00 05/02/2014 20:10
Trovato in rete un bell'intervento di Giancarlo Tranfo,studioso con idee spesso lontane dalle mie,ma che certamente dimostra d'essere dilettante assai più preparato di tanti professionisti.

"Non entro nel tema di Nazareth perche' l'ho fatto gia' tante volte ma, onorando l'invito rivoltomi, mi limito ad alcune brevi precisazioni sui criteri metodologici di ricerca scientifica applicata allo studio storico (nel nostro caso del cristianesimo delle origini) e sul confine etico che ci viene opposto tra accusa (piu' o meno colorita) e conclusioni.... "accusanti" di una determinata tesi storica.


Michele D'agostini, nel mio sito web, presentando il mio libro, ho scritto: " La Croce di Spine non urla e non offende la sensibilità di chi ne seguirà il percorso testuale ma è pur sempre un silente atto d'accusa nei confronti di chi nei millenni ha costruito un Dio ad immagine e somiglianza del proprio potere".


Alla luce di questa mia convinzione, sul piano teorico posso certamente condividere il tuo punto di vista. Il problema e' tradurlo in codice comportamentale in seno ad un dibattito dove si confrontano e si scontrano diverse visioni. Il rischio e' quello di demonizzare non solo o non piu' l'ingiuria, l'insinuazione, l'aggettivazione colorita.... ma anche la semplice presentazione di una conclusione critica sulla spinta di quella comprensibile partecipazione emotiva, indotta dall'indignazione, che non puo' non accompagnarla. Se poi a noi non e' dato parlare di "pii falsari", "interpolatori" et similia....


Tu dovresti parimenti astenerti dall'appiccicare titoli quali "dilettanti" a me o a David Donnini.... non tanto perche' non lo siamo (mai avuto problemi ad ammetterlo) ma perche' nel contesto del tuo pensiero, carichi di sarcasmo l'accostamento tra noi e i "professionisti" riconoscendo ai secondi la credibilita' necessaria per essere letti e lasciando a noi quel fondo di irrisione che consegue all'improprio e paradossale accostamento.


Caro Michele D'Agostini, e qui veniamo al secondo aspetto, la tua non e' una tesi originale. Migliaia se non milioni di persone sono portate a riconoscere credibilita' soltanto a chi si fregia di cattedre e titoli accademici. Si tratta di un'insidiosa sindrome da pigrizia intellettuale: 1) la validita' di una tesi si misura dalla penna di chi la scrive 2) perche' smontare un impianto logico costruito a supporto di una tesi coralmente condivisa dai "titolati" sol perche' illustri sconosciuti ne affermano un'altra?


Gli affetti dalla summenzionata sindrome nemmeno si pongono il problema della possibile validita' della tesi alternativa: non hanno tempo da dedicargli.... e si limitano a riderne senza conoscerla!!!!
Fortunatamente, caro Michela D'Agostini, nel mondo ogni tanto si incontrano persone disposte a fermarsi e sentire.


Diversamente, se tutti fossero affetti dalla sopra descritta sindrome, ancora saremmo alla "terra piatta" e al "geocentrismo" mentre Copernico e Galileo sarebbero soltanto due pazzi visionari irrisi al loro tempo e dimenticati da secoli
".



La religione rappresenta un insulto alla dignità umana. Con o senza di essa, ci sarebbero sempre buoni che farebbero il bene e cattivi che farebbero il male. Ma perché i buoni facciano del male, occorre la religione.

Steven Weinberg, Premio Nobel per la fisica