Alcune parole tradotte dai "religionisti" secondo convenienza:
1. Dio.
Non c'é. Almeno non il "nostro". C'é un dio della steppa o, al limite, un dio della montagna.
Quanti avrebbero creduto in un dio onnipotente della steppa o della montagna?
2. Onnipotenza.
Perfino la bibbia di Gerusalemme, in nota, dice di non tradurre ʼEl (Dio) Shaddài con "Dio onnipotente" ma continuano a tradurre falsamente nonostante si sbugiardino da soli.
Quanti avrebbero creduto in un Dio dalle facoltà limitate?
3. Eternità.
Lungo tempo. Niente di immortale o eterno che dir si voglia.
Quanti avrebbero creduto in un dio mortale?
4. Creazione.
Non esiste una creazione dal nulla. La giusta traduzione é: fare d'altro, come un falegname che "crea" un tavolo da un pezzo di legno.
Quanti avrebbero creduto in un dio incapace di creare dal nulla?
5. Peccato originale.
Stendiamo un velo pietoso. Non c'é proprio. Il Dottor Garrone si chiede, addirittura, dove Saulo di Tarso trovi quell'idea.
E si potrebbe andare avanti...
Fino al giorno in cui qualcuno troverà un altra chiave di lettura e sbugiarderà Biglino, i teologi attuali non sono in grado di farlo, questi rimarranno fatti inconfutabili che da già da soli dovrebbero scrollare il cristianesimo dalle fondamenta.
Non ricordo se l'ho già postato, non ho voglia di controllare.
L'avessi fatto, riguardatevi questo video. Non fosse tragico, sarebbe comico.
[Modificato da Max Cava 03/12/2017 22:54]
Le religioni? Un'abbagliante strada a senso unico. (Max Cava)
" Permettetemi di emettere e gestire la moneta di una nazione,
e non mi importerà di chi ne fa le leggi" (Mayer Anselm Rothschild)