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APOCALISSE Controinformazione su Chiesa e Cattolicesimo

Sei milioni di ebrei...

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    Cristianalibera
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    Papessa
    00 12/11/2017 20:08
    L'oscena menzogna dei 'Sei milioni di morti'
    PDFhttps://natzionicampidanesa.files.wordpress.com › ...
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    kelly70
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    Madre Badessa
    00 12/11/2017 20:57
    Sto partecipando a una discussione su questo argomento in un gruppo fb. C'è un tipo che sostiene che non ci sarebbe stato il tempo materiale per bruciare 6 milioni di corpi. Osservazione interessante direi. P.S. per Cristianalibera: Il tuo link però non funziona...



    La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
    Apocalisse Laica
    Le religioni dividono. L'ateismo unisce


    Il sonno della ragione genera mostri (Goya)


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    Cristianalibera
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    Papessa
    10 12/11/2017 21:37
    L’oscena menzogna dei ‘Sei milioni di morti’
    Secondo il Senato degli Stati Uniti d’America, fonte certamente non antiebraica, nel 1940 gli ebrei
    nel mondo erano 15.319.359, nel 1950 erano 15.713.6381
    .
    Secondo l’Annuario Mondiale (World Almanac), nel 1938 erano 15.688.259, dieci anni dopo, nel
    1948, fra i 15.600.000 circa e i 18.700.000 circa2
    .
    Se di ebrei fossero stati uccisi sei milioni entro il 1945, come sarebbe potuto essere tanto alto il loro
    numero negli anni immediatamente successivi? Poche specie animali sono tanto prolifiche in
    natura, di sicuro tale non è l’essere umano; soltanto un fenomeno di conversione in massa al
    giudaismo potrebbe spiegare quelle cifre, ma di ciò non esiste nessuna prova.
    Secondo la tabella dell’Enciclopedia Treccani (volume XIII, pagina 328 edizione del 1949
    dell’opera pubblicata nel 1932), basata su dati demografici degli anni Venti, ossia di un periodo che
    precedette una significativa emigrazione israelitica dall’Europa verso altri continenti, il numero
    degli ebrei presenti in Europa, escluse l’Unione Sovietica e la parte di Polonia successivamente
    occupata dalla stessa Unione Sovietica3
    , era di poco superiore ai cinque milioni e mezzo, ed
    ovviamente piú basso ancora fu il numero degli ebrei presenti nei territorî occupati dalla Germania,
    oltre che nella Germania medesima.
    I ‘Sei milioni di morti’ sono dunque una menzogna pura e autentica già sul piano semplicemente
    numerico, e per verificare quanto ho riportato non c’è bisogno di essere storici o storiografi, è
    sufficiente contare e riflettere sui dati. Può allora essere ritenuto strano che un’assurdità del genere
    sia ancora tanto ostinatamente propagata da tutti i mezzi di comunicazione ed indottrinamento nelle
    società occidentali: cercherò di esporne le cagioni, ma vorrei prima svolgere un ragionamento per
    dimostrare quanto sia illogico il suddetto numero di morti.
    Hitler e i principali gerarchi nazisti non espressero mai l’intenzione di sterminare tutti gli
    ebrei
    Si legga per esempio il Mein Kampf (“La mia battaglia”) di Adolf Hitler: indubbiamente tale libro
    razzista riflette odio per gli ebrei, a torto considerati semiti4
    , ma un’intenzione genocida è del tutto
    assente nell’opera. Da un simile odio può evidentemente nascere violenza, ma altra cosa è accusare
    l’autore di sterminio. Hitler fu il prodotto della sua epoca, non fu l’inventore del razzismo né
    dell’antigiudaismo: se Hitler è storicamente responsabile delle morti dovute al razzismo e
    all’antigiudaismo, colpevoli devono essere ritenuti anche, per esempio, la Chiesa cattolica e i
