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Parallelamente a questo studio, l'ispano-francese Torija Lauvoignet, esaminò con un oftalmoscopio di alta potenza la pupilla dell'immagine e osservò con meraviglia che nell'iride si vedeva riflessa una piccolissima figura che sembrava il busto di un uomo. Questo fu lo stimolo per una ricerca più profonda: la digitalizzazione degli occhi della Vergine di Guadalupe. Si sa che nella cornea dell'occhio umano si riflette tutto ciò che si vede in un determinato istante. Il Dr. Aste Tonsmann fece fotografare gli occhi della propria figlia e, utilizzando la tecnica del processo per digitalizzare le immagini, potè verificare tutto quello che sua figlia vedeva al momento di essere fotografata. Allo stesso modo digitalizzò l'immagine di Guadalupe.

Il procedimento consiste nel suddividere l'immagine in microscopici quadretti al punto che su una superficie di un millimetro qudrato si possono contare 27.778 piccolissimi quadrettini. Dopo questo si può moltiplicare ogni quadratino per 2000, consentendo l'osservazione di dettagli impossibili a essere percepiti con i soli occhi. E i dettagli che si osservarono nell'iride dell'immagine di Guadalupe furono: un indio nell'atto di dispiegare la tunica davanti a un francescano, sul cui viso si vede scendere una lacrima; un contadino che ha una mano sul mento in segno di sbigottimento; un indio a torso nudo in atto di preghiera; una donna coi capelli ricci; un uomo aduklto; una donna con alcuni bambini con la testa rapata; infine altri religiosi con il saio.

E' questo l'episodio narrato in lingua nàhualt nella prima metà del XVI sec. ma pure in spagnolo da Lasso de La Vega nel 1649.Quello che risulta alla fine, è da ritenersi impossibile che in uno spazio così piccolo come la cornea di un occhio esista o sia mai esistita una persona in grado di dipingere.
Infatti, è stato necessario ampliare 2.000 volte per poter scorgere le figure.


INSPIEGABILE esclamarono i membri della Commissione di studio quando conobbero il verdetto dello scienziato R. Kuhn, a giudizio del quale la policromia dell'immagine di Guadalupe NON è dovuto a colori vegetali, animali o minerali.
INSPIEGABILE dichiararono, pure per iscritto gli scienziati americani Smith e Callagan, quando per mezzo dei raggi infrarossi si avvidero che il "dipinto" non denunciava pennellate e che la misera tela della tunica di Juan Diego era immune da qualsiasi preparazione (base pittorica di fondo). Termino con il Già citato Dr. Aste Tonsmann, che raccontando la sua scoperta delle figure umane di infinintesimale dimensione nell'iride della Vergine, ripetè spesso (parole sue...) : "inspiegabile! Assolutamente inspiegabile".

Un saluto