00 31/01/2018 11:11
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:135369156=Titti-79, 30/01/2018 23.53]

[I]un ateo agnostico, ossia colui che non crede ma non è in grado di dire se gli dei esistono, ed infine l’ateo gnostico, ossia chi non crede e sa per certo che gli dei non esistono.[/I]

Questo non ha molto senso per me. Io tendo a semplificare.
O credi o non credi.
Se io non credo all'esistenza del dio della bibbia o di qualsiasi altro libro scopiazzato, non ho l'onere di dimostrarne la "non esistenza".
Lo abbiamo detto milioni di volte, ma sembra che non vi entri in testa: "ciò che viene affermato senza prove, può essere negato senza prove" e "l'onere della prova spetta a chi afferma".
In base a questi due semplici concetti io mi definisco ateaebasta. Non devo dimostrare niente perché non c'è niente da dimostrare.


Titti. [SM=g27811]
[/QUOTE][/POSTQUOTE]


Scusa, ma mica ti ho chiesto l'onere della prova qui. Abbiamo solo discusso della terminologia credente agnostico, nella quale io mi ci ritrovo.
L'abbinamento aveva tirato fuori Rainboy.
Infatti lui si dichiara ateo gnostico e agnostico nello stesso tempo, ma riguarda punti diversi.
E Max gli aveva pure dato ragione.
Delle volte non vi capisco, lo dice un altro ateo allora ok, lo dico io non va. [SM=g27833]



"Vale la pena notare che, a dispetto della confusione che così spesso leggo in giro su internet (e che io stesso facevo fino a qualche anno fa...), l'ateismo è una posizione circa l'essere convinti che un dio esista (risposta: no), mentre l'agnosticismo è una posizione circa il sapere che un dio esista (risposta: no).

Filosoficamente parlando, le due definizioni sono separate. Un ateo può essere agnostico oppure gnostico. Un agnostico può essere ateo o credente. Un credente può essere agnostico oppure gnostico, etc.

Per esempio, io personalmente sono un ateo agnostico verso qualsiasi concetto generico di dio che mi sia mai stato presentato: non sono convinto che esista, e non rivendico di sapere se esiste oppure no. In aggiunta, sono anche ateo gnostico verso alcune concezioni divine che considero logicamente contraddittorie e quindi per definizione impossibili, quali ad esempio la visione teologica "vecchia scuola" del dio cattolico descritto come infinitamente buono, infinitamente potente, infinitamente sciente, che tuttavia ha partorito un mondo imperfetto."