    naturalisti razzisti della specie di Darwin.
    Hitler riteneva che gli ebrei fossero nemici della nazione tedesca, e rivolse tutte le sue energie al
    fine di cacciarli dalla Germania: anche a guerra cominciata, non abbandonò il proposito di farli
    evacuare dal suo paese. Mai Hitler considerò l’ipotesi di ammazzarli tutti: qualora fossero
    1
    Appendice VII, “Statistiche sull'Affiliazione Religiosa”, dal libro del Senato Americano A Report of the Committee on
    the Judiciary of the United States Senate.
    2
    Il dato relativo al 1938 è fornito al World Almanac dall’ American Jewish Committee (Comitato Ebreo Americano) e,
    altresì, dal Jewish Statistical Bureau of the Synagogues of America. Il dato riguardante il 1948 è tratto da un articolo
    apparso nel New York Times del 22 febbraio 1948, firmato da Hanson W. Baldwin, esperto di questioni demografiche
    del suddetto giornale.
    3
    Ivi le autorità fecero in modo che gli ebrei non combattenti fossero lontani dalle zone di guerra.
    4
    Gli ebrei di oggi non hanno niente che vedere con i Semiti antichi, poiché in prevalenza discendono dai Cazari,
    nazione di stirpe turco-mongola che abbracciò il giudaismo fra l’VIII e il IX secolo a.C., e in misura minore da altre
    etnie: definire ‘semiti’ gli ebrei di oggi equivale ad attribuire la stessa definizione a tutti i cristiani e a tutti i musulmani
    del mondo, essendo semiti i loro profeti. L’equivoco sull’origine degli ebrei fu sfruttato sia da nazisti e antiisraeliti di
    ogni luogo, sia dagli ebrei stessi.scomparsi gli ebrei dalla Germania e – supponiamo pure – dall’intera Europa, sarebbero rimasti
    quelli d’America, ch’erano potentissimi, e quelli degli altri continenti. Che Hitler e i suoi odiassero
    gli ebrei è certo, che pensassero di poterli veramente ammazzare tutti è assurdo.
    Se anche Hitler avesse avuto il desiderio di sterminare tutti gli ebrei, mai tradusse tale
    intenzione in pratica
    Non esiste alcun documento che provi la volontà di sterminare gli ebrei5
    . La Germania nazista era
    uno stato poliziesco al massimo grado, nel quale ogni fatto di rilievo era minuziosamente annotato:
    possibile che una dittatura tanto ben organizzata non abbia lasciato un solo documento relativo al
    progetto di uno sterminio di tali dimensioni6
    ? Non c’è nulla di ciò.
    I cosiddetti campi di concentramento non erano concepiti come luoghi di sterminio, bensí come
    campi di lavoro forzato. Che senso avrebbe avuto costruire giganteschi impianti industriali in quei
    posti, se lo scopo fosse stato la semplice eliminazione fisica dei deportati? Chi ha visitato
    Auschwitz-Oświęcin ha potuto rendersene conto facilmente. Luoghi d’internamento furono già
    organizzati all’inizio del periodo di governo nazionalsocialista, e per il 1933 il numero di prigionieri
    adibiti al lavoro nei campi di prigionia è ben attestato: a Dachau, per esempio, gli ebrei internati
    erano sessanta e nel 1936 erano cento7
    . Anche in Unione Sovietica, e in dimensioni assai maggiori,
    tale sistema era diffuso: ciò non è una novità del Novecento, basti pensare che l’economia del
    mondo greco-romano di basava sullo schiavismo, e che tanto negli Stati Uniti quanto nelle colonie
    africane dei paesi europei colonialisti i negri erano deputati al lavoro nei campi.
    La famosa “Soluzione finale della questione ebraica” (die Endlösung der Judenfrage) non era altro
    che l’auspicata e definitiva emigrazione dell’intera comunità ebraica dalla Germania8
    , che Hitler
    aveva da tempo fissato quale scopo supremo: la conferenza di Wannsee del Gennaio 1942 aveva il
    fine di stabilire che gli ebrei fossero concentrati nei ghetti polacchi orientali prima che, con la fine
    della guerra, li si potesse evacuare tutti9
