00 01/01/2018 16:02
Re:
Cristianalibera, 31/12/2017 21.45:

rain


Ma io lo lascio, lo spiraglio. Il problema è che lo spiraglio ha valore solo in relazione a quali prove ci sono a suo sostegno



Ma tu in questo thread avevi detto:

"Per esempio, io personalmente sono un ateo agnostico verso qualsiasi concetto generico di dio che mi sia mai stato presentato: non sono convinto che esista, e non rivendico di sapere se esiste oppure no."

Posso sapere perche´non rivendichi di sapere se esiste oppure no? Se non rivendichi di sapere se esiste, le prove al sostegno della sua inesistenza dovrebbero essere non sufficienti per te, giusto?




Hai assolutamente ragione. Permettimi di elaborare sulla mia posizione: non sono mai stato convinto da alcun argomento scientifico o filosofico circa l'impossibilità che un dio esista. In gergo, questo si chiama "dimostrare un negativo", ed è una cosa estremamente difficile da fare.
Il problema fondamentale è che questa non è una situazione di "parità". Se io manco sia di prove a favore che di prove a sfavore per una proposizione, non posso, logicamente, essere giustificato nel credere che quella proposizione sia vera. Per fare un esempio: in questo momento io manco di prove a favore del fatto che un marziano abiti in una caverna sotterranea su Marte. Tuttavia manco anche di prove a sfavore del fatto che quella creatura esista. Nessuno in questo momento potrebbe dimostrarmi che non esiste. Forse nessuno potrà mai farlo. Ma non sono giustificato a credere nella sua esistenza solo perché non ci sono prove a suo sfavore: se questo fosse il caso, allora per coerenza io dovrei credere simultaneamente in TUTTE le proposizioni che in questo momento non hanno prove a sfavore, che sono praticamente infinite, e spesso contraddittorie e insensate. Nessuno è tenuto a provarmi un negativo, sono io che devo cercare prove a sostegno del positivo (in questo caso, il fatto che il marziano esiste). Ovviamente se non le trovo, questo non vuole necessariamente dire che il marziano non esiste, anzi, magari un marziano esiste in questo esatto momento e sta prendendo il tè con i suoi amici in una caverna sotto la crosta planetaria di Marte... ma in assenza di prove, io non sono legittimato a credere che esista e a comportarmi come se esistesse.

Applica questo adesso all'idea di una divinità: ci sono migliaia di proposizioni di divinità nel mondo, e queste sono solo una goccia nell'oceano di tutte le infinite teologie possibili e formulabili. Non possono essere tutte vere, perché molte sono contraddittorie fra loro (es. Allah non può esistere come creatore del mondo se il pantheon di dei creatori degli antichi egizi esiste a sua volta. O l'uno, o l'altro. Jhavé non può esistere nella versione descritta dalla Bibbia se il Corano è autentico, perché il Corano emenda pesantemente la Bibbia, mentre la Bibbia dichiara di essere l'unico manoscritto divino. O l'uno, o l'altro!). La maggior parte di queste teologie rivendicano le stesse tipologie di prove: esperienze mistiche, guarigioni, salvataggi miracolosi dalla morte durante catastrofi naturali, e così via. Queste prove sono quasi sempre difficili da verificare e confondibili con eventi naturali. Se un dio è dietro a questi eventi, non sembra intenzionato a comunicare chiaramente con noi, a spiegarci chi è, e soprattutto non sembra intenzionato a dimostrarci che esiste.
Io non ho mai incontrato dimostrazioni univoche di potere divino, vale a dire eventi che potevano essere attribuiti solo a un agente soprannaturale, intelligente e incredibilmente capace. Le persone che sostengono di aver avuto queste esperienze provengono da moltissimi credi religiosi diversi (e contraddittori fra loro), attribuiscono i loro miracoli a dèi diversi (che non possono esistere assieme, almeno non nelle versioni in cui credono loro), e spesso si dichiarano convinti di aver compreso qualche messaggio intimo e profondo comunicato dalla loro divinità... ma questi messaggi non sono mai chiari o univochi, e puntualmente conducono a dividere i credenti fra loro anziché unirli (pensa solo a quante migliaia di sette cristiane esistono al giorno d'oggi...), che è proprio quello che ci aspetteremmo se i messaggi non venissero da un autore unico ed estremamente intelligente, ma da una serie di menti umane influenzate da eventi naturali.

Niente di tutto quello che ho detto qui dimostra un negativo. Niente di tutto questo prova che non ci sono divinità. Ma di fronte a una situazione di questo genere, se voglio essere coerente con la logica e applicare il pensiero critico, devo concludere che non posseggo le prove per ritenermi convinto che un dio esista, figuriamoci poi sapere quale dio specificamente esiste.
[Modificato da Rainboy 01/01/2018 22:31]