rain:
Grazie dell'esposizione della tua posizione.
Devo dirti che il discorso non fa una grinza, come già detto più volte io credo per fede e non per sapere, e le varie esperienze vissute all'interno di questa fede oltre ragionamenti vari mi hanno condotti fin qui ancora con le mie convinzioni riguarda il credo cristiano, ma delle volte mi sono chiesta anch'io, e se io fossi nata nell'Iran essendo cresciuta con idee da musulmana con simili esperienze, in quale Dio oggi crederei?
Non posso saperlo ...
Se vogliamo lasciare come l'ipotesi che un vero Dio però esista, non posso neanche sul semplice fatto che i "miracoli" accadono in tutti i credi, escludere che il mio Dio non è quello giusto, a meno che io rivendichi per la mia fede l'esclusività dei miracoli.
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)