    .
    Se anche i nazisti avessero voluto e tentato di ammazzare tutti gli ebrei, non avrebbero potuto
    sterminarne sei milioni
    Come si può ragionevolmente pensare che, nel corso di una guerra durissima, nella quale gli Alleati
    effettuavano bombardamenti pesantissimi sul suolo tedesco, la Germania, anziché pensare a
    combattere, rivolgesse tutte le sue energie al fine di trasportare milioni di persone nei campi di
    concentramento oltre ai prigionieri di guerra? Ancora nel Maggio del 1944 i Tedeschi presero in
    considerazione l’ipotesi di evacuare circa un milione di ebrei dal fronte orientale, ma, valutato tale
    impegno gravosissimo, chiesero la collaborazione degli Alleati10: è chiaro che sei milioni è un
    numero superiore a qualsiasi possibilità della Germania in quel momento storico.
    5
    “Fino ad oggi non è stato trovato un ordine scritto di Hitler di uccidere l’ebraismo europeo e con tutta probabilità non
    mai esistito” (Walter Laqueur, Was niemand wiszen wollte: die Unterdrückung der Nachrichten über Hitlers
    “Endlösung”, Francoforte sul Meno-Parigi-Vienna, 1981, pag. 190).
    6
    Infatti la “Germania di Hitler ... lasciò documenti a centinaia di tonnellate ... non vi è stato nulla che ... non abbia
    affidato alla carta” (Gerald Reitlinger, La soluzione finale. Il tentativo di sterminio degli ebrei d’Europa 1939-1945,
    Milano, 1965, pag. 593). I soli Americani “Esaminarono 1100 tonnellate di documenti, tra i quali ne selezionarono
    2500” (Werner Maser, Nuremberg. A Nation on Trial, New York, 1979, pag. 305).
    7
    L. Feuchtwanger, “Der Gelbe Fleck”. Die Austrottung von 500.000 Deutsche Juden, Parigi, 1936.
    8
    Léon Poljakov, Le procès de Jérusalem, Parigi, 1963, pag. 158.
    9
    Gli ebrei erano considerati nemici e si temeva che potessero prendere le armi contro la Germania finché la guerra fosse
    continuata: il 5 Settembre del 1939 Chaim Weitzman, presidente dell’Organizzazione Sionista e dell’Agenzia Ebraica,
    aveva dichiarato guerra alla Germania a nome di tutti gli ebrei del mondo. Il piú serio piano di emigrazione degli ebrei
    dalla Germania individuò come meta il Madagascar, ma non si concretò.
    10 Alexander Weizberg, Die Geschichte von Joel Brand, Colonia, 1956.
    2
    Se non si possiedono straordinarie armi di distruzione di massa, non è facile ammazzare cotanta
    gente in cosí breve tempo.
    Se anche il genocidio si fosse attuato, non sarebbe stato compiuto per mezzo delle cosiddette
    camere a gas
    Nessuno ha mai dimostrato l’esistenza e l'impiego delle camere a gas. Inizialmente si cercò di
    diffondere la notizia di altri metodi di sterminio, come le camere a vapore, le lastre metalliche e
    l’acqua folgoranti per il passaggio dell’energia elettrica: le relative asserzioni, evidentemente
    costruite ad arte, non furono ritenute valide e si scelse poi la versione delle camere a gas, a prima
    vista piú attendibile11. Ad esempio Benedikt Kautsky, vissuto per tre anni ad Auschwitz dopo essere
    stato per quattro a Buchenwald, da un lato sostiene che non meno di tre milioni e mezzo di ebrei
    sarebbero stati uccisi ad Auschwitz, dall’altro rimarca: “Sono stato nei campi di concentramento
    tedeschi. Tuttavia devo ammettere la verità: mai, in nessun campo, ho visto qualcosa di simile a una
    camera a gas”12; egli spiega correttamente anche come l’uso dei prigionieri nell’industria bellica
    fosse lo scopo principale della politica dei campi di concentramento durante la guerra. Quelle sulle
    camere a gas non sono testimonianze dirette, ma sono basate invariabilmente su voci raccolte, del
    tipo: “Ho sentito che ...”, “Mi fu riferito che ...”.
    Donde proviene pertanto tale numero assurdamente elevato? Soltanto l’Enciclopedia Ebraica dà il
