scandinavi, da quando i gay si sposano, sono considerevolmente aumentati i divorzi e soprattutto le nascite dei bambini fuori dal matrimonio, che rappresentano ormai il 60% del totale.
Mi sembra davvero un assurdità di voler collegare le due cose insieme.
Semplicemente con l'andar del tempo cambiano valori e necessità delle persone, molta gente soprattutto nei paesi nordici ormai non considera più il matrimonio come necessità nel rapporto di una coppia durevole che sia al livello di tradizione o di religione, neanche quando nascono da tale rapporto dei figli, perché le donne stanno s diventando sempre più autonomi, in più lì esiste un buon sistema sociale che le sostiene.
Questo prima o poi succederà anche con i gay, ora in molti vogliono il matrimonio proprio perché è una novità ed una meta importante nel difendere i diritti gay.
TRa qualche decennio magari i matrimoni gay che inizialmente erano in forte aumento caleranno di nuovo perché non presenteranno più la stessa importanza di oggi, mentre potrebbe succedere che gli eterosessuali si sposeranno nuovamente di più perché magari scoprono nuovamente i vecchi valori.
E che poi non si dica che sia la responsabilità di tale cambiamento il calo dei matrimoni gay.
[Modificato da Cristianalibera 26/07/2013 19:08]
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)