kelly70, 21/08/2013 14:37:
Probabilmente il mio talento sarà anche sprecato, ma di sicuro non l'ho sprecato andando dietro alle favole della religione.
Quale differenza c'è tra un credente scienziato ( sprecando la sua vita dietro le favole della religione) e te atea che non ha sprecato la sua vita dietro la religione ma ha sprecato il suo talento ?
Lui crede in Dio, vive in modo cristiano la sua vita, non ruba, non mente, è leale, non tradisce, onora i genitori, lavora onestamente ( il tutto probabilmente non sempre
), va in chiesa forse canta anche nel coro e prega.
Tu non credi in Dio, ma vivi più meno nello stesso modo la tua vita, non rubi, non menti, sei leale non tradisci, onori i genitori, lavori onestamente (il tutto probabilmente non sempre
) vai in chiesa anche molto spesso e canti nel coro, ma non preghi realmente.
Certo devo ammetterlo, la differenza è notevole...
Ma lo scienziato credente ha avuto il buon senso di mettere a frutto la sua intelligenza, si è rimboccato le maniche, e si è messo in gioco sino in fondo anche se l'ha fatto in una sola facoltà specifica.
Dunque prima di fare battute idiote sui scienziati credenti prova di farlo su te stesso visto che non sei perfetta come nessuno di noi, nonostante la tua intelligenza straordinaria.
Pensa alla famosa trave...
tanto le scritture le conosci benissimo, te l'hanno inculcato sin da piccola, e a quanto pare ti piacciono ancora oggi visto che con assiduità frequenti come tanti credenti la propria parrocchia anche se per te è solo a scopo ludico e per passione del canto e non a scopo di fede.
Sia ben chiaro, questo non vuole essere la solita polemica che tu come atea non sei coerente perché vai in chiesa, ormai hai spiegato mille volte perché e come, ed è una cosa che io ora rispetto, ma come ben vedi, la tua vita non è poi cosi diversa pur non sprecandola dietro la religione come dici tu, dalla vita di una credente, a meno che una credente dotata anche lei di una straordinaria intelligenza non arriva a causa della sua fede di fare la monaca di clausura, sprecandola in
quel modo.
Ma c'è chi spreca il suo talento a motivo di fede come suora dietro le sbarre di un convento vero, chi invece a causa di altri motivi come Madre Badessa dietro le sbarre di un convento virtuale...
Ma almeno, secondo me, La Madre Badessa virtuale si diverte di più, o no?
[Modificato da Cristianalibera 22/08/2013 10:50]
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)