    numero di 5.820.960, senza spiegarne la fonte ed il criterio di calcolo.
    Dopo le prime cifre fantasticamente esagerate13, di sei milioni parlò in modo apparentemente piú
    credibile Wilhelm Höttl, aiutante di Eichmann ma in realtà spia americana, secondo il quale lo
    stesso Eichmann avrebbe esultato per aver appreso della morte di sei milioni di ebrei: la
    testimonianza di Höttl fu però rifiutata al processo di Norimberga. Da quel momento, e soprattutto
    dopo la ben nota vicenda della cattura ed esecuzione di Eichmann (1961), si è assistito al fiorire di
    un vero e proprio genere letterario e cinematografico relativo alle atrocità avvenute nei campi di
    concentramento, e parallelamente le associazioni sioniste hanno tanto approfittato e speculato su ciò
    da indurre l’ebreo americano Norman Gary Finkelstein a scrivere L’industria dell’Olocausto
    (Rizzoli, Milano)14. D'altronde, lo stesso Raul Hilberg ne La distruzione degli ebrei d'Europa, libro
    pubblicato nello stesso 1961 e ritenuto una delle fonti piú autorevoli della letteratura olocaustica,
    fornisce una stima di cinque milioni e centomila, cioè il 15% in meno del numero imposto dai
    mezzi comunicazione di massa.
    Si consideri che, già nel 1946, sulla rivista Menorah Journal, l’ebreo Allen Lesser scrisse:
    “Secondo quanto divulgato, nell’immediato dopoguerra, dalle agenzie di stampa giudaiche, il
    numero di ebrei morti in Europa supera di svariati milioni quello di cui i nazisti non sospettarono
    mai l’esistenza”.
    Quanti morirono allora? Per rispetto dei morti e di tutti coloro che, ebrei e non ebrei, nel corso della
    Seconda guerra mondiale soffrirono, è bene essere sempre cauti e non azzardare cifre senza prove.
    Uno dei motivi per cui il calcolo è difficile è che un gran numero di ebrei emigrati, soprattutto
    quelli giunti in Palestina, cambiò il suo cognome tedesco in uno cananeo15, rendendo impossibile le
    ricerche d’archivio. Possiamo citare Walter Sanning, ricercatore non meglio identificato, che nel
    11 Carlo Mattogno, Il mito dello sterminio ebraico, Sentinella d’Italia, pag. 35 e seguenti.
    12 Teufel und Verdammte, Zurigo, 1946.
    13 Kurt Gerstein sostenne essere morti nelle camere a gas 40 milioni di persone, poi ridusse la cifra a 25,
    successivamente si avvicinò a 6.
    14 Si noti che Finkelstein, figlio di ebrei tedeschi sopravvissuto ai campi di concentramento, è convinto sostenitore dello
    sterminio secondo le cifre fornite da Hilberg. Ebbene, a causa delle sue opinioni antisioniste nel 2008 gli è stato proibito
    1983, basandosi sui dati migratorî degli ebrei dall’Europa, suppose un numero verosimile di
    300.000, massimo 400.000 morti. Tale cifra già appare molto alta, poiché si avvicinerebbe ad una
    decimazione degli ebrei presenti nei territorî occupato dalla Germania durante la guerra.
    Sicuramente, oltre alle vittime delle repressioni nei ghetti, come quello di Varsavia, vi furono
    migliaia di morti negli ultimi mesi di guerra, in particolar modo per malattie e per fame, quando la
    vittoria per la Germania appariva ormai impossibile e nei stessi campi di concentramento, non piú
    operativi, l’odio e la frustrazione per l’imminente sconfitta indussero a fucilazioni illegali ed atti di
    violenza contro chi, nella mentalità nazista, rappresentava il nemico per eccellenza.
    Studî serî potrebbero modificare ancora tale cifra, ma se anche i morti fossero stati alcune centinaia
    di migliaia, si tratterebbe di un numero spaventoso; non si dimentichi però che la Seconda guerra
    mondiale produsse milioni di perdite in tutti i paesi coinvolti e fu tragica anche per cristiani,
    musulmani e altri credenti, non solo per gli ebrei; anche la morte di un solo ebreo innocente è un
    crimine contro l’umanità intera, ma quello subita dagli ebrei nella Seconda guerra mondiale è solo
