Max Cava, 25.01.2018 21:57:
Scherzi a parte...
per quanto mi riguarda puoi denominarti come vuoi ma toglierei "credente".
Agnostica ti si addice di più anche se sostieni il contrario. Ti fai troppe domande per essere una credente e se ti dai anche una denominazione religiosa, p.e. cattolica, non puoi più, per un minimo di coerenza, credere a questo e rigettare quello solo perché non rientra nei nuoi schemi di comprensione o logica.
Inoltre, penso che tu continui a definirti credente solo perché nella tua vita hai avuto, come ci hai detto, delle esperienze che non sei riuscita a spiegare e che hai ricondotto ad un ipotetico Dio, Spirito Santo o Gesù che dir si voglia.
Mi domando come ti definiresti se non avessi avuto quelle esperienze.
Piesse: "credente agnostica"... non esiste.
Esistono atei gnostici ed atei agnostici.
Dunque può esistere pure una agnostica credente.
Ho spiegato perché mi definisco cosi, io credo per fede in determinate cose e non per sapere, ed a-Gnosis significa proprio senza sapere.
Io dunque senza sapere credo per fede ( grazie anche alle mie esperienze trascendenti, o per te semplicemente non spiegabili) in Gesù Cristo vivo.
Non vedo nessun controsenso.
Ti torna?
Riguarda l'essere cattolica dico che non sono passibile di scomunica, non nego i dogmi, nutro solo dei dubbi
.
Riguarda tutto il resto della dottrina posso andare anche oltre,...
Non sono mica una tdg
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)