    uno dei tanti eccidî della storia, non “il Genocidio” per eccellenza: basta ricordare che i Ceceni,
    dall’inizio della guerra contro i Russi nel 1994, hanno patito perdite, in proporzione, maggiore.
    Nessuno insomma può negare che gli ebrei abbiano subito uno sterminio, ma esso è uno dei tanti
    avvenuti nella storia: il cosiddetto “Olocausto” non ha niente di straordinario, non costituisce
    nessuna eccezione. Si fece passare per eliminazione fisica di ebrei quella che fu invece, nella
    maggior parte dei casi, emigrazione dall’Europa.
    Chi ha interesse allora a diffondere una menzogna cosí assurda come è il numero dei sei
    milioni?
    I sionisti ed i loro lustrascarpe.
    I sionisti non hanno certo i requisiti per rappresentare gli ebrei vittime della guerra, viste le loro
    dichiarazioni dell’epoca: il loro capo Chaim Weitzman disse “La parte piú preziosa del popolo
    ebraico è già in Palestina, e coloro che vivono fuori della Palestina non hanno la stessa
    importanza”, mentre il vicario Greenbaum fu ancor piú esplicito: “Una sola mucca in Palestina
    vale piú di tutti gli ebrei rimasti in Europa”
    16
    .
    I sionisti oggi governano direttamente lo stato d’Israele, indirettamente gli Stati Uniti d’America, e
    di conseguenza esercitano una fortissima pressione su tutti i paesi occidentali, i quali a loro volta
    continuano le loro politiche neocoloniali nel Terzo Mondo: si può pertanto affermare che nella
    storia è insolito che una minoranza tanta esigua comandi su cotanta parte dell’umanità.
    Lo stato d’Israele pretende di essere l’ambasciatore degli ebrei ed il suo tutore: in tale veste, sotto la
    copertura del “maggior genocidio dell’umanità”, può proseguire la sua politica di espansione in
    Palestina. E la Germania paga ancora ad Israele indennizzi calcolati sulla cifra di sei milioni di
    morti: i sionisti sono molto sensibili alle questioni di denaro.
    I sionisti sfruttano le sofferenze patite dagli ebrei durante la guerra per proteggersi dalle giustificate
    accuse di genocidio e razzismo nei confronti degli Arabi di Palestina.
    Si noti che nei libri di scuola dello stato d’Israele non s'insiste sui sei milioni di morti, poiché i
    sionisti stessi ben sanno che si tratta di una falsità enorme, la quale dev’essere invece ancora
    imposta ai paesi occidentali
    La celebrazione della cosiddetta “Giornata della memoria” si traduce quindi oggi oggettivamente in
    un sostegno allo stato criminale ed illegale d’Israele, colpevole di misfatti non inferiori a quelli
    della Germania nazionalsocialista, anche perché nazismo e sionismo hanno molte caratteristiche
    comuni, a cominciare dal razzismo esasperato.
    15 Non è mai esistita una lingua ebraica, ma solo un alfabeto: gli ebrei dell’epoca di Davide e Salomone (X secolo a.C.)
    parlavano la lingua già usata nella terra di Canaan da Fenici e Moabiti, poi assunta anche dai Filistei.
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    Cristianalibera
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    Papessa
    00 12/11/2017 21:38
    Come affermava lo stesso ministro della propaganda nazista Göbbels, una bugia ripetuta mille volte
    diviene verità, e la maniera migliore per inculcare certe idee nelle masse è indottrinarle quando sono
    in età infantile: questo è esattamente ciò che le scuole e i mezzi di comunicazione occidentali, con
    la cinematografia sionista di Hollywood in primo piano, fanno da decenni.
    Chi avanza dubbî sul numero dei sei milioni di morti e sull’esistenza delle camere a gas, senza
    negare affatto che migliaia di ebrei siano periti durante la guerra e negli stessi campi di
    concentramento, oggi dalla storiografia di regime riceve il cartellino di “negazionista”: ciò equivale
    al carcere in Germania e in Austria, a elevatissime sanzioni pecuniarie in Francia, alla fine della
    carriera accademica e a danni nell’avanzamento lavorativo negli Stati Uniti e in quasi tutti i paesi
    europei. Dal 19 Aprile 2007, infatti, in tutti gli stati dell’Unione Europea il cosiddetto
    “Negazionismo della Shoah” è teoricamente reato penale: reato penale una semplice e disinteressata
    manifestazione di pensiero!
    Si pensi che l’avvocata Sylvia Stolz nel 2007 fu condannata a tre anni e mezzo di prigione per avere
    messo in dubbio la costituzionalità dell’articolo 130 del codice penale tedesco, che punisce la
    “negazione dell’Olocausto”; si pensi che l’ingegnere austriaco Wolfgang Frölich, specialista in
    disinfestazioni, fu condannato a sei anni e mezzo di reclusione complessivi in quanto “negatore
    dell’Olocausto”, avendo manifestato perplessità sull'uso delle camere a gas; si pensi che
    l’astronomo di origine svedese Nicolas Köllerström, docente a Londra e ivi impiegato in un istituto
    astronomico, fu licenziato per avere pubblicato un articolo su di una rivista “revisionista”17. Ma
    nella sola Germania, nel solo anno 2007, le persone perseguite per reati d’opinione furono oltre
    17.000: è evidente che la morsa della repressione, a guisa di una moderna Santa Inquisizione, si
    stringe allorché si teme che la verità cominci ad emergere.
    Un’ultima citazione è chiarificatrice. Il 25 Ottobre 1977 sul Chicago Sun Times, a pagina 27, fu
    pubblicato un lungo articolo nel quale si riferiva di una conferenza tenutasi due giorni prima, il 23
    Ottobre 1977, presso la Northwestern University di Chicago, sul tema “Il popolo ebraico nel
    periodo successivo allo sterminio”. Fra i partecipanti erano Yehuda Bauer e Moshe Davis
    dell’Istituto di Ebraismo contemporaneo presso la Hebrew University, e Victor Rosenblum della
    stessa Northwestern University, “preoccupati per il fatto che il senso di colpa di fronte allo
    sterminio di sei milioni di ebrei si sta affievolendo, anche a causa di opere storiche che contestano
    la veridicità e la autenticità di tutti quei documenti che dovrebbero provare lo sterminio sistematico
    degli ebrei”18
    .
    Disse Davis: “Non si può fare affidamento sulla memoria, che con il tempo si affievolisce. Lo
    sterminio di sei milioni di ebrei deve diventare una convinzione. Deve essere inserito nei
    programmi scolastici di tutti i paesi della civiltà occidentale. Bisogna agire sulla memoria
    collettiva. Questo è un lavoro difficilissimo. Deve diventare un riflesso”.
    A. Luca de Martini
    25 Gennaio 2010
    17 “Revisionisti”, non certo “negazionisti”, preferiscono essere chiamati quanti non credono alle falsità della storiografia
    ufficiale, mentre “sterminazionisti” sono da loro denominati quelli che continuano a sostenere la cifra dei sei milioni.
    18 Introduzione alla seconda edizione di Richard E. Harwood, Ne sono morti davvero sei milioni?, 1974, AAARGH,
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    Cristianalibera
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    00 12/11/2017 21:57
    youtu.be/hUMdgZqIchY
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    Cristianalibera
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    youtu.be/0IfL9w50C0o
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    kelly70
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    00 12/11/2017 23:48
    Molto, molto interessante. Ed è vero, con chiunque (o quasi) tocchi l'argomento è come parlare della fede in Dio, guai a mettere in dubbio. Peccato che io sia abituata a rifiutare l'indottrinamento, di qualunque natura esso sia, se poi ci vedo una costrizione per legge è un invito a nozze a non crederci. Quale verità ha bisogno di essere imposta con la forza? Nessuna, solo la menzogna lo è.




    La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
    Apocalisse Laica
    Le religioni dividono. L'ateismo unisce


    Il sonno della ragione genera mostri (Goya)


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    Max Cava
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    00 13/11/2017 00:10
    Re:
    kelly70, 12.11.2017 23:48:

    Molto, molto interessante. Ed è vero, con chiunque (o quasi) tocchi l'argomento è come parlare della fede in Dio, guai a mettere in dubbio. Peccato che io sia abituata a rifiutare l'indottrinamento, di qualunque natura esso sia, se poi ci vedo una costrizione per legge è un invito a nozze a non crederci. Quale verità ha bisogno di essere imposta con la forza? Nessuna, solo la menzogna lo è.




    Non l'avevo mai guardata sotto questo punto di vista. Bisognerebbe sapere da fonte sicura l'accuratezza dei numeri e cioé quanti erano gli ebrei, prima e dopo.

    Comunque, sterminare sei milioni di persone in quel lasso di tempo é "tecnicamente" possibile.

    Ho fatto due calcoli (mi é venuta la pelle d'oca) e non ho dubbi.

    Ma la possibilità che il numero fosse inferiore, non rende i nazisti meno criminali.

    [SM=g2407711]




    Le religioni? Un'abbagliante strada a senso unico. (Max Cava)

    " Permettetemi di emettere e gestire la moneta di una nazione,
    e non mi importerà di chi ne fa le leggi" (Mayer Anselm Rothschild)


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    kelly70
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    00 13/11/2017 00:17
    Re: Re:
    Max Cava, 13/11/2017 00.10:



    Non l'avevo mai guardata sotto questo punto di vista. Bisognerebbe sapere da fonte sicura l'accuratezza dei numeri e cioé quanti erano gli ebrei, prima e dopo.

    Comunque, sterminare sei milioni di persone in quel lasso di tempo é "tecnicamente" possibile.

    Ho fatto due calcoli (mi é venuta la pelle d'oca) e non ho dubbi.

    Ma la possibilità che il numero fosse inferiore, non rende i nazisti meno criminali.

    [SM=g2407711]




    Scusa, in base a cosa li hai fatti i conti? Quanti forni crematori c'erano? E quanto ci vuole per bruciare un corpo e quanti corpi vanno nel forno per volta.





    La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
    Apocalisse Laica
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    Max Cava
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    00 13/11/2017 00:33
    Re: Re: Re:
    kelly70, 13.11.2017 00:17:



    Scusa, in base a cosa li hai fatti i conti? Quanti forni crematori c'erano? E quanto ci vuole per bruciare un corpo e quanti corpi vanno nel forno per volta.





    Più o meno... te lo dico domani!
    [SM=g2407711]





    Le religioni? Un'abbagliante strada a senso unico. (Max Cava)

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